La basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri è una delle basiliche a mio avviso più emblematiche di Roma. Situata in Piazza della Repubblica, ha una facciata dalla forma molto particolare ed è la chiesa dove si svolgono le cerimonie ufficiali della Repubblica Italiana.
Basilica di Santa Maria degli Angeli: storia e struttura
La basilica, costruita “riutilizzando” gli ambienti delle terme di Diocleziano, ha l’ingresso in quello che era il
tepidarium delle terme (che arrivava fino alla fontana delle Naiadi). La funzione di questo spazio era quella di ambientare il corpo nel passaggio dall’acqua calda a quella fredda; sotto si trova(va) il piano dove lavoravano gli schiavi per fare funzionare le terme. Siamo i quelle che erano le terme più grandi del mondo romano. La cupola della basilica ha un diametro di 22 metri, la metà del Pantheon; la struttura è di epoca romana ed è su questa che nel ‘500 venne costruita la chiesa. Il progetto è opera di Michelangelo, successivamente lavorò alla basilica il Vanvitelli (l’architetto che realizzò anche la reggia di Caserta). Siamo di fronte a una basilica con una pianta a croce greca: l’aggiunta del presbiterio serviva proprio per rendere i due bracci uguali.
Una volta entrati dalla porta, troviamo una cappella sulla sinistra che ha ancora il pavimento originale (solo spostato ad un livello più alto rispetto all’originale); il pavimento sul quale camminiamo oggi è del 1772. La cupola, ancora nella zona dell’ingresso alla basilica, ha un finto cassonato opera sempre di Vanvitelli. Ci troviamo anche a guardare 4 nicchie, per altrettanti sepolcri (2 artisti e 2 prelati). Il pavimento è in pendenza, tede a salire, perché questa pendenza serviva per le terme.
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Entrando nel transetto, lungo 90 metri, vediamo che ai due lati vi sono due cappelle: queste nel progetto originale di Michelangelo erano due ingressi. L’organo della basilica ha 5400 canne, quattro tastiere e al lato ci sono le leve/pomelli per la selezione dei registri. Nella zona appena prima del presbiterio possiamo notare un arco che il Vanvitelli posizionò lì con funzione decorativa più che di sostegno. La balaustra segna la fine di quella che era la natatio delle terme di Diocleziano. Sulla sinistra dei presbiterio si trova la cappella del salvatore, la più antica di tutta la basilica. Prima che la basilica venisse costruita i terreni erano di un diplomatico francese. Il cardinale Borromeo li acquista quando questo muore e li cede alla chiesa. Molto interessante è anche la cappella delle reliquie, dove si trovano 139 reliquie donate alla basilica; nelle urne si trovano anche le reliquie dei martiri a cui è dedicata la basilica.
Basilica di Santa Maria degli Angeli: la meridiana
Questa basilica è spesso conosciuta per la sua meridiana.
Orientata secondo l’asse nord-sud, si tratta di una meridiana a foro stenopeico, quindi non ha uno “gnomone” (l’asse verticale di cui viene proiettata l’ombra); è presente un foro attraverso il quale la luce solare intercetta la meridiana. La meridiana venne commissionata e finanziata da Clemente XI Albani e realizzata da Francesco Bianchini, prelato interessato anche all’astronomia. 12 riquadri che rappresentano le 12 costellazioni (dei 12 segni zodiacali). È lunga 40 metri e ad una delle sue estremità si trova una meridiana boreale, dove troviamo indicate le traiettorie della stella polare dal 1700 fino al 2500 attorno al polo nord (ovviamente oggi sappiamo che la stella polare è fissa). Anche questa seconda meridiana è opera del Bianchini, il quale in realtà le aveva pensate come una unica.
Basilica di Santa Maria degli Angeli: le terrazze
Attraverso una scala a chiocciola, composta da poco meno di 100 gradini, è possibile salire fino alle terrazze
della basilica. Terrazze, al plurale, perché ve ne sono due su differenti lati della piazza. La prima terrazza si affaccia sul piccolo e sul grande chiostro, permettendo di scorgere anche una piccola parte del museo delle terme di Diocleziano (e in lontananza anche la stazione termini); la seconda terrazza, connessa alla prima da alcune passerelle, affaccia su piazza della repubblica e la sua fontana delle naiadi.
Le passerelle permettono di osservare da vicino quanto rimane dei torrioni delle terme di Diocleziano ed anche l’Aula Ottagona delle Terme, più comunemente nota come Planetario. Inoltre, è interessante poter osservare da vicino le vetrate della Basilica (senza avvicinarsi troppo perché sono comunque fragili) e al tramonto si creano sicuramente effetti ddi luce molto belli e particolari.
Ho avuto modo di visitare le terrazze grazie ad una apertura speciale. Ad oggi il sito della basilica è in manutenzione: per sapere quando vi saranno altre aperture speciali (e gli orari) vi rimando al sito di Sinopie, l’associazione attraverso cui ho fatto io la visita guidata (in calendario hanno già u’altra visita uguale prevista per dicembre, il costo è di 20 euro a persona).