Ho giocato per anni a tennis, quando ero più piccola, ma ancora non avevo messo Wimbledon tra le cose da vedere in viaggio a Londra. Parliamo di uno dei luoghi più importanti del mondo del tennis: il torneo che si tiene qui è il più antico e prestigioso ed è il terzo torneo del Grande Slam durante l’anno (prima ci sono solo
l’Australian Open e gli Open di Francia).Si tratta dell’unico Slam che viene giocato sull’erba e si tiene ogni anno tra giugno e luglio nell’arco di due settimane (tradizione vuole che inizi sei settimane prima del primo lunedì di agosto). Ovviamente, come mio solito, inizio dalle informazioni utili:
– Biglietto: 25 sterline tour + museo e 13 sterline solo per il museo (io ho acquistato il primo direttamente dal sito ufficiale di Wimbledon).
– Durata: 90 minuti il tour con guida e un’ora per il museo (visitabile con audioguida da ritirare alla cassa). Il tour del complesso si fa in gruppo e con una guida ufficiale “blue badge” (guide turistiche ufficiali inglesi, quindi non con un membro dello staff).
– Come arrivare: con la metro verde si arriva fino alle stazioni metro di Southfield e Wimbledon. Con il bus 493 si arriva poi fino all’ingresso del complesso. Sul sito web di Wimbledon viene segnalata la stazione di Southfield come la più vicina (a piedi ci vogliono all’incirca 15 minuti).
– Tour: permette di girare l’intero complesso, vengono raccontati episodi e partite legate ad alcuni dei campi di gioco, si passa per la sala delle dirette della BBC (canale BBC sport).
Wimbledon apre nel 1877 e sette anni dopo, quindi nel 1884, anche le donne possono giocare qui. Nel 1968 diventa un torneo per professionisti.
Quando si parla di Wimbledon si parla non solo del torneo, ma anche di un club ed entrare a farne parte non è proprio così facile! Innanzi tutto devi essere presentato da 3 “full members” (grado più alto dei soci ordinari) e, successivamente, devi passare un test di gioco (niente mezze calzette, insomma) e un test caratteriale: se mai vi venisse in mente di voler diventare soci,
ricordatevi quindi che non sarà per nulla facile (ma sperare e sognare fa sempre bene). Il Court 1, il campo più importante di tutto il complesso, non può essere usato dai soci per le loro partite: qui viene giocato solo il torneo ufficiale e la Coppa Davis (quando si gioca qui). Non è possibile arrivare vicino al campo di gioco come accade negli stadi di calcio londinesi, ma se si conosce la storia del torneo direi che anche arrivare agli spalti non è per niente male (sembra che prendere i biglietti per una finale, giocata in questo campo, non sia
proprio facilissimo). Una volta finito il tour verrete riportati all’edificio dove si trova la biglietteria, dal quale si accede anche al museo (l’audioguida si ritira al banco apposito). Qui viene raccontata la storia e l’evoluzione del tennis ovviamente in ordine cronologico, partendo dai primi abiti, racchette ed accessori, fino ad arrivare ai giorni nostri e il torneo con i suoi trofei. Molti sono gli oggetti esposti per cui è stato realizzato un audio da ascoltare: tenete in considerazione almeno un’ora, se non di più, per visitare il museo ascoltando l’audioguida ogni volta che ne viene “segnalato-consigliato” l’ascolto (io che ho ascoltato solo
gran parte del racconto, ma non proprio tutto, ci ho messo comunque circa 45 minuti). Per pranzo mi sono fermata al self service di fronte l’edificio della biglietteria (e museo) e ho trovato prezzi erano nella media londinese, ma se non volete fermarvi lì e cercare posti forse meno cari potreste tornare verso la stazione di Southfield (non avendo provato nulla nei dintorni, però, non saprei indirizzarvi verso un locale preciso da scegliere).
NB: Ricordate che anche qui, al cancello d’ingresso, ci sono dei controlli di sicurezza da passare.