Tra Giugno e Luglio ho girato molto alla scoperta dell’Umbria, scoprendo diversi borghi che prima non conoscevo. Quello che sicuramente mi ha colpita di più è il piccolo paese di Monte Castello di Vibio,
dove sono andata dietro consiglio di amici. Perché sono arrivata qui? Innanzi tutto per visitare il Teatro della Concordia, considerato il più piccolo teatro all’italiana al mondo. Il teatro fu costruito nel 1808, dopo la nomina di Monte Castello di Vibio a “capocantone”, perché nove famiglie benestanti del paese volevano aumentare il prestigio del paese stesso. Il teatro venne inaugurato all’inizio dell’800 ed è costruito interamente in legno (quercia e rovere), con due ordini di palchi che possono ospitare 62 persone. In platea si trovano altre 37 poltroncine, che portano l’ammontare dei posti a 99 posti: sono proprio questi pochi posti a renderlo unico e “il teatro all’italiana più piccolo al mondo”. Ad oggi è di proprietà del comune e vi vengono organizzati anche degli eventi. Gestito dall’Associazione “Società del Teatro della Concordia”, è possibile visitarlo tramite visite guidate per cui viene richiesto un contributo di 5 euro a persona.
Da Aprile a Ottobre è aperto solo di sabato, domenica e i giorni festivi dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 18:30; da Novembre a Marzo apre solo di pomeriggio (sempre di sabato, domenica e festivi) dalle 15:00 alle 17:30. A Luglio e Agosto è aperto anche dal lunedì al venerdì (a Luglio dalle 10:00 alle 12:30 e ad Agosto dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 18:30). A Settembre e Ottobre ci sono delle aperture straordinarie dal lunedì al venedi dalle 10:00 alle 12:30 (per sapere le date bisogna rivolgersi all’ufficio Accoglienza turistica, situato dietro al Teatro).
Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del teatro. Il borgo, con le sue case in pietra (quelle che a me piacciono sempre tantissimo) è decisamente piccolino e per girarlo tutto ci vuole pochissimo tempo, ma il teatro non è il suo unico punto di interesse (anche se, probabilmente, è il più importante e conosciuto).
La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, costruita nel XIX secolo, si trova in piazza Vittorio Emanuele II. L’edificio odierno venne ricostruito dove si trovava la chiesa demolita poco tempo prima. Al suo interno si trova un affresco raffigurante la Vergine col Bambino e S. Carlo Borromeo (soprannominata Madonna dei Portenti per via delle virtù taumaturgiche che le sono attribuite). La piazza su cui affaccia la chiesa sembra
essere la piazza principale del centro storico cittadino, vi si trova un piccolo bar con dei tavolini all’aperto, e la vista sulla valle è molto bella. Delle tante (antiche) porte cittadine la “Porta di Maggio“, recentemente restaurata, è la porta rimasta a testimoniare il grande passato del piccolo paese. Infine, vi è la piccola Chiesa di Santa Illuminata. Costruita su una piccola chiesa preesistente, venne completata nel 1839 (una parte dei fondi arrivò direttamente dalla Santa Sede, perché in principio la chiesa doveva essere costruita a Roma). Sul sito montecastellodivibio.gov.it potete trovare numerosi informazioni utili riguardo il piccolo borgo: i punti di interesse, informazioni di vario genere e gli eventi che si terranno in città.
Se siete appassionati di questo genere di borghi, sempre in Umbria vi consiglio un salto a Bettona: sempre in provincia di Perugia, il paese è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia (proprio come Monte Castello di Vibio). Il paese è di origine etrusca, ma l’aspetto odierno è di epoca medievale. Il centro storico è difeso dalla cinta murarie medievale risalente al XIII-XIV secolo, poggiata su quelle che erano le mura di epoca etrusca. La chiesa di San Crispolto è uno dei monumenti più antichi del borgo, costruita nel XIII secolo dai monaci benedettini (per conservare il corpo del primo vescovo e martire dell’Umbria, patrono di Bettona). Dell’impianto originario, in stile romanico, rimane solo il campanile.
La chiesa più importante di Bettona è la collegiata di Santa Maria Maggiore, edificata agli albori del cristianesimo, ingrandita e riconsacrata nel 1225 e restaurata tra il 1803 e il 1816 nella forma che è possibile vedere ancora oggi. Oltre l’architettura religiosa, da visitare vi sono il palazzetto del Podestà, costruito nel 1371 e sede della pinacoteca Comunale; il palazzo Biancalana, della prima metà dell’Ottocento e dove sarà ospitato il museo archeologico cittadino. Infine, degno di nota è anche palazzo Baglioni, dove morì Malatesta IV Baglioni (la sua famiglia fu padrona del borgo dal XV al XVII secolo). Le informazioni su Bettona le ho trovate, studiando la storia del borgo prima di partire, sul sito dei Borghi più belli d’Italia.