“I russi ti accolgono a braccia aperte, ti rimpinzano di cibo come nonne pugliesi, ti offrono da bere fino a esaurimento scorte come un cugino veneto e ti raccontano le loro vite fino a tarda notte”.
La Transiberiana è la ferrovia più lunga del mondo: lunga circa 10.000 chilometri, si snoda tra l’Europa orientale e l’Asia settentrionale passando per la Siberia. Si tratta di uno di quei viaggi che, personalmente, tengo nel cassetto dei sogni ormai da qualche anno. Perciò, quando la Alpine studio mi ha chiesto se mi faceva piacere leggere alcuni dei loro libri, tra cui questo, non ci ho pensato due volte a sceglierlo!
Scritto da Cristina Cori, il libro racconta la sua Transiberiana in “platzkart”: si tratta della terza classe dei treni russi e questa “obbliga” a condividere spazio, cibo e molto tempo con gli altri passeggeri (lingua permettendo e con un ricambio continuo di “compagni di spazio”). Si tratta di una scelta di viaggio forse non facilissima, soprattutto se fatta da una donna che non parla russo e viaggia da sola, diventando così una sorta di “attrazione” per tutti i suoi compagni di viaggio.
L’itinerario che Cristina ha scelto non copre solo la tratta in treno: ha scelto di visitare anche San Pietroburgo, Mosca, la Siberia e le escursioni nel deserto arrivando fino a Vladivostok (e ritorno, ovviamente). Il libro quindi racconta le esperienze più diverse, fatte in una terra piena di storia, dai cibi per noi forse un po’ particolari e saune decisamente molto diverse da quelle a cui siamo abituati.
Il viaggio che Cristina racconta attraversa un paese pieno di persone aperte e ospitali. Lo racconta in circa 200 pagine che, personalmente, sono riuscite ad appassionarmi anche se, devo ammetterlo, forse non sono sempre stata d’accordo con alcuni dei suoi pensieri (ma, in fondo, il mondo è bello perché vario e abbiamo ognuno le sue idee, opinioni e modi di viaggiare).