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Cosa vedere a Barcellona

Cosa vedere a Barcellona

Continuo a raccontarvi ancora Barcellona e la mia settimana di viaggio. Parliamo di una città che ha tanto da offrire ai visitatori, in termini di storia, architettura, musei e luoghi d’interesse. Oggi vorrei scrivere e raccontarvi alcuni dei luoghi di Barcellona che meritano di essere menzionati, luoghi a mio avviso da visitare.

Cosa vedere a Barcellona?

Oltre al Barrio Gotico e quelli che definirei “i luoghi di Gaudì a Barcellona“, di cose da vedere in città ce ne sono ancora tantissime. Allora vediamo insieme alcuni musei e luoghi d’interesse da non perdere, scopriamo insieme cosa vedere a Barcellona.

Plaça de Espanya

La Plaça d’Espanya è una della piazze più importanti  e più significative della capitale catalana e venne costruita durante l’Esposizione Universale del 1929 su un progetto realizzato da Josep Puig i Cadafalch e Guillem Busquets, progetto poi eseguito da Antoni Darder.
La piazza è punto di incrocio tra alcune delle strade principali e più importanti di Barcellona, oltre ad essere il punto dìincontro tra la montagna di Montjuïc, il quartiere Sants e il Poble-sec.  In parte ispirata a Piazza San Pietro del Vaticano, al centro della piazza si trova la Fontana dei Tre Mari: è una fontana monumentale opera di Josep Maria Jujol, un discepolo di Gaudí, e simboleggia i tre mari che circondano la Spagna. All’inizio dell’Avinguda de la Reina Maria Cristina, porta d’accesso a Montjuïc, si trovano quelle che vengono chiamate le torri veneziane: alte 47 metri, sono opera dell’architetto Ramon Reventós e riprendono lo stile del Campanile di San Marco a Venezia. All’angolo con Carrer de Tarragona il centro commerciale Las Arenas. Perché vi segnalo la presenza di un centro commerciale? Perché questo è stato costruito in quella che era l’arena per la tauromachia di stile neo-mudéjar di Barcellona.
La piazza è importante anche dal punto di vista dei mezzi di trasporto: da qui passano numerosi autobus che permettono di raggiungere diverse attrazioni cittadine, come anche gli autobus pubblici che portano fino all’aeroporto.



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Plaça de Catalunya

Plaça de Catalunya è un’altra piazza importante della città, perché ne rappresenta uno dei centri nevralgici: si tratta del punto dove si incontrano il vecchio nucleo della città e l’Eixample.
Da qui partono le strade principali della città, come la Rambla, il Passeig de Gràcia, Rambla de Catalunya, la Ronda de Sant Pere e la Ronda de l’Universitat. Prima della demolizione delle mura di Barcellona, lo spazio che oggi “ospita” la piazza era una spianata fuori dalle mura cittadine: qui si affacciava una delle porte delle mura e iniziavano da Plaça de Catalunya le strade che portavano alle città circostanti.  La piazza fu costruita nel 1927 dall’architetto Francisco Nebot ed è ornata da diverse fontane, numerosi monumenti e statue.

Museo Picasso

Il Museo Picasso si sviluppa nelle sale di cinque palazzi di epoca medievale contigui tra loro, nel quartiere de La Ribera, e raccoglie una delle più vaste collezioni di opere di Picasso.
La collezione permanente raccoglie oltre 4000 opere dell’artista risalenti soprattutto alla sua giovinezza. Purtroppo molte delle sue opere principali non sono esposte in questo museo, ma in altri (Guernica, ad esempio, si trova al museo Reina Sofia di Madrid).  La visita al museo è stata sicuramente molto interessante per compredenre l’evoluzione artistica di Picasso, attraverso un percorso organizzato secondo i vari periodi artistici attraversati dall’artista: il cambio di stile dovuto al contatto con le avanguardie europee, la crisi emotiva ed economica del Periodo Blu, il Periodo Rosa. Il museo è organizzato in varie sezioni:

