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Madrid: 3 musei da visitare

Madrid: 3 musei da visitare

A Madrid ci sono tante cose da vedere e musei da visitare. Per il mio viaggio ho scelto di rimanere su scelte “base”, forse per alcuni anche “ovvie”, per scoprire la capitale spagnola dal punto di vista artistico. Oggi allora, dopo il post riguardo le informazioni utili per un viaggio a Madrid, voglio raccontarvi i 3 musei che ho scelto di visitare durante il mio viaggio.

Museo nacional centro de arte Reina Sofia

Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía è un museo d’arte moderna ed arte contemporanea, dedicato all’arte dal Novecento ad oggi.
Museo Reina SofiaNelle sale  si trovano, tra le altre, opere di Dalí, Miró e Juan Gris. Ma soprattutto, è qui che si trova El Guernica: uno dei quadri più importanti di Pablo Picasso, esposto all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937, e che l’autore ha creato perché esprimesse dolore per le vittime del bombardamento di Guernica del 27 aprile 1937.
Il Museo si trova nell’Antico Ospedale Generale di Madrid, realizzato dall’architetto Francisco Sabatini e ampliato da Jean Nouvel con un auditorium, la biblioteca e le nuove sale espositive. Fanno parte del museo anche il Palazzo di Velázquez e il Palazzo di Vetro, entrambi situati all’interno del Parco del Retiro e dove vengono allestite esposizioni temporanee e strutture artistiche realizzate appositamente.
Museo Reina Sofia Il percorso di visita è suddiviso in tre itinerari:
1) L’irruzione del XX secolo: utopie e conflitti (1900-1945), che comprende le opere di Hermenegildo Anglada Camarasa, José Gutiérrez Solana e Medardo Rosso, oltre che attraverso le opere di Juan Gris, Joan Miró e Salvador Dalí.

2) La guerra è finita? Arte per un mondo diviso (1945-1968)
, che racconta le avanguardie storiche post Seconda Guerra Mondiale. In questo periodo, in Spagna sorgono gruppi come El Paso o l’Equipo 57, che diffondono il linguaggio informalista. Questo percorso comprendeartisti come Antoni Tàpies, Jorge Oteiza o Esteban Vicente. Lungo il percorso si trovano anche le opere di artisti europei come Francis Bacon, Jean Dubuffet e Lucio Fontana.

3) Dalla rivolta alla postmodernità (1962-1982)
, dedicato a tematiche come la questione di genere, la cultura underground, la cultura delle masse e la globalizzazione. Lungo questo itinerario si trovano opere del gruppo Zaj, Hélio Oiticica, Luis Gordillo, Sol LeWitt, Dan Flavin, Gerhard Richter, Pistoletto e Marcel Broodthaers.

Collezione Telefónica. Cubismo(i) e esperienze della Modernità
Da novembre 2017, è esposta al Reina Sofia anche la collezione cubista della Fondazione Telefónica. Si tratta di una mostra che mira a raccontare gli anni più importanti del cubismo (e i decenni posteriori). Vi si trovano circa 70 opere, realizzate tra il 1912 e il 1933 da artisti come Juan Gris, María Blanchard, Louis Marcoussis, André Lhote, Gleizes, Metzinger ed altri.

Il museo mi è piaciuto molto, ne sono rimasta estremamente colpita (in positivo).
Museo Reina SofiaDevo però ammettere di aver avuto una difficoltà: volendo uscire dallo stesso lato da cui ero entrata (quello affacciato sulla stazione di Atocha), le indicazioni per passare dall’edificio vecchio a quello nuovo a mio avviso non erano proprio chiarissime. All’interno delle sale potete fare tutte le foto che volete, tranne che a Guernica (e le sale contigue).
Biglietto d’ingresso: 10 euro. Se volete acquistare il biglietto in anticipo, sul sito di Tiqets potete trovare il biglietto “salta la fila” oppure il biglietto “Reina Sofia + museo del Prado.
Sito ufficiale: https://www.museoreinasofia.es/en
Tutte le informazioni tecniche le ho trovate, lette e studiate sul sito esmadrid.com.

