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Roma insolita: (alcuni) luoghi fuori dai soliti giri

Roma insolita: (alcuni) luoghi fuori dai soliti giri

Roma è una città dalle mille storie da raccontare, dei mille luoghi da scoprire e visitare. Ma non solo in quelli che sono “i soliti giri”, i osliti monumenti e le solite passeggiate da fare! Guardando bene possiamo individuare anche una “Roma insolita”, piena di luoghi più particolari e meno conosciuti.

Roma insolita: cosa vedere oltre a quanto c’è di (più) famoso?

Dopo aver raccontato la Roma insolita tra ghetto e centro storico e i luoghi “insoliti e segreti” nella zona del Vaticano, torno a raccontarvi questo lato più particolare della città eterna. Oggi voglio raccontarvi (altri) otto dei luoghi più particolari e “insoliti” di Roma, otto luoghi al di fuori di quelli che sono i giri ed i tour che solitamente vengo in mente quando si organizza un viaggio in città.

Piramide Cestia

Unna piramide a Roma? Si! Una piramide come luogo di sepoltura, a Roma? La risposta è, di nuovo, si!
La Piramide di Caio Cestio è il monumento funebre di Caio Cestio, ed è proprio a questo monumento funebre che siamo venuti a conoscenza di alcune delle già scarse informazioni sulla vita di Caio Cestio stesso. Venne costruita nel I secolo avanti Cristo da Publio Melo, erede di Caio Cestio, in soli 330 giorni. Perché in così “poco” tempo? Semplice: sei ci avesse impiegato di più non avrebbe potuto ricevere la sua eredità.
La Piramide Cestia è, probabilmente, l’unico monumento dell’antica Roma che si è mantenuto quasi inalterato nel corso dei secoli sopravvivendo ai mutamenti della città stessa! Molti monumenti, al contrario di questo, vennero inglobati nelle varie mura difensive della città, a meno che non fossero già stati distrutti e depredati prima; e quelli sopravvissuti fino a quel momento fecero una brutta fine dopo. Per tutti i dettagli della storia vi rimando al post in cui vi racconto la visita alla Piramide Cestia in maniera più accurata e dettagliata.

Via Piccolomini e la prospettiva “al contrario”

Via Piccolomini ha una vista spettacolare sul cupolone di San Pietro. Il cupolone si staglia immenso su chi imbocca questa piccola strada residenziale di Roma, fino a quando non si inizia ad avvicinarsi alla fine della strada stessa. In che senso? Cosa intendo con “prospettiva al contrario? Semplice: quando arrivate all’inizio della strada, all’opposto rispetto al panorama, la cupola sembrerà enorme e molto vicina… Per poi diventare sempre più piccola e lontana man mano che vi avvicinate alla cupola stessa! Solo una volta arrivati alla fine della strada ci si rende conto di quella che è la vera distanza tra dove ci troviamo e la Basilica di San Pietro.

Cripta (e museo) dei Cappuccini di via Veneto

Da cinque anni lavoro a 10 minuti a piedi dalla cripta, ma solo “molto tardi” ho deciso andare finalmente a visitarla. Si entra percorrendo la medesima scalinata della chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, proprio sa Via Veneto (a pochi passi da Piazza Barberini). Prima di arrivare alla cripta si visita il museo, pensato per raccontare la spiritualità dei Frati Minori Cappuccini ripercorrendo la storia e raccontando la vita di alcuni Santi cappuccini es. San Felice da Cantalice e San Crispino da Viterbo) e di figure contemporanee di vastissima risonanza pubblica come San Pio da Pietrelcina.
Finita la visita al museo, il percorso porta i visitatori direttamente alla cripta, piccolo spazio che comprende diverse piccole cappelle dove si trovano i resti di 3.700 corpi ritenuti frati cappuccini sepolti dal loro ordine. Sicuramente è un luogo molto particolare, per come le ossa sono disposte (a tratti mettono decisamente soggezione) e per le “decorazioni” realizzate usando proprio le ossa dei frati qui sepolti.

Il biglietto intero costa 8.5 euro e all’interno è vietato fare fotografie.

