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Roma: una visita a Palazzo Corsini

Roma: una visita a Palazzo Corsini

Ultimamente mi sono “lasciata prendere la mano” dalla voglia di scoprire meglio la mia città

Ho quindi deciso di dedicare almeno un giorno alla settimana alla visita di un museo o luogo storico, alle volte anche prendendo parte a visite guidate. Tra i tanti luoghi di Roma che sono entrati nella mia lista c’è anche Palazzo Corsini, che ho avuto modo di visitare prendendo parte ad una visita guidata organizzata da Itineroma (10 euro il costo della visita, a cui si deve aggiungere il costo del biglietto per l’ingresso al museo).
Palazzo Corsini La visita ci ha portati a visitare 10 stanze, una galleria dove si trova la collezione privata di Neri Maria Corsini (una delle poche collezioni private del 700 ancora intatte). Iniziamo con un veloce quadro storico. Inizialmente l’edificio che costituiva Palazzo Corsini era della famiglia Riario, la struttura iniziale comprendeva solo la parte dell’angolo sulla sinistra della struttura oggi visibile e venne costruito nello stesso periodo in cui Agostino Chigi si costruiva Villa Farnesina. Questa zona di Roma, costruita per collegare il porto di Ripetta con il Vaticano, all’epoca era fuori da Trastevere e considerata addirittura malsana a causa della sua vicinanza del Tevere. Nel corso dei secoli il palazzo ha ovviamente subito numerose trasformazioni e alcuni degli adattamenti e modifiche vennero fatti dall’architetto Ferdinando Fuga, lo stesso che si occupò del Palazzo della Consulta (quella che oggi è
Palazzo Corsini l’accademia dei lincei, ospitata nell’edificio di fronte e dentro a Palazzo Corsini stesso). La parte centrale dell’edificio, dove si trova il cortile d’ingresso, è stata l’ultima parte ad essere costruita. Anche l’800 fu un periodo di modifiche e trasformazioni, porticato esterno esterno, e iniziano anche i “litigi” tra la galleria e l’Accademia dei Lincei (che si dividono gli spazi): alla fine la collezione viene “legata al palazzo” da un fidecommesso. Per salire ai vari piani del palazzo vi sono due doppie scalinate intervallate da pianerottoli che, in passato, servivano da affacci panoramici sull’esterno. Il giardino del palazzo, oggi in parte orto botanico, si estendeva fino a piazza Garibaldi (al Gianicolo) dove si trovava un altro villino Corsini poi abbattuto per costruire la piazza. Arrivando ai giorni nostri, quella che oggi è la galleria Corsini corrisponde alla parte dell’antico palazzo Riaro, mentre tutto il resto del palazzo oggi ospita una parte dell’Accademia dei Lincei.
Altra piccola nota storica: la famiglia Corsini era legata a Clemente XII e morto il Papa svanì quindi anche la fortuna della famiglia stessa, cosa che portò all’interruzione della costruzione del palazzo.



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Passiamo all’interno della galleria, che visitiamo concentrandoci su alcuni dei quadri esposti (tutte opere ovviamente splendide). Non vi parlerò du tutte le opere esposte e non vi riporterò la storia per intero, ma vi riporto le informazioni essenziali. La visita è ovviamente partita dalla sala della biglietteria, dove ci soffermiamo davanti al Gesù con i dottori di Luca Giordano. Nonostante l’autore abbia inserito pochi dettagli, l’opera racconta il suo significato alla perfezione (forse anche complice il racconto della nostra guida). La scena rappresenta Gesù mentre parla loro di argomenti medici, mentre i dottori “corrono” a cercare tutto nei loro libri (in quanto sembrano saperne molto meno di lui). In un angolo si notano anche Giuseppe e Maria intenti a cercare il loro figlio
Palazzo Corsini all’interno della stanza, guardando però dalla parte sbagliata. Percorrendo il corridoio che una volta portava agli appartamenti di Neri Corsini la nostra guida ci spiega che per sistemare la collezione venne seguito un criterio di “simmetria dei quadri”, per dimensione o per soggetto. I quadri da segnalare nel corridoio sono fondamentalmente due (o almeno sono questi che ci femriamo noi ad osservare): il Trionfo di Ovidio e il Supplizio di Prometeo (punito da Giove perché aveva dato agli uomini il fuoco permettendo loro di evolversi). Quest’ultimo quadro è sicuramente uno di quelli che mi hanno colpita di più. Mentre proseguiamo la visita, lungo il corridoio che funzionava da anticamera per le stanze di Riario Corsini si passa davanti a quadri di Van Dick, Orazio Gentileschi (si, il padre di Artemisia) ed alla Madonna con bambino di Andrea del Sarto. Entrando nelle stanze private dei Corsini ci troviamo subito davanti al Trono Corsini, trovato nella cappella dove è sepolto Giovanni XII a San Giovanni in Laterano. Il trono ha una fattura “romana”, ma in realtà è stato realizzato copiando i troni di epoca etrusca.
Arriviamo nelle stanze di Cristina di Svezia, che venne ospitata dai Riario (i Corsini non erano ancora proprietari del palazzo). Figlia del re Gustavo di Svezia, fu una figura centrale nella guerra tra protestanti e cristiani in Svezia. Diventò regina a 6 anni e ci fu quindi un lungo regno di reggenza, fino ai suoi 18 anni (a 16 anni decise di voler aspettare fino al compimento dei 18 anni, la stessa età in cui divenne re il padre morto in guerra).
Palazzo Corsini Entra in una “crisi religiosa”, voleva diventare cattolica in un regno protestante e decide di abdicare (senza rinunciare al titolo di regina) in favore del cugino. Rimase in Italia circa 30 anni e aveva una corte di circa 250 persone. Si tratta di una stanza sola, “divisa in due” da un colonnato ed é una delle poche sale dipinte dall’epoca dei Riario.
Finiamo la visita con tappe veloci nelle due sale successive; qui ci siamo soffermati davanti al busto di Clemente XII, parente dei Corsini e che fece la fortuna della famiglia (da segnalare che il busto non fa parte della collezione Corsini), e nella penultima sala ci fermiamo ad ammirare un dipinto di Caravaggio (originale, provato come tale). L’ultima sala della galleria, dove noi abbiamo trovato una mostra temporanea, è l’unico caso di galleria dedicata a papi e santi.

Informazioni utili

Indirizzo: via della Lungara, 10;
Orari: mercoledì – lunedì dalle 8:30 alle 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.30);
Biglietto d’ingresso: (Palazzo Barberini + Galleria Corsini) 12€ il biglietto intero e 2€ il biglietto ridotto;
Sito web ufficiale: barberinicorsini.org

Nota bene: Palazzo Corsini fa parte del complesso museale delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, insieme a Palazzo Barberini (che si trova in via delle Quattro Fontane, “traversa” di Piazza Barberini). Vi parlerò anche di Palazzo Bareberini, che ho visitato giusto pochi giorni fa (il 5 gennaio. Se mi seguite su Instagram probabilmente lo avrete anche già visto). La visita guidata a cui ho preso parte è stata realizzata da ItineRoma.
Se volete scoprire qualcosa in più su Roma e i suoi luoghi “segreti”, vi suggerisco il libro “Roma insolita e segreta“: io mi sono lasciata ispirare diverse volte per delle passeggiate per la mia città, trovando storie e luoghi molto interessanti.

Guide su Roma insolita e segreta:



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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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