Barcastop: “autostop del mare”, che si fa viaggiando in barca a vela ottenendo dei passaggi in cambio di aiuto a bordo .
Torniamo a parlare di letteratura di viaggio con il libro “Un anno in barcastop” scritto da Erica Giopp per Alpine studio (che mi ha gentilmente inviato il libro). L’autrice, a 26 anni, ha deciso di fare un viaggio di un anno facendo “barcastop”: un passaggio in cambio del suo aiuto a bordo. Lascia tutto, ma (attenzione!) non “in cerca di sé stessa”, per un viaggio di 17.000 miglia e riporta il suo racconto in questo libro.
Erica torna un anno dopo con meno imbarazzi e più consapevolezza. Guarda la sua quotidianità con occhi nuovi, convinta che i veri eroi non siano quelli che mollano tutto per partire, ma quelli che vivono ogni giorno assaporando quello che per loro è l’essenziale. Non si tratta di una guida turistica di luoghi visitati, nemmeno di un “manuale” da studiare per imparare a fare il barcastop, ma è una sorta di raccolta delle sue esperienze unite insieme ad aneddoti e consigli legati ai vari passaggi che prende per fare il suo giro del mondo.
Devo ammettere che, tra tutti i libri di questa casa editrice che ho letto fino ad ora, questo è forse quello che mi ha appassionata di meno. Attenzione: non sto dicendo che non mi è piaciuto, anzi l’ho letto con molto interesse perché parla di un’esperienza che da un lato mi incuriosisce e dall’altro mi spaventa un po’. Però, a differenza di altri libri della stessa casa editrice, questo ha un’impostazione più “tipo appunti organizzativi” che diario di viaggio.