Da novembre del 2019 ho passato molto tempo a Roma. L’aver iniziato l’università ha inciso molto sul mio tempo libero (in termini di quantità) e poi il 2020 ci ha messo del suo. Ho avuto però modo di andare a scoprire una Roma insolita, meno conosciuta ai più, o che io comunque ancora non avevo avuto modo di scoprire (prima della pandemia, ovviamente, e riprenderò appena sarà possibile). Alcuni luoghi non sono tanto “segreti” o insoliti, ma li ho inseriti per un motivo: per quanto relativamente conosciuti, non sono tra le attrazioni principali o più visitate della città!
Non tutti i luoghi che cito sono visitabili senza prendere parte a visite guidate, quindi io ho optato per questa seconda modalità: una o due volte la settimana mi andavo a guardare i siti delle associazioni culturali romane che seguo e mi sceglievo la visita che preferivo per la settimana successiva (o le settimane, se ne trovavo più di una).
Antica Farmacia di Santa Maria alla Scala
Nata come spezieria, dopo essere quasi diventata la farmacia della famiglia Savoia diventò la farmacia papale. Situata nel cuore di Trastevere, era inizialmente gestita dai carmelitani scalzi.
In quel periodo la professione di medico era separata dalla professione del preparare i medicinali.
Parliamo di un periodo in cui il sapere riguardo la preparazione delle medicine era ancora soprattutto empirico e non medico.Durante i moti del 1849, la farmacia venne usata usata come infermeria e al momento dell’Unità d’Italia il monastero venne trasformato in un luogo di detenzione. In quel momento storico vennero scacciati tutti i monaci tranne due. All’inizio del ‘900 i monaci lo riacquistano dal ministero degli esteri.
Io l’ho visitata prendendo parte ad una visita organizzata da Roma Sotterranea, perché la farmacia non è visitabile se non nei giorni in cui si organizzano queste visite (e solo, appunto, prendendo parte a queste ultime). La visita costava 10 euro più i 5 per il biglietto d’ingresso per la farmacia. Per le eventuali informazioni in più sulla sua storia vi rimando al post dedicato alla Farmacia.
Sotterranei di San Martino ai Monti
Un luogo di culto ante litteram, nato quando il cristianesimo era ancora illegale.
Ho scoperto di questi sotterranei per caso, girando su Facebook e lasciandomi incuriosire da un post al riguardo. Ho quindi deciso di andare a visitarli “materialmente”, approfittando anche per fare una passeggiata poi a Colle Oppio. I sotterranei di questa basilica rappresentano il classico esempio di sotterraneo di epoca romana, dove è possibile vedere chiaramente la stratificazione degli edifici avvenuta nel corso del tempo.
Ho fatto questa visita affidandomi ancora una volta a Roma Sotterranea (10 euro il costo della visita). I sotterranei potete anche visitarli da soli, senza alcun tipo di problema, io ho optato per la visita guidata per ascoltare la storia del luogo.
Ho ovviamente scritto anche di questa visita: nel post dedicato trovate tutte le informazioni utili per la visita.
Insula dell’Ara Coeli
Si tratta di quello che potremmo definire come un condominio ante litteram, affacciato su Piazza Venezia all’ombra del Vittoriano e della bellissima Basilica dell’Ara Coeli.
Si tratta di uno dei pochissimi edifici di questo genere ad essere arrivati fino a noi, ma è l’unico ad essersi conservato così bene (gli altri si trovano a San Paolo alla Regola, di cui parlo subito dopo, e altri vicino Palazzo Valentini). Si tratta di una costruzione del II-III secolo, dove viveva “il popolo”, e le case non erano poi così grandi (alcune erano anche buie!). Gli incendi erano all’ordine del giorno, in questo tipo di edifici.
La visita, con Roma Sotterranea, costa 10 euro a cui si aggiungono i 4 euro per il biglietto d’ingresso (gratuito se avete la MIC card). Trovate tutte le informazioni utili nel post dedicato alla visita.
Insula di San Paolo alla Regola
Come ho scritto poco sopra, ne avevo sentito parlare già quando ero andata a scoprire l’Insula dell’Ara Coeli, in quanto si tratta di resti di edifici simili e costruiti praticamente nella stessa epoca.
La zona dove si trova è quella del Rione Regola (da “rena”, sabbia) e nel I Secolo D.C. rientrava nella IX Regio (“circoscrizione”) romana. La struttura si articola su tre livelli, risalenti ad epoche diverse (e interranti nel tempo): il livello più basso è quello dei magazzini domizianei, poi ci sono quelli severiani e, infine, il piano più alto che venne usato anche nel Medioevo.
La struttura venne costruita in laterizio r l’ingresso originario, oggi murato, affacciava direttamente sul Tevere: il fiume era la “strada” da cui arrivavano le merci, che venivano scaricate dalle navi e messe direttamente nei magazzini.
Se volete scoprire qualcosa in più di questo luogo, vi rimando al post dedicato alla sua storia.
Tempio Rotondo del Foro Boario
Questo tempio di forma rotonda l’ho guardato sempre da fuori, incuriosita dalla sua forma “diversa” da quella che mi aspettavo da un tempio. Anche in questo caso il “punto di svolta” è stato l’aver trovato una visita guidata che mi avrebbe accompagnata alla scoperta della sua storia.
Il suo nome è Tempio di Ercole Vincitore, si trova di fronte alla Bocca della Verità ed è datato al 120 A.C.. Perché si lega al mito di Ercole? Perché in epoca romana si pensava che Ercole avesse sconfitto Caco prorpio in questo punto.
Inizialmente era più alto, aveva una copertura a botte ed una cupola: la parte superiore crollò quando venne convertito in chiesa e vennero fatti degli adattamenti.
Questa visita l’ho fatta con i ragazzi di ItineRoma. Se volete, qui sul blog trovate un articolo interamente dedicato al tempio.
Palazzo Corsini
Ospita la collezione privata di Neri Maria Corsini (una delle poche collezioni private del 700 ancora intatte) e qui visse anche la regina di Svezia.
L’edificio era, inizialmente, della famiglia Riario e la struttura iniziale comprendeva solo la parte dell’angolo sulla sinistra della struttura odierna. Il palazzo venne costruito nello stesso periodo in cui Agostino Chigi si costruiva Villa Farnesina. Questa zona di Roma nacque per collegare il porto di Ripetta con il Vaticano e all’epoca era fuori da Trastevere e vicina al Tevere, motivo per cui era considerata una zona malsana. Nel corso dei secoli il palazzo ha ovviamente subito numerose trasformazioni e alcuni degli adattamenti e modifiche vennero fatti dall’architetto Ferdinando Fuga, lo stesso che si occupò del Palazzo della Consulta (l’odierna accademia dei Lincei).
Sono andata a visitarlo prendendo parte ad una visita guidata di ItineRoma. Il costo della visita era di 10 euro, a cui si aggiunge il biglietto d’ingresso al museo (gratuito, comunque, la prima domenica del mese).
Per ulteriori informazioni vi rimando al post dedicato a Palazzo Corsini.
Contatti delle visite
Come dicevo all’inizio, io ho optato per visite guidate, anche nei casi in cui avrei potuto visitare i vari posti semplicemente prenotando la mia visita personalmente. Mi sono affidata prevalentemente a due associazioni romane: Itineroma e Roma sotterranea (soprattutto per i luoghi “sotterranei”)