Museo del Prado

Il Museo del Prado è una delle pinacoteche più importanti  e famose del mondo.
Il museo venne aperto nel 1819, nell’edificio progettato da Juan de Villanueva per ospitare il Gabinetto di Storia Naturale, ospitando una parte sostanziosa delle collezioni reali. Oggi vi sono esposte le opere dei maggiori artisti italiani, spagnoli e fiamminghi (per fare alcuni esempi: Goya, Bosch, El Greco, Pieter Paul Rubens, Tiziano e Diego Velázquez). Tra le opere principali qui esposte sono annoverate:
Il Giardino delle delizie di Bosch
Baccanale degli Andrii di Tiziano
Il Cavaliere con la mano sul petto di El Greco.
Las Meninas di Velázquez.
Le Tre Grazie di Rubens.
La Maja Desnuda di Goya.
Il 3 maggio 1808 di Goya.
Davide e Golia di Caravaggio.
In tutto, al museo del Prado sono esposti 8.600 quadri, mettendo insieme quella che viene definita la collezione di pittura spagnola più completa al mondo, e oltre 700 sculture. Vista la grandezza del museo e l’enorme numero di opere esposte, a mio avviso è necessario farsi una sorta di “piano di battaglia” per godere al meglio del tempo che si passa al museo.
Inoltre, vi suggerisco di considerare almeno mezza giornata per la vostra visita al museo. considerare minimo una mattina intera per la vostra visita.
Indirizzo: Paseo del Prado, s/n28014;
Metropolitana: Banco de España (L2), Estación del Arte (Antigua Atocha) (L1);
Sito Ufficiale: https://www.museodelprado.es/;
Biglietto:
Standard: 15 €
Generale + copia della guida ufficiale: 24 €
Ridotto: 7.50 €
Gratuito (per visitare la collezione del museo): Da lunedì a sabato dalle 18.00 alle 20.00; domenica e festivi dalle 17.00 alle 19.00
Tessera Paseo del Arte: Tariffa unica, 30.40 €
Tessera annuale dei Musei statali spagnoli: Tariffa unica 36.06 €
Su Tiqets potete acquistare in anticipo il biglietto d’ingresso per il museo del Prado. C’è anche il biglietto “salta la fila + tour guidato“.
Orari:
Da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 20:00;
Domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00;
Ulteriori informazioni utili
All’interno non si possono fare foto se non nell’atrio. Le borse si lasciano al guardaroba, facendole passare sotto un meta detector dedicato, e una volta fatto questo dovrete passare anche voi sotto un metal detector per accedere alle sale del museo. Alla biglietteria troverete sicuramente fila, idem per quanto riguarda l’ingresso con biglietto “salta fila” acquistato online (anche se quest’ultima sicuramente scorre più velocemente rispetto alla prima). Il mio consiglio? Mettetevi in fila un po’ prima dell’apertura (non all’alba eh, ovviamente).
Nota bene: le ultime due ore di apertura del museo il biglietto è gratuito. La fila la troverete comunque e vi suggerisco di farvi un “piano di visita” molto dettagliato e preciso: avrete veramente molto poco tempo, vista la grandezza del museo, e meglio lo userete e più apprezzerete la visita.
Sul sito di Civitatis potete acquistare il biglietto per una visita guidata, o il biglietto salta fila (senza la visita guidata).

Museo di storia di Madrid

Situato in uno dei grandi edifici del barocco madrileno, l’antico Hospicio de San Fernando, questo museo racconta l’evoluzione di Madrid.
Il museo di Madrid Il museo racconta lo sviluppo delle arti, le industrie, la vita quotidiana e i costumi dei madrileni dal 1561, anno in cui diventò capitale della Spagna fino ai giorni nostri. Il museo è passato per una lunga ristrutturazione, che ha riguardato anche la collezione che vi è esposta: oggi vi sono esposti più di 60.000 oggetti relativi alla città di Madrid e la sua storia: dipinti, stampe, cartografie, modelli, disegni,
Il museo di Madridfotografie, sculture, porcellane e tanto altro. Tra gli oggetti esposti spiccano  l’Allegoria della Città di Madrid di Francisco de Goya, la Vergine con San Fernando di Luca Giordano, la collezione di Porcellana del Buen Retiro, la collezione di cartografia storica, il Modello di Madrid di León Gil de Palacio (della Madrid del 1830) ed altri cimeli.
L’edificio che ospita il museo, l’Hospicio de San Fernando, è opera di Pedro Ribera
Biglietto: gratuito;
Indirizzo: Calle Fuencarral (è l’edificio che si trova esattamente accanto all’uscita della metropolitana);
Metropolitana: Alonso Martínez (L4, L5, L10), Bilbao (L1, L4), Tribunal (L1, L10)
Link https://www.esmadrid.com/it/informazioni-turistiche/museo-de-historia

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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