Da un anno a questa parte ho iniziato a visitare con più costanza Roma, per scoprire e conoscere quegli aspetti della città che ancora mi sono sconosciuti. E solo una settimana fa, giorno più giorno meno, sono andata a fare una passeggiata a Borgo Pio e Borgo Sant’Angelo.
Roma racconta la sua storia attraverso le sue strade
Oltre alle cose in bella vista, le vie ed i monumenti più famosi e conosciuti, ci sono anche tanti piccoli particolari da osservare. Ci sono anche tante altri aspetti della storia da conoscere e riconoscere.
Il mio giro, anzi quello della visita con Sinopie, mi ha portata da Castel Sant’Angelo a San Pietro per riscoprire la zona di Borgo.
Castel Sant’Angelo
I papi lo “pretendono”, per tornare a Roma, insieme allo spostamento della sede papale da San Giovanni a San Pietro. Il passetto collega, quindi, la basilica a Castel Sant’Angelo: lungo un chilometro, costruito su. due livelli, arriva fino al palazzo apostolico.
Una curiosità: sapete perché si chiama “castel”? Da castello, forse? E invece no! Deriva da “castrum”, perché nasceva come fortezza e non come castello. La struttura ha quattro torrioni, come gli evangelisti. L’angelo che si trova sulla terrazza più in alto (“sulla cima”) è il quinto che viene messo lì nel corso dei secoli: realizzato in bronzo ed è del ‘700.
Nel 1565 “nasce” Borgo Pio, che con Borgo Vecchio e Borgo Nuovo erano una sorta di collegamento tra San Pietro e Castel Sant’Angelo. Borgo vecchio e borgo nuovo oggi non ci sono più, perché vennero abbattuti per creare via della Conciliazione (“conciliazione” tra chiesta e stato italiano); idealmente sono le due laterali di via della Conciliazione (l’auditorium della Conciliazione è stato per alcuni anni sede anche dell’accademia di santa Cecilia).
Se volete visitare Castel Sant’Angelo, su Tiqets è possibile acquistare il biglietto “salta fila + visita guidata”.
Borgo
Da via della Conciliazione entriamo a Borgo passando Porta Castello e superando la LUMSA, dove troviamo la fontana rappresentativa del rione: è quella con le palle di cannone, che vengono direttamente da Castel Sant’Angelo.
La particolarità più grande di Borgo Pio è quella di essere una sorta di rione. parte, rispetto agli altri della città: è “chiuso”, si sviluppa in uno spazio “ridotto” ed è come se fosse un paese a parte (un “paese nella città”). I suoi palazzi, poi, conservano ancora la loro struttura originaria. Circa a metà della via, a metà di quello che è Borgo Pio, si trova una fontana che sembra una edicola: qui passa l’acqua marcia, che ci venne portata da Pio IX.
Anche su Borgo le curiosità non mancano: via dei tre pupazzi si chiama così perché vi era murato un sarcofago con sopra scolpite tre figure umane. Inoltre, tenete d’occhio i muri dei palazzi: ci troverete diverse opere di Street Art molto carine (realizzate da Maupal).
Mentre si cammina per Borgo Pio, si notano spesso le Mura leonine: queste definiscono il perimetro di Borgo ed avevano una funzione difensiva e strutturale (molte delle abitazioni della zona sono addossate alle mura stesse).
Un’altra piccola curiosità riguarda Vicolo del Campanile: qui si trova un edificio di epoca medievale (1520) decorato a graffiti ed è quello dove abitava Mastro Titta. Chi è Mastro Titta? Noto anche come “er boja de Roma”, era un esecutore di sentenze capitali dello Stato Pontificio: infatti quando Mastro Titta “passava ponte” voleva dire che c’era una esecuzione pronta. Fanno le esecuzioni fino al 1870 quando cade lo stato pontificio.
Tanto per non farci mancare altre curiosità: il quartiere di Prati, che nasce dopo gli sventramenti per la costruzione di Via della Conciliazione, venne pensato appositamente vicino al Vaticano… Senza che però si potesse vedere la Cupola di San Pietro! Questo perché era stato pensato come quartiere laico.
Borgo Santo Spirito
Entriamo a Borgo Santo Spirito, che si estende da via di San Pio X alla piazza San Pietro, e ci fermiamo davanti al vecchio complesso dell’ospedale (quello nuovo affaccia sul Lungotevere).
Qui troviamo la ruota degli innocenti, all’interno di una casupola con una grata davanti la ruota stessa. La prima ruota fu voluta da Papa Innocenzo III nel 1198 per mettere una fine alla pratica dell’abbandono dei figli: le donne che partorivano e non volevano tenere il bambino potevano lasciarli nella ruota in maniera anonima. Avevo raccontato della ruota qualche anno fa, in un post sulla Roma insolita e segreta (“edizione Vaticano e dintorni”).
Proseguendo sulla via, andando verso il Vaticano, davanti alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia troviamo l’edificio dei penitenzieri: sia la chiesa sia quest’ultimo sono decisamente degni di nota.
Via della Conciliazione
Come sappiamo dalla storia, per costruire questa strada venne distrutta (sventrata) gran parte della zona di Borgo (in particolare Borgo Vecchio e Nuovo).
Nucleo centrale dell’antico quartiere era Piazza Scossacavalli: aveva una forma quadrata e si trovava in mezzo alle strade di Borgo Nuovo e Borgo Vecchio (oggi sarebbero le due laterali di via della Conciliazione). La piazza era il centro della “Spina di Borgo” (detta così per la sua somiglianza con la striscia mediana di un circo romano), che era formata da diversi isolati che si dispiegavano tra Castel Sant’Angelo e San Pietro. Oggi troviamo un “ricordo” dell’antica piazza nella piccola via Scossacavalli, che collega Borgo Santo Spirito con Via della Conciliazione.
San Pietro
Finiamo il giro entrando in Vaticano, per uno sguardo al Palazzo Apostolico. Poco distante Vicino ad uno dei fornici del passetto e vicina anche al colonnato di Piazza San Pietro, in largo del Colonnato, troviamo la fontana delle Tiare opera di Pietro Lombardi (1927, realizzata in travertino).
La fontana riporta diversi simboli papali: l’acqua sgorga dalle chiavi di San Pietro, a loro volta sormontate da quattro tiare papali.
Link utili
Sul blog trovate diversi articoli sui luoghi di una Roma più insolita. Li ho scritto dopo aver visitato alcuni dei luoghi indicati nel libro “Roma insolita e segreta” (del quale vi lascio il link ad Amazon).
Molto interessante anche il libro “I Segreti Di Roma” di Corrado Augias. Ne avevo parlato anche sul blog, nel lontano 2017.
Anche questo libro lo trovate su Amazon.