Viaggiare, che sia per rilassarsi, visitare luoghi nuovi, conoscere nuove culture o altro ancora, è una cosa che piace a tutti. Spesso, però, potrebbe non essere proprio economico! Ci sono dei trucchi per far durare di più il proprio budget vacanze?
Parliamo di alcuni consigli per gestire al meglio il nostro budget vacanze
Perché è possibile viaggiare contenendo i costi e senza farsi andare di traverso il viaggio!
Scambio casa – house sitting
Lo scambio casa può essere una buona idea per vivere come una persona del posto senza spendere per l’alloggio. Personalmente apprezzo molto l’idea di soggiornare in appartamento, per provare ad inserirmi di più nella vita “da locale” (andando a fare la spesa, preparandomi da mangiare, e così via). Spesso, inoltre, può capitare che il proprietario di casa dia qualche consiglio sulla zona: cosa che aiuta ancora di più ad integrarsi nella città che si sta visitando.
Tra i siti più affidabili troviamo: Home Link, Home Exchange, o Guardian Home Exchange.
NB: c’è chi, anziché fare “scambio casa”, affitta la sua casa mentre lui è via (house sitting). Questo vuol dire che altri si occuperanno della casa mentre il proprietario è via.
Risparmiare sui trasporti
Una delle prime cose a cui pensare per risparmiare è andare a guardare le spese relative ai trasporti e valutare come ridurle al meglio.
Se vi piace viaggiare in treno, potreste ad esempio pensare all’InterRail! Ormai non è più “limitato” solo ai giovani, come invece accadeva tempo fa, e questi significa che tutti possono acquistare i biglietti a prezzi convenienti. Dell’InterRail ve ne avevo parlato in un articolo dedicato proprio a questo modo di viaggiare in treno.
Per quanto riguarda i viaggi in aereo, invece, ci sono diverse possibilità. Spesso si trovano prezzi convenienti molti mesi prima della partenza o poche settimane (se non giorni) prima; alle volte, invece, dobbiamo monitorare la tratta per mesi prima di trovare il prezzo più interessante (io lo faccio tramite il servizio di alert dei portali dedicati proprio alla prenotazione dei voli, come Skyscanner o Edreams).
Viaggiare in bicicletta o a piedi
In molti, negli ultimi anni, hanno deciso di fare vacanze in bici o “a piedi” lungo i numerosi percorsi di pellegrinaggio (in Italia ne abbiamo molti, come il cammino di Francesco in Toscana). Si possono ridurre maggiormente le spese dormendo poi in campeggio od ostello, oppure unendosi a dei tour di gruppo.
Occhio alle spese e/o cucina
A me per prima piace molto viaggiare da sola, ma questo significa che spesso non ho nessuno con cui condividere le spese di alloggi (trasporti, se mi sposto in macchina), spese, cene e via dicendo. Quindi, essendo tutto a carico mio devo valutare bene tutto: dagli hotel per dormire ai ristoranti dove andare a cena, e tutti gli aspetti che possono andare ad incidere sul budget che ho a disposizione.
Le prime alternative che saltano alla mente sono diverse:
- dormire negli ostelli: i prezzi sono più bassi rispetto a quelli degli hotel e spesso hanno anche una cucina a disposizione degli ospiti;
- dormire in appartamento: spesso ho trovato appartamenti a prezzi (molto) più bassi rispetto agli hotel. In appartamento, inoltre, si ha a disposizione una cucina per prepararsi i pasti (o almeno alcuni).
Rispetto agli ostelli non c’è la componente “spazi comuni” per socializzare con altre persone;
Couchsurfing
Si tratta di uno scambio gratuito di ospitalità, tra gli utenti iscritti al portale. L’idea nasce nel 2004 grazie a Casey Fenton, iil quale aveva pensato di mettere in contatto persone disponibili a scambiarsi gratuitamente ospitalità.
Una volta iscritti al portale (a causa della crisi dovuta alla pandemia, attualmente chiedono una donazione per potersi iscrivere), si deve compilare il profilo in maniera accurata (e ovviamente veritiera). Gli iscritti mettono a disposizione il divano, una stanza, o anche il proprio giardino (per chi ama dormire in tenda). Una volta nella community si possono fare diverse cose:
- trovare una persona disposta a ospitare;
- mettere a disposizione la propria casa o il proprio divano;
- partecipare agli eventi che vengono organizzati nelle varie città;
NB: non vi è l’obbligo di ospitare a propria volta, ma si può decidere di iscriversi anche solo per farsi ospitare.
Ogni persona ospitata può lasciare una “recensione” – commento sulla persona che lo ha ospitato. e in caso di necessità c’è la possibilità di segnalare una persona per abuso o frode (sarà immediatamente espulso dalla piattaforma. Viene spesso suggerito di scegliere preferibilmente utenti verificati.
Per tutte le informazioni potete ovviamente andare sul portale ufficiale.
Un altro articolo interessante al riguardo, dove tutto viene spiegato bene, è quello che potete leggere su vologratis.org.
Scegli la bassa stagione
Solitamente la bassa stagione equivale a costi più bassi (per hotel, trasporti, escursioni).
Partire in bassa stagione, spesso, significa anche trovare meno turisti e un’atmosfera più rilassata. Ma bisogna fare attenzione anche ad un particolare: le festività locali! Controllare che nel periodo scelto non ce ne siano diventa una “buona abitudine” quando si parte in bassa stagione: perché, alta o bassa stagione che sia, le festività locali portano spesso fiumi di turisti che vogliono assistervi.
Andare in campeggio
L’esperienza del campeggio è apprezzata da molti e c’è la possibilità di scelta tra strutture di ogni tipo, dal più semplice a quello più sofisticato. Per questo tipo di vacanza è possibile scegliere tra tenda e veicoli attrezzati, si può avere anche la possibilità di cucinare e i prezzi sono spesso più abbordabili rispetto ad hotel, appartamenti ed altri tipi di struttura.
NB: ovviamente anche nel caso dei campeggi i prezzi variano a seconda della tipologia scelta. Se scegliete il “campeggio esclusivo” questo avrà ovviamente tariffe più alte!
Di questo tipo di vacanza ne ho parlato un po’ più nel dettaglio a luglio 2020, in un articolo dedicato alla vacanza in campeggio.
Il “working holiday visa”
Girare all’estero lavorando per mettere da parte i soldi per il viaggio può essere un’idea da sfruttare.
Ci sono alcuni paesi che offrono la possibilità di richiedere dei visti “vacanza-lavoro” (i working holiday visa, appunto) che permettono ai viaggiatori di lavorare per un certo periodo di tempo e viaggiare per quello rimanente! Questo, ad esempio, accade in Australia, Nuova Zelanda e Giappone.
Le regole per richiederlo sono molto ferree, giustamente, come lo sono anche quelle per la permanenza del paese!
Si può lavorare per un periodo predeterminato, durante la propria permanenza nel paese (ad esempio “massimo 6/8/12 mesi”), e per il tempo che rimane si può viaggiare alla scoperta del paese.
NB: in UE si può lavorare senza richiedere visti, ma è sempre bene comunque cercare e informarsi per capire come funziona nei singoli stati.
FONTE: ho scritto questo articolo prendendo spunto da quello pubblicato (ormai diversi anni fa) sul sito di lonelyplanetitalia.it