A Roma, per fortuna, è ancora visibile una larga parte delle costruzioni più antiche; è possibile, quindi, immergersi nella storia della città e capirne l’evoluzione attraverso i secoli e le diverse epoche storiche che ha attraversato. Lo scorso 2 giugno 2023, sin occasione della giornata di musei gratuiti per la festa della Repubblica, sono andata a visitare le splendide Terme di Diocleziano; queste erano le terme più grandi della città di Roma, e la loro maestosità è visibile ancora oggi.
Terme di Diocleziano: la storia storia e costruzione
Le Terme di Diocleziano vennero costruite tra il 298 e il 306 d.C. su una superficie di 13 ettari, in una zona compresa tra il colle Viminale e il colle Quirinale.
Ci troviamo di fronte ad un complesso unico al mondo: le dimensioni e lo stato di conservazione sono decisamente eccezionali. Vennero costruite dall’imperatore Massimiano, il quale le dedicò a Diocleziano col quale condivideva il comando dell’impero. L’iscrizione originariamente affissa all’entrata ricordava che l’imperatore realizzò quest’opera per donarla ai cittadini. Le terme rimasero attive fino a metà del VI secolo, quando la guerra greco-gotica causò gravi danneggiamenti alla città e ai suoi acquedotti (con conseguente interruzione dell’alimentazione idrica).
Nel 1561 papa Pio IV destinò le antiche Terme alla costruzione di una chiesa e di una certosa, affidando il progetto a Michelangelo.
La chiesa fu dedicata alla Madonna degli Angeli e dei Martiri cristiani, in ricordo dei numerosi cristiani che secondo la tradizione avevano trovato la morte nella costruzione delle Terme.
Dal 1575 Gregorio XIII trasformo gli spazi nei granai dell’Annona Pontificia e nei depositi per l’olio. Oggi il piccolo chiostro e il grande chiostro della Basilica sono visitabili (anche) durante la visita all’impianto termale.
Il complesso si sviluppava nell’area oggi compresa tra Piazza dei Cinquecento, di fronte alla Stazione Termini, Piazza della Repubblica, via Cernaia e via Volturno, dove doveva trovarsi l’ingresso principale. Lungo il recinto rettangolare che delimitava il complesso, si trovava un’enorme esedra, ricalcata a fine Ottocento da Piazza della Repubblica. Ai lati dell’esedra erano due biblioteche, seguite da due sale circolari, una trasformata nel 1598 nella chiesa di S. Bernardo, l’altra tuttora visibile all’inizio di via del Viminale.
Terme di Diocleziano: edifici e struttura
Il complesso era talmente imponente che poteva ospitare fino a 3000 persone nello stesso momento.
La struttura era quella tipica delle grandi terme imperiali, con le sale principali del percorso termale situate lungo un asse centrale. Il calidarium era riscaldato attraverso un sistema di camere d’aria sotto i pavimenti e intorno alle pareti; Dal calidarium si poteva poi accedere al tepidarium, l’ambiente dalla temperatura intermedia, e successivamente si passava al frigidarium, la sala per i bagni freddi. A completare l’impianto vi erano anche la natatio, una piscina scoperta di 4000 metri quadrati e con una facciata monumentale, due palestre situate simmetricamente ai lati dell’edificio centrale, e altre ampie aule che avevano diverse funzioni; la sala più nota è l’Aula Ottagona, anche nota come “Planetario” per l’uso che se ne fece nel secolo scorso quando la sua maestosa cupola a ombrello fu utilizzata per riprodurre la volta celeste.
Superato l’ingresso si attraversava un ampio giardino per raggiungere l’edificio centrale, quello dove si trovavano con gli spazi termali. Del calidarium resta solo una piccola abside che oggi forma la facciata della Basilica di Santa Maria degli Angeli, mentre sono conservati integralmente il frigidarium, l’imponente aula con volta a triplice crociera, e il tepidarium a pianta circolare, riconoscibili rispettivamente nel transetto e nel vestibolo della Basilica di S. Maria degli Angeli.
Quando Pio IIV decise di costruire qui la chiesa, Michelangelo progettò la chiesa trasformando il tepidarium, il frigidarium e una parte della natatio, mentre gli ambienti della Certosa, in particolare il Chiostro maggiore con le abitazioni dei monaci e il Chiostro minore, occuparono la parte settentrionale del complesso termale.
Terme di Diocleziano: la visita
L’impianto termale fa parte del museo nazionale Romano, composto da:
- Le Terme di Diocleziano (sezioni di epigrafia, di pre- e proto-storia e dei grandi monumenti pubblici e funerari);
- Palazzo Massimo (sezione di arte antica e collezione numismatica e di oreficeria);
- Palazzo Altemps (sezione del collezionismo archeologico rinascimentale);
- Crypta Balbi (sezione della storia di Roma alto-medievale e di archeologia urbana, esemplificata dalla cripta stessa);
All’interno dell’area termale troviamo anche La Certosa di Santa Maria Degli Angeli, il museo della comunicazione scritta dei romani e il Museo di Protostoria dei Popoli Latini. Nel complesso, la mia visita alle Terme di Diocleziano è durata circa un paio d’ore, forse poco di meno, andando con un passo calmo per vedere bene quanto offerto dal complesso. Suggerisco quindi di non correre, ma andare con tutta calma, sfruttando tutto il tempo che si h a a disposizione per la visita. Credo sia un luogo che lascerebbe a bocca aperta chiunque, con la sua imponenza ancora oggi chiaramente visibile.
Informazioni utili
Indirizzo: Via Enrico de Nicola, 78
Orari: Dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.00. La biglietteria chiude alle ore 18.00