“Raramente ho visto una città così bella
al suo primo apparire come Firenze.”
– Percy Bysshe Shelley –
Già da tempo mi piacerebbe tornare a Firenze
Avevo preso anche un biglietto del treno per tornarci, per rifarmi gli occhi con la sua bellezza. Avevo anche comprato il libro “Storie di Firenze”, scritto da Serena Bedini (edito da Odoya) per trovare qualche spunto per la mia giornata in città. Poi è scoppiato il putiferio del coronavirus e il mio viaggio l’ho rimandato (a data da destinarsi), ma per leggere il libro non ho aspettato di capire quando poi sarei effettivamente partita.
L’autrice racconta la sua città parlando dei suoi capolavori, quartieri e palazzi attraverso i racconti di artisti che l’hanno in qualche modo vissuta; lo fa raccontando episodi e luoghi attraverso stralci di brani scritti da personaggi come Palazzeschi e Pratolini, Cicognani; racconta o caffè letterari, i “suoi” luoghi d Firenze e ancora tanto altro. Attinge anche al cinema, per raccontare dell’alluvione del ’66 e di tutti coloro che hanno aiutato la città a riprendersi. Il racconto si struttura lungo nove percorsi attraverso la città. Lungo queste nove passeggiate vengono raccolte anche aneddoti del mondo dell’arte, curiosità, film e altro ancora.
Non è il primo libro che leggo di questa collana, che comprende volumi su diverse città del mondo (ho letto di Lisbona, Londra e Stoccolma, ad esempio). L’ho comprato con la speranza di trovarci numerosi spunti per la mia gita a Firenze (che spero di fare quanto prima) e così è stat: ho trovato luoghi che non conoscevo, consigli su ciò che conoscevo già (ma evidentemente non abbastanza) storie che hanno reso perfettamente l’idea della storia e della bellezza di Firenze.
Dai percorsi proposti sono riuscita a “tirare fuori” tanti consigli, da inserirei in quello che vorrei far diventare il mio percorso in giro per Firenze (chissà che da un giorno non diventi un weekend). Consiglio di leggere il libro? Si, lo consiglio assolutamente a chi vuole conoscere qualcosa di più del capoluogo toscano.
Grazie Camilla! Un bell’articolo! 😊