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Perugia sotterranea

Perugia sotterranea

Il weekend appena passato (15-16 ottobre 2022) sono tornata a Perugia, finalmente, dopo molti anni di lontananza dalla città. L’idea era quella di andare all’Eurochcolate, dallo scorso anno a Umbriafiere (Bastia Umbria), ma ovviamente una volta in città non mi sono limitata a questo. La mattina della domenica ho deciso di andare ad una visita di Perugia sotterranea, per scoprire e conoscere i resti della città di epoca etrusca e romana.

Perugia sotterranea: accenni della storia cittadina

Iniziamo la visita dal chiostro della cattedrale, definito come un chiostro Settecentesco anche se in realtà venne finito nel 1699.
Ma torniamo un po’ indietro nei secoli:  Perugia era una città etrusca e lo rimase fino al 40 a.C., anno in cui venne conquistata dai romani (fu l’ultima città a cadere sotto il loro dominio). Nel VII secolo avanti Cristo, quando venne fondata la città, l’area del chiostro era l’area dedicata all’acropoli. Anticamente, l’acropoli era l’area più alta della città: questa zona era dedicata alla divinità, solo ad essa (non potevano esserci case, sepolture o altri edifici)! Questo legame col sacro rimane ancora oggi: dal chiostro, infatti, si vede anche l’esterno dell’abside della cattedrale.

Perugia sotterranea: la visita sotterranea

La visita porta fino a 15 metri sotto il livello di calpestio odierno. Iniziamo a scendere passando per
un chiostro del ‘400, prima di arrivare ai resti di una strada romana. La strada venne costruita da Ottaviano, una volta diventato imperatore: la strada rientra nella ricostruzione di Perugia, che era stata devastata dall’assedio romano che portò appunto alla sua conquista. Sappiamo che era uno dei decumani di Perugia (non il decumano massimo, però) e possiamo capire che era una strada a doppio senso: larga 4 metri, vi sono i segni di 2 coppie di ruote. Nel medioevo la strada cambia funzione e vi vengono poggiati sopra gli archi che sostengono quanto costruito sopra.
Arriviamo quindi ai resti di una domus romana. Sappiamo che era una domus patrizia da alcuni dettagli: troviamo i resti dell’impluvium, che serviva a raccogliere l’acqua puiovana, e la cisterna era decisamente molto grande (quindi la scorta di acqua era ben più abbondante di quella “del popolo”9 e, in più, è emerso anche quanto rimane di un mosaico a colori (solo i ricchi li avevano a colori, altrimenti erano “in bianco e nero”). Al museo nazionale dell’Umbria, inoltre, è esposto un reperto di puttura murale emerso sempre in questa parte della Perugia sotterranea.

Arriviamo nella zona più in basso, 15 metri sotto terra, dove troviamo altri resti della domus riconoscibili da alcuni dettagli.
Si notano, in entrambi i punti dove si trovano questi resti,  i segni rossi e neri dell’incendio cittadino del 40 a. C. appiccato durante l’assedio romano. Proseguiamo la visita osservando un muro etrusco in travertino. In realtà dovremmo parlare di un “sistema di muri” costruito intorno alla collina dell’acropoli! Da cosa lo si capisce? Dal fatto che i resti mostrano una forma “ad U”. Il sistema risale al II secolo avanti Cristo, quando Perugia era la città più rilevante e importante della zona. Lo scopo di questi muri? Monumentalizzare l’acropoli della città! “Di fronte” al muro si trovano alcune stanze che sono diventate, secoli dopo, uno spazio adibito a “cantina” per i canonici della cattedrale.



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Perugia sotterranea: risalendo verso la città odierna

Risalendo verso la superficie, verso la città di oggi, si trova una zona realizzata nel Medioevo: esattamente sopra questa parte dei sotterranei si trova quella che è la sagrestia monumentale della Cattedrale.
Lo spazio si lega alla presenza dei Papi a Perugia. Sapevate che ben 5 Papi sono stati eletti a Perugia? Ebbene si: per un periodo, il nuovo Papa andava eletto dove era morto quello precedente.  La cosa che più mi ha stupita, proseguendo la visita, è scoprire che quella che era la collina dell’acropoli, dentro, è praticamente vuota!  Venne svuotata dopo il terremoto del 1997, per effettuare degli interventi necessari prendere più stabile la città. Ci avviamo verso la fine della visita, con una sosta davanti ad un punto fondamentale: sono stati individuati i resti delle fondamenta di un Tempio dedicato a Giunone; esattamente sopra vi sono i resti di un altro edificio religioso costruito secoli dopo… E ancora sopra, dove oggi passeggiamo, si trova la cattedrale moderna. La continuità nel corso dei secoli fa da padrona!

Informazioni utili

Biglietto: 10 euro a persona;
Sito web:
Ingresso: Piazza IV novembre, di fronte al Palazzo dei Priori (sul lato della cattedrale, per intenderci);

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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