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Cosa vedere a Valencia: il centro storico

Cosa vedere a Valencia: il centro storico

Cosa vedere a Valencia? Tantissima storia e bellezza!

Mi ricordavo una città piccola, a misura d’uomo e che aveva tanto (tantissimo) da offririe. Ma dopo 10 anni da quella mia prima visita a Valencia i ricordi erano un po’ sbiaditi (sigh!). La gran parte dei luoghi principali da visitare si trova nel centro storico della città, tra piazze e vicoli che sono certa incanteranno anche voi come hanno già fatto con tanti.
Io avevo a disposizione solo due giorni pieni, quindi a questi luoghi ho dedicato una sola giornata: se avete a dispisizione del tempo in più ben venga, ovviamente, ma comunque se siete grandi camminatori sappiate che con una giornata (poco meno, forse) potete vederli tutti senza troppi problemi.
Ma quindi, cosa vedere a Valencia?! Avete ragione, andiamo avanti senza dilungarci troppo: ecco i miei suggerimenti!

Plaza de l’Ajuntamento

Si tratta di una una delle piazze più importanti della città, se non forse la più importante, e qui si affacciano numerosi edifici importanti per la stessa Valencia (ad esempio il palazzo del comune).
Plaza de l'Ayuntamento Solitamente vengono organizzati qui tantissimi eventi, tra cui la Mascletà (spettacolo pirotecnico, evento chiave delle Fallas) durante la festa de las Fallas (1-19 marzo). Si tratta di uno spettacolo pirotecnico, evento chiave della festa, al quale ho avuto modo di assistere al primo giorno di festeggiamenti, l’1 di marzo (Leticia, di Visit Valencia, me lo aveva detto: è uno spettacolo a cui bisogna assistere almeno una volta nella vita). NB: viste le chiusure dovute al coronavirus, per questo 2020 la festa è stata rimandata a data da destinarsi (forse giugno, ma non è detto).
Ma la piazza non è solo questo, in termini di eventi: si tengono qui mercatini di libri, dedicati al cibo e di altro genere; durante il periodo di natale vi si trova una pista di pattinaggio.
Il mio hotel non era lontano dalla piazza, circa 50 metri lungo una strada laterale: mai posizione fu più azzeccata per un soggiorno (affacciati sulla piazza vi sono tantissimi hotel e ostelli, quindi alloggi di ogni tipo).

Mercado Central

Il Mercado Central, mercato coperto del centro di Valencia, è uno dei luoghi più famosi della città: una delle prime tappe durante un soggiorno qui in città.
Mercado Central Qui, nel 1839, si trovava un mercato all’aperto chiamato Mercat Nou. Alla fine dell’800 venne indetto un concorso per costruire un mercato coperto. Successivamente, nel 1910, venne indetto un altro concorso, dal quale risultò vincitore il progetto attuale (la costruzione del mercato ebbe luogo tra il 1914 e il 1928. Vi lavorano circa 400 piccoli commercianti: sono quasi tutti venditori di prodotti alimentari, ma vi si trovano anche ristoranti e negozi di souvenir.

Lonja de la Seda

La Lonja de la Seda o Lonja de los Mercaderes è il luogo dove, un tempo, i mercanti venivano a contrattare il prezzo delle materie prima, in particolare della seta. Il suo nome, infatti, deriva da questo e dalla “lonja”
Londja de la Seda (ovvero “loggia”) dove questi si riunivano. La lonja è stata dichiarata “monumento storico ed artistico Nazionale” nel 1931 ed è patrimonio UNESCO dal 1996. Costruita tra il 1483 e il 1498, terminata nel 1548, si trova in Plaza del mercato (vicinissima al Mercato Centrale) ed è consideata il migliore esempio del gotico civile europeo. Molto interessanti e degne di particolare nota sono le sue porte ad arco, le decorazioni delle finestre e i dettagli del tetto della stanza del Consulado del Mar.
Le stanze visitabili sono tre:
Il Salón de la Contratación o Salón Columnario. Questa stanza era il luogo a dibito per la firma dei contratti ed è resa celebre dalle sue 24 colonne.
Il Pabellón del Consulado o Consulado del Mar. Deve il suo nome al fatto che qui aveva sede l’istituzione la quale si occupava del corretto adempimento degli affari marittimi.
Il Salone del Tribunale del Commercio era la sala dove aveva sede il (primo) tribunale mercantile spagnolo. Infine, non ci si può dimenticare dello splendido Patio de los Naranjos. Si tratta del piccolo patio della loggia, dal quale si ha accesso alla Torre (in passato usata anche come carcere).
Biglietto: 2 euro;
Audioguida: 2,5 euro (le spiegazioni riguardano anche alcuni particolari sulle mura esterne, quindi vi porterà anche lungo il perimetro esterno dell’edificio;
Orari d’apertura: ovunque l’orario segnalato è 9:30 – 19:00, ma in realtà apre alle 10:00 (è l’orario segnalato su tutti i cartelli informativi del monumento e l’orario a cui ha effettivamente aperto). Il sabato chiude alle 14:00;
Durata della visita: seguendo tutta l’audioguida dura circa un’ora;

