Roma è una città che offre tantissimo in termini dii luoghi da scoprire, musei da visitare e attività da fare. Luoghi come i fori imperiali, il foro romano, l’area archeologica di Largo Argentina permettono, poi, di ripercorrere e scoprire la storia antica della città. Oggi vi porto a scoprire proprio l’area archeologica di Largo Argentina, non lontano da piazza Venezia e dal Pantheon. L’area è stata riaperta al pubblico a maggio 2023, il percorso di visita è “obbligato” lungo delle passerelle, e sembra di immergersi direttamente nel passato della città.
Area archeologica di Largo Argentina: la storia
La storia antica dell’area inizia agli esordi del III secolo a.C., quando vennero costruiti i primi dei quattro
templi (vedremo dopo l’ordine di edificazione). Il primo pavimento era in tufo e venne posato, probabilmente, dopo l’incendio del 111 a.C. Vi fu poi un altro incendio nell’80 d.C. e questo implicò una ulteriore trasformazione dell’area (sotto Domiziano): venne realizzato un pavimento in travertino, oltre alla ricostruzione del portico settentrionale e degli alzati dei tempi. Il V secolo è il periodo in cui iniziò l’abbandono dell’area. Vennero quindi costruiti diversi edifici sopra l’area, forse un monastero ed anche delle case aristocratiche. I resti iniziano ad emergere all’indomani dello sventramento portato avanti, nel 1926, per collegare via Nazionale con Corso Vittorio (che a sua volta collega piazza Venezia con ponte Vittorio e il quartiere Prati). Contestualmente venne realizzato Via Trastevere e l’area di Largo Argentina venne individuata come punto di congiunzione tra i due assi viari.
Ma come venne ritrovata l’area? Una volta che iniziarono a demolire i palazzi iniziarono ad emergere i resti, cosa che portò a cambiare il progetto iniziale. Quindi, l’area venne inaugurata il 21 aprile 1929.
Area archeologica di Largo Argentina: la struttura dell’area
Parliamo di un’area sacra dove sono situati i resti di quattro templi romani d’età repubblicana. Questi templi sono stati identificati con quattro lettere, dalla A alla D, perché non vi è una identificazione certa.
Scendendo le scale, che sono ancora quelle originali della fine degli anni ’20, troviamo il tempio A sulla destra. Questo è stato ritrovato sotto la chiesa barocca di San Nicola dei Cesarini (la famiglia Cesarini era molto influente a quel tempo). Il nucleo centrale di questa zona era una chiesa del 1100, sopra la quale era stata appunto costruita la chiesa barocca. La pavimentazione che unisce tutti gli ambienti è dell’epoca di Domiziano. Risalente a metà del III secolo, risulta essere il secondo tempio in ordine di costruzione ed era dedicato a Giuturna.
All’inizio del III secolo a.C. venne costruito il Tempio C, che risulta quindi essere il più antico dei quattro. Si tratta dell’ultimo tempio tra quelli all’aperto (quindi sulla sinistra rispetto alle scale per la discesa nell’area) e probabilmente era dedicato alla dea Feronia. Il tempio B svetta rispetto agli altri perché è il tempio più alto: questo accadde perché si era alzato il piano di calpestio. Questo tempio venne costruito alla fine del II secolo a.C. ed era dedicato alla Fortuna huiusce diei (la “fortuna del giorno stesso”). L’ultimo tempio dell’area, situato in una area coperta, è quello che viene identificato come Tempio D. Risale all’inizio del II secolo a.C. ed era dedicato ai Lares Permarini.
Nel piccolo antiquario (ingresso vicino al tempio D) è stata esposta una parte dei 2000 frammenti di reperti trovati durante gli scavi.
Area sacra di Largo Argentina: informazioni utili per la visita
Ingresso: via di San Nicola De’ Cesarini, fronte civico 10;
Biglietteria: all’interno della Torre del Papito, in piazza dei Calcarari (poco distante dall’ingresso);
L’area archeologica è accessibile a tutti. Non sono presenti servizi igienici. Accesso consentito ai cani di piccola taglia nel trasportino.
Orario: aperto dal martedì alla domenica. Gli orari cambiano in base alla stagione:
– dall’ultima domenica di ottobre all’ultimo sabato di marzo: dalle ore 9.30 alle ore 16.00 (ultimo ingresso ore 15.00);
– dall’ultima domenica marzo all’ultimo sabato di ottobre: dalle ore 9.30 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
– 24 e 31 dicembre 9.30-14.00
Chiuso il 25 dicembre, 1° gennaio e 1° maggio
Prezzo del biglietto:
– Non residenti:
Intero: € 5,00
Ridotto: € 4,00
– Residenti:
Intero: € 4,00
Ridotto: € 3,00
Prevendita € 1,00
Ingresso contingentato ogni 20 minuti. Durata della visita 45 minuti circa.