  • Málaga
  • La Coruña
  • Barcellona
  • Málaga: estati del 1896 e del 1897
  • Madrid
  • Horta de Sant Joan
  • Barcellona: 1899–1900
  • Parigi: 1900–1901
  • Il Periodo Blu
  • Il Periodo Rosa
  • Barcellona: 1917
  • 1917–1957
  • Las Meninas
  • Picasso incisore
  • Picasso ceramista

Biglietto (intero): 12 euro;
Sito ufficiale: www.museupicasso.bcn.cat

Castell de Montjuïc

Il Castell de Montjuïc è un’antica fortificazione di Barcellona, situata sulla collina di Montjuïc; qui, fino al 2009 aveva sede un museo militare.
I lavori di costruzione del castello iniziarono nel 1640, e nel 1641 il forte fu teatro di una battaglia, durante la rivolta catalana contro l’autorità spagnola. Al 1694, invece, risale la costruzione di nuovi bastioni: la fortezza diventò così un castello. Il progetto era dell’architetto e ingegnere spagnolo Juan Martin Cermeno, il quale creò la struttura che possiamo ammirare ancora oggi, progetto che prevedeva il miglioramento dei sistemi difensivi e l’introduzione di 120 nuovi cannoni. Il castello è di proprietà del comune di Barcellona dal 2007, diventando così una struttura municipale; il museo delle armi militari, inaugurato da Franco, venne quindi chiuso nel 2010. Successivamente vennero avviati dei lavori di restauro del tetto e delle torri di guardia.
Il castello di Montjuic si raggiunge grazie alla teleferica di Montjuic: l’entrata della teleferica è accanto all’entrata delle castello, e permette di arrivare alla stazione Parallel della metropolitana

Sito ufficiale: ajuntament.barcelona.cat/castelldemontjuic

Fondazione Miró

Fondata nel 1971 dallo stesso Joan Mirò, genio indiscusso del surrealismo, la fondazione possiede alcune delle opere più rappresentative del pittore catalano ed ha sede in un edificio opera di  Josep Lluís Sert.
La fondazione rappresenta, per la città di Barcellona, la prima istituzione d’arte nata dalla collaborazione tra un artista e un architetto. La galleria ospita quella che viene definita come la più bella collezione pubblica delle opere di Mirò. Si trovano alla fondazione più di 10.000 pezzi tra dipinti, sculture e tappezzerie, diversi disegni e schizzi. L’idea della fondazione venne proprio a Mirò qualche anno prima, nel 1968: voleva rendere le sue opere sempre disponibili per il pubblico e, nella sua idea, l’edificio avrebbe dovuto seguire le tendenze dell’arte contemporanea . All’interno del museo si trovano 300 dipinti, 150 sculture, oltre 5.000 disegni e l’opera grafica completa di Mirò.

Sito ufficiale: www.fmirobcn.org
Biglietto d’ingresso: 12 euro. Gratuito con la Barcellona Card, di cui ho già parlato in un post dedicato;

Anello olimpico

L’anelo olimpico rappresenta la “memoria” delle Olimpiadi di Barcellona del 1992: nello specifico parliamo degli impianti sportivi costruiti appositamente o ristrutturati in vista dei giochi.
Oggi alcuni edifici sono ancora utilizzati per degli eventi sportivi e musicali, mentre in altri gli abitanti della città hanno la possibilità di andare a fare attività fisica. L’Anello Olimpico, nel bel mezzo del Parco di Montjuïc, copre un’aera di circa 400 ettari e comprende  alcune delle strutture più importanti:

