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Il cammino di Francesco

Il cammino di Francesco

Se amate il trekking e delle camminate lungo i cammini dei pellegrini, probabilmente conoscerete già il cammino di Francesco: si tratta di un cammino di interesse religioso e naturalistico, lungo il quale si trovano diversi luoghi dove è passato San Francesco d’Assisi (tra questi, ovviamente, i quattro santuari da lui fondati). Il percorso è diviso in varie “vie”, a seconda che si vada verso nord o verso sud: sicure sono le tappe fondamentali tra La Verna e Roma, passando per Assisi (ovviamente), il convento di Montecasale, Gubbio e altrettanti borghi toscani ed umbri.
Lungo la via di Francesco La parte di cammino che si sviluppa in Valtiberina Toscana, che è quello di cui vorrei parlarvi in questo post,  è articolato lungo due direttrici che partono da La Verna per arrivare in Umbria: la prima passa lungo la dorsale dell’Alpe della Luna (Pieve Santo Stefano – Eremo di Cerbaiolo – Eremo di Montecasale – Sansepolcro), mentre la seconda si sviluppa lungo l’Alpe di Catenaia (Eremo della Casella – Caprese Michelangelo – Castello di Montauto – Cenacolo di Montauto – Anghiari). In totale, solo in Valtberina si snodano 120 km di percorso (5 o 6 tappe) ed è possibile anche realizzare un percorso ad anello
Lungo la via di Francesco (sul sito valtiberinatoscana.it trovate maggiori informazioni). Durante il mio ultimo fine settimana toscano (29 giugno – 1 luglio 2018) ho avuto modo di percorrere una piccola parte del cammino, da La Villa (vicino alla frazione Montagna di Sansepolcro) fino all’ Eremo di Montecasale, grazie ad Alessandro del B&B Alla Battuta. Partiamo con alcune informazioni utili:
Durata: 2 ore con passo normale;
Chilometri percorsi: 8 (distanza nella media);
Tratta intera: il percorso che ho fatto io fa parte della tappa da Pieve Santo Stefano a Sansepolcro;
Dislivello: intorno ai 200 metri. Ve lo specifico perché, per attività di questo genere, è fondamentale saperlo per scegliere cosa portarsi per rimanere leggeri in termini di zaino/borse da portarsi;
Tipologia di percorso: il sentiero si trova quasi interamente nel bosco, i tratti in salita non sono troppo pesanti (forse giusto un po’ quelli all’inizio) ed è facilmente percorribile anche da chi non è un camminatore;
Lungo la via di FrancescoIndicazioni lungo il percorso: il simbolo ufficiale che indica il percorso è il τ (tau) giallo segnato sugli alberi lungo la strada. Lungo il sentiero si trovano anche le indicazioni del CAI, quindi è matematicamente impossibile perdersi! Con Alessandro siamo partiti poco dopo le 9 dal B&B, scelta che si è rivelata perfetta per non soffrire troppo il caldo: per quanto la quasi totalità del percorso si sviluppi all’interno del bosco, ci sono comuqne dei (piccoli) tratti sotto il sole e vi assicuro che nella stagione più calda può diventare una “sofferenza”. La camminata si è rivelata abbastanza semplice, il dislivello non si soffre troppo (almeno per me è stato così), e il non avere le attrezzature da trekking non ha rappresentato alcun problema
Lungo la via di Francesco (io avevo un paio di scarpe da ginnastica e dei pantaloncino “qualsiasi”). Lungo la strada abbiamo incontrato poche persone, quasi tutte quando siamo arrivati a Montecasale, ovviamente perché i pellegrini partono sicuramente molto prima delle 9 per camminare per tratti molto lunghi e non soffrire il caldo. Interessante il passaggio per il “poggio dei mattoni”, dove ancora si trovano i resti di mattoni in terracotta: qui, infatti, doveva esserci una fornace e i mattoni che si trovano su questa porzione di terreno sono ciò che ne resta (e ne tiene viva la memoria).
Lungo la via di Francesco La tappa finale del nostro percorso è l’Eremo di Montecasale, la cui costruzione risalirebbe al 1192: i camaldolesi costruirono un eremo con ospedale e ospizio, pensando ai pellegrini lungo la strada che oltrepassava l’Alpe della Luna per scendere poi lungo il versante marchigiano. Viene dato a San Francesco nel 1213 e i frati francescani vi restano per circa 55 anni, fino al 1268 (vi “subentra” una piccola comunità di eremiti seguaci di Sant’Agostino). Oggi vi risiedono i frati minori cappuccini, ai quali venne dato l’eremo da Papa Paolo III nel 1537 (bolla Exponi vobis). Il complesso conserva il primitivo impianto dei più antichi conventi francescani, caratterizzato dall’accostamento intorno ad un chiostro centrale dai grossi pilastri in pietra architravati, di piccoli edifici legati alle funzioni monastiche. All’interno vi è, ovviamente, anche la stanza col “letto” di San Francesco.
Se siete alla ricerca di informazioni ulteriori riguado il cammino, vi rimando al sito ufficiale della Via di Francesco. La possibilità di passare questo fine settimana in Toscana me l’ha data Alessandro, che con i genitori gestisce il B&B Alla Battuta: è un B&B a conduzione familiare situato a Montagna, piccola frazione di Sansepolcro (distante 10 minuti di macchina). L’accoglienza di Ofelia, Luigi e Alessandro è stata molto calorosa e abbiamo fatto amicizia anche col loro cane Ruby (che è sicuramente molto socievole). La struttura ha 3 stanze: una completa anche di cucina, situata “di fronte” la struttura principale; la camera dove abbiamo dormito noi aveva il bagno in fondo al corridoio (e no, la cosa non mi ha dato alcun problema e fastidio nonostante io sia stata sempre abituata a
averlo in camera). Ho subito scoperto che qui l’unico operatore di telefonia mobile che prende è TIM: qualsiasi altro operatore non ha segnale, a parte forse la Vodafone, e personalmente l’ho visto come un vantaggio per chi vuole rilassarsi (a meno che non abbia un numero TIM): la struttura ha i wifi, quindi se proprio non si resiste almeno la sera si possono controllare le mail, ma se si è in cerca di relax questo è sicuramente un posto dove lo si può andare a cercare. Per quanto riguarda la colazione, sarà cura di Ofelia, Luigi e/o Alessandro farvela trovare pronta ad un orario per voi comodo (magari non chiedetela alle 4 del mattino, forse è comunque troppo presto anche di fronte a tanta disponibilità). Dalla camera non si sentiva un rumore, se non quelli degli animali, e la vista sulla valle era decisamente bella. Sul sito ufficiale del B&B potete trovare qualche informazione in più sui dintorni e sulla possibili attività da svolgere (e da poter prenotare).
Per mangiare, se non avete voglia di spostarvi troppo, potete arrivare in un minuto (e mezzo) a piedi fino al Ristoro Calisti. Vi abbiamo mangiato due volte, una a pranzo e una a cena: entrambe le volte il cibo era molto buono, dall’antipasto al secondo (vino compreso); il menù è “abbastanza” fisso, saranno loro a proporvi diverse possibilità tra cui scegliere, i prezzi sono decisamente buoni e nella media (soprattutto tenendo conto della uoan qualità del cibo offerto). Non ho trovato un sito ufficiale, ma esiste comunque una pagina Facebook a cui vi rimando per sapere orari e informazioni.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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