La mia prima volta a Radicofani risale a circa 4 anni fa. Mi ricordavo un piccolo borgo, tipicamente toscano, che incanta col suo silenzi e la sua tranquillità.
Paese di epoca medievale, venne costruito intorno al suo castello che, però, è di epoca carolingia (e quindi antecedente al paese). Vista la sua posizione lungo la via Cassia tra Lazio, Umbria e Toscana, il borgo di Radicofani ha rappresentato per secoli una roccaforte importantissima per chi voleva controllare il territorio. Per quasi due secoli il borgo rimase sotto il controllo della Repubblica di Siena e dallo Stato Pontificio, con i due intermezzi del governo di Ghino di Tacco. Ma chi era? Alcuni lo definiscono “castigatore di ingiustizie e di potenti”, altri ne parlano come di un “audace bandito”: la sua fama di ribelle ghibellino,
di “brigante gentiluomo” con base a Radicofani, ha fatto si che venne menzionato sia da Dante che daBoccaccio. Ma, alla fine, cosa non perdere durante una visita in paese? Sicuramente i palazzi di epoca medievale, come il Palazzo Pretorio, la chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo (risalente al Duecento), e la chiesa di Sant’Agata, patrona di Radicofani. Su una collina, che troneggia sul piccolo borgo, si trova la Rocca di Radicofani. Costruita poco dopo l’anno Mille, visibile da chilometri di distanza, ha “controllato” il confine tra
il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Venne più volte rimaneggiata e ristrutturata, fino a essere in parte abbattuta nel Settecento per poi essere definitivamente restaurata nel Novecento. Una volta entrati, vi è un percorso che permette di scoprire la fortezza e ciò che rimane degli antichi bastioni. All’interno della fortezza è stato allestito un museo distribuito su tre piani. Si può salire fino in cima alla torre (la sola rimasta in piedi), da dove la vista spazia dal Monte Amiata all’Appennino, arrivando al lago Trasimeno e il lago di Bolsena
(senza dimenticarsi della splendida vista sulla Val d’Orcia).
Biglietto d’ingresso: 4 euro a persona.
Come arrivare: personalmente suggerisco di arrivarci in macchina. Per chi preferisce la scarpinata, c’è un percorso pedonale. C’è un parcheggio abbastanza ampio, per cui non dovreste avere problemi a parcheggiare anche nelle giornate un po’ più affollate.
Orari d’apertura: Il Parco Archeologico è aperto in inverno solo sabato e domenica. Da aprile è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle ore 20:00. Sempre aperto nei giorni festivi. All’ interno del parco è presente un Bar/Steak House. Per tutte le ulteriori informazioni vi rimando, ovviamente, al sito ufficiale della fortezza.