Trogir è stata una gita non prevista del mio viaggio in Dalmazia. Scegliendo una gita in barca da fare con partenza da Omiš , al posto di quella all’isola di Hvar, questa che prevedeva due ore a Trogir e altrettante per un bagno alla laguna blu cadeva proprio a fagiolo
(il penultimo giorno di vacanza prima di rientro in Italia). Prima di parlarvi di cosa fare e vedere in città, vi lascio qualche informazione riguardo la gita in barca che mi ha portata a scoprire questa piccola cittadina:
Imbarcazione: si chiama Kairos ed è a gestione familiare.
Costo della gita: 200 kune a persona (con un anticipo di 50 kune a persona)
Durata della gita: una giornata. La nave è partita alle 8 del mattino (precise al secondo) e siamo rientrati la sera alle 19:30.
Cosa comprende: due ore e mezza a Trogir, un pranzo abbondante (di carne o pesce), due ore alla laguna blu e, ovviamente, il tempo per arrivare ai due luoghi. Per il pranzo, vi verrà chiesta la vostra preferenza al momento della prenotazione. Durante il tragitto in barca vi verranno offerti ancheun “aperitivo di benvenut” (un bicchierino di grappa), bibite varie e biscotti a metà pomeriggio circa.
Punto di partenza: da una stradina senza nome, che costeggia il fiume Cetina dall’altro lato del centro di
Omiš. La strada è una “traversa” di Vukovarska Ulica, che vi trovate sulla sinistra uscendo dal centro. Ma torniamo a parlare di Trogir, altro patrimonio UNESCO della Croazia e il centro storico della città si concentra su una piccola isola collegata alla terraferma da due ponti. Il nome della città cambia a seconda della lingua utilizzata: il nome “originale” è Trogù, in croato diventa Trogir, Trau in tedesco, e Tragur in dalmatico.
Io ho iniziato, una volta arrivata in città, dal Castello del Camerlengo:
si tratta di un torrione difensivo, costruito nel XV secolo dai Veneziani, quindi dentro non vi troverete stanze e camere varie da visitare. Però salire sul camminamento offre una vista a 360 gradi sulla città. L’ingresso costa 20 kune a persona e la biglietteria si trova appena dopo la porta d’ingresso. Lo si raggiunge facilmente passeggiando sul lungomare, arrivando fino alla punta dell’isola del centro storico (andando verso il mare). Si sale e scende da scale non grandissime e decisamente affollate, nonostante il caldo e il sole estivo: vi troverete a percorrere un camminamento affollato e a incrociare numerose persone, cercando di capire chi deve cedere il passo a chi.
Inoltre, per salire sulla torre più alta troverete sicuramente fila alla scala, unica sia per salire che per scendere. Non è l’unca fortezza/torrione di Trogir, poco distante si trova la fortezza di San Marco (ritorna, ancora, l’influenza veneziana).
Interessante è la Chiesa di San Sebastiano, costruita nel 1476 e resa particolare da un orologio blu. Oggi non è più utilizzata per celebrazioni liturgiche e all’interno sono conservate foto della guerra in Croazia negli anni Novanta. I Vicoli del centro ricordano molto Venezia, sia per stile delle costruzioni sia per la “grandezza” delle stradine. Lo stile veneziano è, comunque, una caratteristica di tutto il
centro storico cittadino. Sulla piazza principale affacciano diversi palazzi, iniziando dalla Cattedrale di San Lorenzo (detta di San Giovanni dagli abitanti di Trogir). Basilica romanico-gotica a tre navate, sembra sia stata costruita sulle fondamenta di un’antica basilica distrutta nell’irruzione dei Saraceni del 1123. Si pensa che i lavori siano iniziati nel 1213. Nel XV secolo è stato aggiunto un atrio e risale allo stesso periodo anche il rosone gotico sulla facciata occidentale. L’antico palazzo di giustizia della città è la loggia, situata di fronte la cattedrale. Menzionata forse per la prima volta nel XIV secolo e dominata dal rilievo allegorico di Nicola Fiorentino che rappresenta la Giustizia e i SS. Lorenzo e Giovanni Orsini.
Sempre sulla piazza principale della città, piena (anzi, sommersa) di tavolini di bar e ristoranti, affacciano anche il Palazzo Cipiko (costruito nel ‘400 e oggi palazzo del municipio) e il Palazzo Lucic, che colpisce per il suo cortile e il portale entrambi di epoca rinascimentale.
Anche Trogir ha il suo piccolo Museo della città. Non è grandissimo, si trova nel palazzo Garagnin-Fanfogna in stile romanico e barocco (incorniciato dagli stretti vicoli del centro storico cittadino). Racconta lo sviluppo della città fino ai giorni nostri. Io ho concluso il mio giro in città arrivando fino alla porta nord, porta monumentale dall’altro lato rispetto al porto-lungomare cittadino. Poco distanti ci sono dei giardini, dove potete ripararvi dall’afa e dal caldo del sole (d’estate si fa sentire e anche tanto). Se non avete in programma gite in barca che comprendono una sosta a Trogir, potete tranquillamente arrivarci facilmente via terra (ma dai?!), grazie all’autostrada che la collega a Spalato e Sebenico.