Ho riscoperto Valencia in un weekend
Ho potuto apprezzarne la vitalità, la bellezza e la storia. Valencia è piccola, ma è una delle città che più hanno da offrire a chi le vuole scoprire. La maggior parte dei luoghi da visitare si trovano nel centro storico, ma basta allungarsi un poco fuori per scoprire ancora qualcosa in più. Quindi: Cosa vedere a Valencia, uscendo dal centro cittadino? Vi do alcuni suggerimenti.
Museo della storia di Valencia
Ho scoperto dell’esistenza di questo museo quasi per caso, mentre sfogliavo la guida della città. Incuriosita dall’edificio (l’archeologia industriale e il recupero di edifici/fabbriche non più in uso mi affascina sempre, ho deciso di andarci la domenica mattina.
Il museo venne realizzato in quella che era l’antica cisterna di rifornimento della città e fu inaugurato nel 1850. Vi si trovano resti archeologici, documenti, fotografie e dipinti, corredati da ricostruzioni video (ad esempio degli incontri tra mercanti alla Lonja de la Seda).
Il percorso del museo ripercorre la storia di Valencia dalla fondazione fino ai giorni nostri, attraverso opere d’arte, oggetti archeologici, tesori, strumenti scientifici e tanto altro ancora.
Le spiegazioni sono in spagnolo e in catalano, per l’inglese vi verrà data una guida alla cassa; ci sono numerose postazioni video interattive (qualcuna, durante la mia visita era in manutenzione) e per visitarlo tutto ci vuole circa un’ora e mezza, senza andare troppo velocemente.
Sito web: vi rimando alla pagina dedicata sul sito di Visit Valencia;
Indirizzo: 42 Junto al Parque de Cabecera
Costo del biglietto: 2 euro (domenica e festivi gratuito);
Orari di apertura:
Martedi – sabato 10:00 – 19:00
Domenica 10:00 – 14:00
(chiuso il lunedì)
Come arrivare: metro L3, L5 o L9
Parque de Cabecera
Questo piccolo parco si trova di fronte al museo della storia di Valencia e delimita i Giardini del Turia
(inoltre è molto vicino al Bioparc). Il piccolo parco si estende nel punto in cui il fiume si dirama in due parti prima di gettarsi in mare. Chiamato anche Parc de la Capçalera in catalano, parliamo di un giardino creato nell’ambito di un progetto di riqualificazione di un tratto del fiume Turia: ancora oggi, un canale del fiume alimenta il lago interno, ricreando in parte l’antico scenario fluviale. Non lontano dal parco si trova il Bioparc.
All’interno del parco si trova anche uno specchio d’acqua, che viene chiamato lago dei cigni (si, proprio per la presenza di cigni).
Museo delle scienze
Si, è vero, in realtà dovrei parlare del complesso chiamato “la città delle arti e delle scienze, il complesso di edifici che è diventato una sorta di “simbolo della città” tra i turisti e dove si trovano anche l’oceanario e l’Hemisfèric. Ma io durante il mio viaggio sono andata – anzi, tornata – a visitare solo il museo delle scienze.
Certo, potrei parlare comunque di tutto il complesso, ma credo non sia la stessa cosa! Durante la mia visita mi sono resa conto che, in effetti, già lo stesso museo delle scienze me lo ricordavo decisamente differente (una sorta di commistione tra tutti i musei delle scienze che ho visto in giro per il mondo).
Il museo delle scienze Principe Felipe è un importante museo di Valencia che fa parte della Città delle Arti e delle Scienze. L’edificio, di oltre 40.000 metri quadrati, è stato progettato da Santiago Calatrava ed è stato aperto al pubblico il 13 novembre 2000.
Sito web: https://www.cac.es/en/museu-de-les-ciencies/museu-de-les-ciencies/descubre-el-museu.html
Indirizzo: Ciudad de las Artes y de las Ciencias, Av. del Professor López Piñero;
Costo del biglietto: 8 euro; c’è la possibilità di biglietti combinati per visitare anche le altre strutture che fanno parte del complesso;
Orari di apertura:
Lunedì – Venerdì 10:00 – 18:00
Sabato e Domenica 10:00 – 19:00
Playa de la Malvarrosa
Da brava amante del msre, non potevo che chiudere questo articolo con un consiglio riguardo le spiagge di Valencia: raggiungibili tranquillamente con i mezzi pubblici e affollate già a fine febbraio grazie al clima mite della zona. Sono tantissimi i locali che, ovviamente, vengono fino qui per una passeggiata, giocare con gli amici, tantissime anche le famiglie con bambini che vengono que per qualche ora di svago per i più piccoli.
Per la mia gita del sabato pomeriggio ho scelto la spiaggia de La Malvarrosa, è probabilmente la più frequentata di Valencia grazie alle sue reti da beach volley e i numerosi ristoranti sulla spiaggia. La storia di questa spiaggia la vede nascere come punto punto commerciale e di sbarco dei pescatori, per poi trasformarsi in un luogo dove veniva a rilassarsi la borghesia valenciana. Si può scegliere di passeggiare lungo la spiaggia o sul lungomare, di sedersi ad uno dei bar che costeggiano la spiaggia o sedersi sulla spiaggia, i meno freddolosi potrebbero riuscire anche a farsi il bagno a inizio marzo (c’era qualcuno, quando sono andata io, che già se lo faceva). Per chi ama le passeggiate in spiaggia, Valencia è perfetta: La Malvarrosa è in relatà solo un “piccolo pezzo” delle spiagge cittadine, che si susseguono senza soluzione di continuità! Volendo, si potrebbe rimanere lì a camminare tutto il giorno senza mai doversi fermare (tra “andare e tornare” avreste di che fare).