Il Foro Romano è uno di quei luoghi di Roma che mai mi stancherò di visitare. Quando ho scoperto che si sarebbe tenuto un evento, legato alla presentazione di un libro (più avanti ne parleremo) non ho saputo
resistere: dovevo andarci! Cosa rendeva così speciale la serata? Innanzitutto l’orario: l’evento avrebbe avuto luogo dopo la chiusura al pubblico, permettendo ai partecipanti di godere del foro e la sua storia senza la calca dei turisti. E poi le guide che ci hanno accompagnato: Francesco Rutelli, autore del libro presentato (“Roma, camminando” edito da Laterza) e Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico.
“Roma, camminando”, il libro scritto da Rutelli, racconta Roma attraverso 18 itinerari a piedi
18 itinerari per portare il lettore a scoprire e conoscere conoscere meglio la città e 28 secoli di storia. La nostra passeggiata prende spunto proprio dal libro. E inizia dall’arco di Tito, dove scopriamo che la vite, l’ulivo e l’albero di fico sono 3 alberi simbolo e si trovano nel foro praticamente da sempre. Le nostre guide ci raccontano tanto della storia del foro (e di Roma, quindi), insieme ad altri aneddoti e storie molto interessanti e curiose.
Gli aneddoti
Ad esempio, sapete perché si dice “non c’è trippa per gatti”? Il primo ad utilizzare questa formula fu Ernesto Nathan, sindaco di Roma tra il 1907 e il 1913.
All’inizio del suo mandato, il bilancio comunale era in rosso: il sindaco analizzò le voci di bilancio, notando che una notevole spesa era rappresentata dal mantenimento dei gatti che dovevano cacciare i topi colpevoli di rosicchiare i documenti presenti negli archivi e negli uffici del Campidoglio. Il sindaco decise di tagliare quella spesa, riferita all’acquisto della trippa per sfamare i felini: qualcuno, quindi, scrisse sul documento l’espressione “Nun c’è trippa pe’ gatti”.
Non sono mancate le storie legate all’esperienza come sindaco e ministro della cultura dello stesso Rutelli. Sapevate che il progetto dell’ascensore per arrivare alla terrazza del Vittoriano (che i romani chiamano anche “macchina da scrivere”) è arrivato grazie a lui? E soprattutto, che quello stesso ascensore è stato pensato in modo che fosse facile, eventualmente, toglierlo senza danneggiare il monumento?
La passeggiata nella storia
In circa due ore tocchiamo molti dei principali luoghi del Foto Romano, come il Tempio di Venere,
la piazza del foro, la curia e tanto altro ancora. Ovviamente senza lasciarci sfuggire lo splendido affaccio sul Colosseo, al tramonto. Parliamo di un’area ricca, densa di storia: dall’Impero al Medioevo, per arrivare ai giorni nostri con l’apertura di via dei fori imperiali (che ha cambiato molto l’organizzazione della zona per via delle demolizioni portate avanti per la sua costruzione).
La curia, antica sede del senato romano, è stata il punto di arrivo della nostra passeggiata nella storia: qui si è tenuta la presentazione formale del volume dal quale si è preso spunto per l’evento stesso.
Link utili
Anche Simonetta, presente con me all’evento, ha raccontato la serata alla scoperta del foro con queste guide molto speciali. VI lascio, quindi, anche il link al post sul suo blog Sulle strade del mondo. Per chi fosse incuriosito dal libro, potete acquistarlo su Amazon in formato Kindle o “fisico”.