Sito web: www.cappucciniviaveneto.it

Antica Farmacia di Santa Maria alla Scala

Il suo vero nome è “(antica) Spezieria di Santa Maria alla Scala” e si trova incastonata nei vicoli di Trastevere.
Questo luogo nasce come spezieria ed era gestita dai carmelitani scalzi. La farmacia appartiene alla vicina chiesa di Santa Maria della Scala e fu la prima farmacia di Roma (seconda in Italia dopo una farmacia aperta a Venezia). Durante i moti del 1849, la farmacia venne usata usata come infermeria.
Non è sempre aperta al pubblico,  solitamente la si può visitare solo prendendo parte a visite guidate che hanno luogo durante aperture speciali del sito e realizzate da diverse associazioni culturali (sicuramente da Roma Sotterranea, con cui ho avuto modo di visitarla io). Ho raccontato tutti i dettagli della storia in un articolo che ho scritto dopo la mia visita: vi suggerisco di tenere d’occhio i siti web delle associazioni culturali che lavorano su Roma per non perdere l’occasione di scoprire questo luogo magico.

Cimitero acattolico

«Una mescolanza di lacrime e sorrisi, di pietre e di fiori, di cipressi in lutto e di cielo luminoso, che ci dà l’impressione di volgere uno sguardo alla morte dal lato più felice della tomba.» (Henry James)

Il cimitero acattolico di Roma, o cimitero degli Inglesi, si trova a Testaccio a lato della Piramide Cestia. Nel XVIII secolo e nel XIX secolo la zona del cimitero acattolico era chiamata “I prati del popolo romano”, area di proprietà pubblica dominata dalla Piramide di Caio Cestio, che da secoli era uno dei monumenti più visitati dell’Urbe. Furono gli stessi acattolici a scegliere quei luoghi per le sepolture e ciò fu loro consentito da una deliberazione del Sant’Uffizio che nel 1671 acconsentì che ai “Signori non cattolici” cui toccava di morire in città venisse risparmiata l’onta di trovare sepoltura assieme alle prostitute e ai peccatori nel cimitero del Muro Torto.
Tra gli altri, qui hanno trovato sepoltura:

  • John Keats
  • Percy Bysshe Shelley
  • Antonio Gramsci
  • William Wetmore Story
  • Elisabeth Wegener-Passarge

La piccola Londra

Volendo essere precisi questo surreale angolo d’Inghilterra è situato nel quartiere Flaminio, in via Bernardo Celentano. Parliamo di una strada privata, molto intrigante e co una storia che ci fa tirare indietro fino agli inizi del Novecento.

Nel 1909 venne eletto il sindaco anglo-italiano Ernesto Nathan che, avendo compreso quello che era il potenziale di Roma, voleva renderla “pari” alle altre capitali europee (per organizzazione e decoro). Venne pensato e approvato un  piano regolatore che impedì alle costruzioni di superare i 24 metri d’altezza, con villette che non potevano superare il secondo piano (tutte con cancelletto in ferro). La piccola Londra, quindi, è l’esempio perfetto di quel progetto realizzato dall’architetto Quadrio Pirani: non si andò mai oltre questa piccola strada, sesesmpio unico di un angolo perfettamente isolato dal trambusto cittadino e dove sembra di non essere nemmeno a Roma!

Serratura con vista San Pietro

Parliamo di quello che viene definito come “il buco della serratura più affascinante della Capitale”:
la serratura della Villa del Priorato di Malta che regala una sorpresa, una suggestione visiva da scoprire. Ci troviamo sul colle aventino, non lontano dal giardino degli aranci, e guardando attraverso quel buco della serratura la vista arriva fino al Cupolone di San Pietro! Qui, dove oggi ha sede l’Ordine del Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta, un tempo si trovava un monastero benedettino fortificato, passato nelle mani dei Cavalieri Templari. Quando questo ordine venne soppresso, l’area passò ai Cavalieri Ospitalieri. Negli anni poi, il monastero è stato restaurato e si è trasformato in un complesso rinascimentale. Ho parlato della mia visita alla Villa del Priorato di Malta in un post dedicato.

I bunker di Roma

Sapevate che, al centro di Villa Ada, c’è un rifugio antiaereo costruito per la famiglia reale dei Savoia
e fu abbandonato nel 1943 (anche se viene chiamato “bunker”)? E che a Villa Torlonia vennero costruiti, tra il 1940 e il 1941, due bunker  e fu iniziata anche la costruzione di iniziato un rifugio (mai completato)? Si tratta di quelli che potremmo definire come i “resti della storia più recente” della città di Roma. Negli anni li ho visitati tutti, perché mi incuriosiva l’idea che ci fossero ancora queste strutture in piedi, in luoghi dove mai avrei sospettato potessero trovarsi strutture di questo genere!

Per conoscere maggiori dettagli, vi rimando agli articoli che ho scritto, sul Bunker villa Ada e sui bunker (e rifugio) di Villa Torlonia.

1 Commento

Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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1 Comment

  1. Alcuni angolini li conosco, essendo una fan di Roma ma mi piacerebbe esplorare la spezieria a Trastevere, sicuramente molto intrigante.

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