Las torres de quart

Le Torres de Quart fanno parte della Porta de Quart, che faceva parte delle antiche mura urbane di
Las torres de quart Valencia. Insieme alle Torres de Serranos, di cui vi parlo subito dopo, rappresentano il maggiore esempio dell’architettura militare della città di Valencia. Le Torres de Quart sono opera dei “maestri nella nobile arte della pietra” Francesc Baldomar e Pere Compte dal 1441 al 1460 e vennero costruite in uno stile gotico valenzano tardivo (in Italia questo stile ha ispirato, ad esempio, la Porta Soprana di Genova e le torri del Maschio Angioino a Napoli). La porta si apre verso Quart de Poblet, località da cui prende il nome ed era, anticamente, la porta d’accesso alla città per chi arrivava da occidente (Madrid e Castiglia). Le mura cittadine vennero demolite nella seconda metà dell’800, ma la porta venne risparmiata insieme alle torri (che oggi danno il nome anche alla porta). Sono state dichiarate monumento storico-artistico nazionale nel 1931.

Torres de Serranos

Dopo la “porta d’ingresso” a Valencia non poteva mancare la “porta d’uscita” dalla città.
Torres de serranos Il nome “Torres dels Serrans” si riferisce, anche in questo caso, alle torri di una delle 12 porte delle mura difensive di Valencia. Anche queste vennero costruite in stile gotico valenzano. Sembra che il loro nome derivi dal fatto che la porta si trovi nella zona a nord-ovest del centro storico, diventando il passaggio più ovvio per prendere le strade che conducevano a Los Serranos (secondo un’altra teoria, invece, deriverebbe dal nome della famiglia più importante che abitava lungo la strada). Queste torri sono uno dei monumenti meglio conservati della città e la porta è una delle uniche due sopravvissute (insieme alla porta delle Torres de Quart) alla demolizione delle mura di Valencia nel 1865.

Plaza de la Virgen

La piazza principale dell’odierno centro storico sorge sull’antico foro della Valentia romana.
Basilica de la Virgen de los Desamparados Oggi vi si affacciano tre degli edifici più emblematici della città: la Catedral de Santa María, la Basílica de la Virgen de los Desamparados e il palazzo de la Generalitat. Molto famosa è la Fuente del Rio Túria, fontana situata sul lato sinistro della piazza guardando la basilica de la Virgen. Alla fontana, al centro della quale si trova la rappresentazione del fiume Turia (non di Nettuno), si ricollega l’antichissima istituzione del Tribunal de las Aguas. Intorno a questa piazza si sviluppa la movida cittadina ed è sempre molto animanta: di giorno perchè ii turisti ci passano per spostarsi da un monumento all’altro, i locali per la loro solita vita (il sabato a ora di pranzo sono incappata in quelli che sembravano essere le foto e i festeggiamenti per un battesimo).

Basilica de la Virgen de los Desamparados

Si tratta ovviamente della basilica cittadina. Devo ammettere di esserne rimasta molto colpita.
Basilica de la Virgen de los Desamparados Molto semplice fuori (o meglio, più semplice di quanto mi aspettassi), gli interni mi hanno lasciata senza parole per la quantità di dettagli. Il suo nome per esteso è Basílica della Virgen de los Desamparados, venne costruita in stile barocco tra il 1652 e il 1667 ed è dedicata alla santa patrona della città. Venne costruita da Diego Martínez Ponce de Urrana, architetto che prese ispirazione dagli architetti più importanti del suo tempo.

