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Libri di viaggio: i miei preferiti

Libri di viaggio: i miei preferiti

Quello della letteratura di viaggio è un filone che offre numerose letture interessanti. Ho quindi pensato di raccontarvi quali sono i miei libri di viaggio preferiti.

Libri di viaggio: quali leggere?


La prima versione che avevo fatto di questa “lista” era decisamente molto lunga! Ci ho riflettuto molto, ho letto e riletto tutti i titoli che mi ero appuntata, per ridurre l’elenco agli otto titoli di cui vi parlerò in breve. Per ciascun libro vi rimando anche all’articolo dedicato che ho scritto.

La mia Africa (Karen Blixen)

Si tratta di romanzo autobiografico, nel quale l’autrice racconta gli anni che ha passato col marito nella sua fattoria sull’altopiano del Ngong (nei pressi di Nairobi). L’attività principale della fattoria è la coltivazione di caffè; una parte del terreno, non coltivato, ospita una comunità di indigeni, principalmente di etnia Kikuyu, che vivono presso la fattoria e lavorano nei campi. Nei dintorni ci sono altri indigeni, fra cui Masai e Somali.
Il libro racconta principalmente l’amore che l’autrice sviluppa verso l’Africa, la popolazione locale e la natura. La passione dell’autrice per l’Africa viene raccontato anche attraverso

  • la figura di Kamante, un ragazzo indigeno che Blixen cura e che diventa un suo braccio destro nella fattoria;
  • Lulu, un’antilope che l’autrice aveva addomesticato durante la sua permanenza;

Vi rimando all’articolo che avevo scritto dopo aver letto il libro, per qualche dettaglio in più (e nel quale ho parlato anche del perché ne suggerisco la lettura.

Potete acquistare il libro su Amazon!

Roma, non basta una vita (Silvio Negro)

Il libro raccoglie gli articoli scritti da Silvio Negro, capo della redazione romana del Corriere della Sera e vaticanista.
Il libro è diviso in due parti: la prima parte raccoglie gli articooli che l’autore ha scritto tra il 1933 e il 1943; la seconda, invece, è dedicata agli articoli usciti tra il 1944 e il 1959.
Parliamo di un libro che riporta indietro nei decenni, in una Roma spesso “lontana” e sconosciuta da quella che conosco e conosciamo. Proprio questo mi ha attirata molto, mi ha spinta ad acquistare il libro e mi ha portata a guardare la città con occhi diversi. Come avevo scritto anche nell’articolo dedicato a quest’opera, probabilmente è stata proprio questa Roma così lontana e a me in parte sconosciuta a farmi appassionare alla lettura.
Anche questo libro, se lo volete acquistarlo, lo potete trovare anche  su Amazon.

Storia del mondo in 500 viaggi in treno (Sarah Baxter)

Ammetto che questo è stato uno dei libri più divertenti, interessanti ed intriganti, tra tutti quelli che ho letto negli ultimi anni (sempre relativamente alla letteratura di viaggio).
Si tratta sicuramente di uno di quelli che più mi hanno tenuto compagnia durante i miei spostamenti verso l’ufficio (e ritorno). L’autrice, Sarah Baxter, racconta 500 viaggi da fare in treno, tutti corredati di foto e mappe, per (ri)percorrere alcuni momenti della storia del mondo dalla preistoria ai giorni nostri.
Ne avevo parlato nel dettaglio in un post dedicato, a cui vi rimando per tutte le informazioni aggiuntive.

Anche questo libro potete acquistarlo su Amazon.

Piccola grande isola (Bill Bryson)

Bill Bryson è uno dei miei autori preferiti, se non addirittura IL mio autore preferito, per quanto riguarda la letteratura di viaggio (ma non solo).
Ho letto quasi tutti i suoi libri, e tutti mi hanno lasciato qualcosa da ricordare, “studiare” e su cui riflettere (oltre, ovviamente, ad avermi lasciato ancora più voglia di scoprire il mondo (la Gran Bretagna soprattutto).
Questo libro è stato scritto circa vent’anni dopo “notizie da un’isoletta”, parla anche questo della Gran Bretagna. Il libro racconta un viaggio lungo una linea immaginaria, la la Bryson Line: la linea retta più lunga che si possa tracciare tra due località britanniche: da Bognor Regis per arrivare fino a Cape Wrath, dal Canale della Manica fino alla punta della Scozia.
Lo ammetto: dopo averlo finito ho anche pensato che mi sarebbe piaciuto molto realizzare lo stesso percorso, durante uno dei miei viaggi, per scoprire ancora meglio questo paese che a modo suo mi ha sempre attirata.
Per qualche dettaglio in più vi rimando, ovviamente, al post che ho scritto su questo libro di Bryson.

La storia del mondo in 12 mappe (Jerry Brotton)

Anche questo libro, lo ammetto, è stato uno dei più interessanti e divertenti tra i tanti che ho letto.
Tutti abbiamo usato almeno una volta una cartina, ma quasi mai abbiamo pensato a come le mappe sono cambiate seguendo l’evoluzione del mondo e delle sue esigenze.
Nel tempo anche questo tipo di rappresentazioni del mondo, e le proiezioni usate per crearle, sono cambiate: il libro “La storia del mondo in dodici mappe” racconta proprio come si è evoluto il disegno delle mappe attraverso 12 delle più importanti (realizzate in varie epoche).
Ho trovato il libro interessante perché mi ha spinta a ragionare su un fatto: mappe e cartine fanno parte dei miei viaggi da sempre, mai mi ero domandata come si è arrivati ale versioni che oggi uso correntemente.

Nel post dedicato al libro, pubblicato subito dopo averlo letto, trovate tutte le informazioni in più che possono esservi utili per decidere se acquistarlo o meno.

Trans Europa express (Paolo Rumiz)

Anche Paolo Rumiz è un autore che apprezzo molto, e che mi piacerebbe conoscere meglio (attraverso i suoi
libri). Questo libro, del 2008, racconta il viaggio di Rumiz da Rovaniemi in Finlandia fino a Odessa in Ucraina (per un totale di 6.000 km).  Durante questo viaggio, fatto in parte da solo ed in parte con compagna Monika Bulaj, l’autore è andato alla ricerca di paesi e luoghi “più di confine” e dai nomi che poco dicono alla maggior parte di noi. Lo scopo? Entrare il più possibile in contatto con le persone che quei luoghi li vivono (con tutte le difficoltà che alcuni paesi portano con sè).
Si tratta di uno dei libri che più mi hanno portata a ragionare e pensare (si, più del libro sull’evoluzione delle mappe di cui ho parlato appena prima di questo): viaggio molto e sono molto fortunata, ma leggendo libri come questo mi rendo conto di quanti siano i posti che non conosco e che, spesso, ignoro deliberatamente perché “non mi dicono nulla”. Proprio leggendo libri così mi fermo a pensare che, forse, dovrei alle volte spingermi a conoscere anche questi posti, oltre a quelli più famosi, conosciuti e battuti.
Per qualche informazione in più vi rimando al post dedicato a questo libro di Paolo Rumiz.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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