  • Stadio Olimpico Lluís Companys: Scenario delle cerimonie di inaugurazione e di chiusura dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Barcellona 1992 e delle gare di atletica leggera. Venen costruito nel 1929 e venne completamente ristrutturato per ospitare i giochi, tranne la facciata, ancora originale. Può ospitare 60.000 spettatori.
  • Palazzo Sant Jordi: Venne costruito per i giochi olimpici, dall’architetto giapponese Arata Isozaki. qui si svolsero le gare di tennis da tavolo e pallavolo.
  • Piscine Bernat Picornell: Inaugurate nel 1970, sono state ristrutturate per ospitare le gare di nuoto, nuoto sincronizzato e pallanuoto;.
  • Torre delle Telecomunicazioni di Montjuïc: Progettata dall’architetto e ingegnere Santiago Calatrava. La torre funziona anche come orologio solare, proiettando la sua ombra sulla Plaça Europa.
  • INEFC Barcelona: Edificio dalle forme classiche, costruito da Ricard Bofill proprio per i Giochi Olimpici. Oggi vi si trova una delle sedi dell’Istituto nazionale di Educazione Fisica della Catalogna. Al suo interno si sono svolte le gare di lotta libera e greco-romana e, per le paralimpiadi, le prove di scherma su sedia a rotelle e di judo.
  • Museo Olimpico e dello Sport Joan Antoni Samaranch: Inaugurato nel 2007, racconta la storia dello sport in città.



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Poble Espanyol

Il Poble Espanyol, ovvero “Villaggio Spagnolo”, è un museo all’aria aperta situato sulla collina Montjuïc che venne costruito per l’Esposizione Universale del 1929, su idea dell’architetto Josep Puig i Cadafalch.
Il princiipio alla base dell’idea progettuale era quello di creare un paese dove fosse possibile ammirare le principali caratteristiche (architettoniche) dei paesi spagnoli… Una sorta di Spagna in miniatura, diciamo così. Il museo occupa un’area di 42.000 m² e al suo interno sono riprodotte (su diversa scala) gli edifici, le piazze e le strade più rappresentative di alcune città spagnole. In origine doveva avere una durata programmata di sei mesi, ovvero la durata dell’esposizione, prima di venire demolito; il successo tra i visitatori spinse gli organizzatori a non farlo, così è arrivato fino ai giorni nostri.
Il museo, oggi, ha la funzione di museo architettonico all’aria aperta e di mostra di artigianato popolare. Inizialmente ammetto di non essere stata molto convinta del fatot che potesse essere interessate, o al massimo mi sembrava potesse essere interessante giusto per i primi dieci minuti.. E invece , una volta iniziata la visita, almeno in parte mi sono dovuta ricredere. Probabilmente non è una di quelle attrazioni che metteri in cima alla lista delle cose da vedere durante un viaggio in città, ma per inserire qualcosa di diverso dal solito il Poble Espanyol può essere una buona opzione da tenere in considerazione.

Sito web: poble-espanyol.com
Biglietto d’ingresso: 14 euro (11 euro scontato con la Barcelona Card);

Museo marittimo

Il Museo Marittimo, istituzione dedicata alla cultura marittima, nasce con l’intento di conservare, studiare e promuovere il patrimonio marittimo del paese.
Si trova  nell’edificio dei Cantieri Navali Reali, spazio importante della storia di Barcellona. Si tratta dei Cantieri Navali Reali più grandi e più completi conservati al mondo. Il museo viene definito come espressione dell’architettura gotica del XIII secolo. La visita al museo permette di ammirare diverse riproduzioni di imbarcazioni e oggetti marittimi di varie epoche; tra queste riproduzioni risulta molto interessante la replica della galea reale di Don Giovanni d’Austria del 1571; nel porto si trova, poi, la goletta Santa Eulalia del 1918 restaurata in maniera molto fedele a quella che era la versione originale.
Per quanto io non sia una grande appassionata di questo genere di musei, la visita si è. rivelata interessante e mi ha fatta appassionare a quanto veniva raccontato dal museo. Per vedere tutte le sale e gli oggetti/imbarcazioni esposte ci vogliono circa un paio d’ore, forse un pochino meno.
Se finite la visita intorno all’ora di pranzo potete fermarvi senza problemi al bar del museo: non troppo caro per essere un ristorante di un museo (meno di quanto mi. aspettavo) e i panini non erano per niente male.

Sito web: www.mmb.cat
Biglietto d’ingresso: 10 euro. Io ho usufruito di uno sconto del 20% sul prezzo intero, utilizzando la Barcellona Card.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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