Cattedrale di Valencia

Questa cattedrale rappresenta, per me, uno degli edifici più belli, particolari e spettacolari che mi sia mai capitato di vedere duranti un viaggio!
Cattedrale: Il Santo Graal Per poter entrare si deve arrivare da plaza de la Virgen, dove molti dei turisti arrivano, fino a Plaça de la Reina dove si trova l’ingresso. Tenete in considerazione il fatto che quasi sicuramente ci sarà la fila per entrare, ma ho notato che scorre abbastanza velocemente. Qui si trova il Santo Graal, esposto in una cappella dedicata solo al calice.
Dedicata a Giacomo I e all’Assunzione di Santa Maria, la cattedrale è stata costruita su un antico tempio romano, poi convertito in moschea. La pianta attuale è del XIII secolo e si nota subito come a predominare sia lo stile gotico (con delle “incursioni” di resti da altre epoche). Al XV secolo risalgono la la Sala Capitolare (Cappella del Santo Calice), la cupola, il Miguelete e la porta degli Apostoli. Da segnalare sono anche gli affreschi dell’Altare Maggiore, di epoca rinascimentale e riscoperti durante la rimozione della volta barocca che li ricopriva. Gli affresci rappresentano dodici angeli che suonano strumenti musicali dell’epoca.
Infine, da non perdere, è la vista dalla cima del Miguelete (il campanile della cattedrale). Attenzione: per arrivare in cima si devono salire 207 gradini.

Centro archeologico da l’Almoina

Se vi piace scoprire una città tornando indietro fino ai suoi primi anni di esistenza, questo è il posto che fa per voi qui a Valencia!
Museo archeologico de l'Almoina In questo museo sono esposti resti archeologici che attraversano diverse epoche della città: resti romani, islamici e visigoti, che raccontano la storia della città dalla fondazione romana fino praticamente al Medioevo. Vi si trovano i resti di edifici monumentali, terme del II secolo, le vie principali della Valencia romana, un patio di epoca musulmana e altro ancora. L’esposizione è organizzata in maniera cronologica, in aree divise in base ai periodi storici (la città della fondazione, quella di epoca imperiale, quella di epoca cristiana, poi quella islamica e così via). Inoltre, vi si trovano anche: modelli in bronzo, vasellame, recipienti, elementi decorativi, tombe e persino resti umani.
Attraverso un sistema di passerelle è possibile camminare tra i resti dei vari edifici.

Orari
Da lunedì a sabato: dalle ore 9:30 alle ore 19:00;
Domenica e festivi dalle ore 9:30 alle ore 15:00;
Tariffe
Prezzo generale 2€
Tariffa ridotta 1€
Gratuito la domenica e i giorni festivi.
Abbonamento di tre giorni 6€

Cosa vedere a Valencia: altri suggerimenti

Baños arabes del Almirante

Non lontani da Plaza de la Virgen, la Cattedrale e dal centro archeologico, “arrivano” direttamente dal XIV secolo. Si tratta di un autentico hammam islamico, che venne recuperato nel 1986 dopo secoli di trasformazioni. L’ingresso non è facilissimo da trovare, ma lo si riconosce dalla porta in stile moresco.
Sito ufficiale: httphttp://banysalmirall.gva.es/en/inicio
Biglietto: ingresso gratuito
Orari:
Chiuso il lunedi;
Dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00;
Sabato e domenica dalle 10:00 alle 14:00;

Link utili

Sul blog trovate il post con tutte le informazioni utili per il soggiorno a Valencia.
Inoltre, vi rimando al sito di Visit Valencia per tutte le ulteriori informazioni che potrebbero esservi utili.



Booking.com

2 Commenti

Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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2 Comments

  1. Davvero molto bella Valencia, la parte del centro storico è davvero molto interessante. A noi è piaciuta molto anche la chiesa di San Nicolas, mangiare churros e bere l’horchata coi fartons 🙂

    1. Ci sono tornata nel 2020 dopo quasi 10 anni dalla prima volta. E devo dire che mi è piaciuta ancora di più rispetto a quando ci andai appena finita l’università….Anche se sono riuscita a rimanerci solo per 2 giorni pieni, ho avuto modo di rivalutarla e apprezzarla molto di più.

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