Le guide di viaggio sono un punto fermo per tutti i miei viaggi: per quanto io mi vada ad informare prima della partenza devo (= voglio) averne sempre una con me. Spesso e volentieri mi capita di usare le guide della Lonely Planet. Tutta questa introduzione perché, per la rubrica di letteratura di viaggio, questo mese ho deciso di leggere il libro “Un giorno, viaggiando. The lonely planet story”: si tratta del libro che, attraverso le voci di Tony e Maureen Wheeler, racconta la nascita proprio delle guide Lonely Planet.
Acquistato quasi per caso e principalmente per curiosità, lo scorso dicembre alla fiera “più libri, più liberi”, sono rimasta affascinata dal come due semplici esperti viaggiatori ed editori altrettano INesperti siano riusciti a creare un tale regno ed imporsi a loro modo nel mondo dell’editoria e delle guide di viaggio. Immaginavo già da sola che non fosse una cosa facile, che il mondo dell’editoria fosse complicato quanto tantissimi altri, ma leggere la loro storia mi ha fatto capire quanto sia più difficile di quanto immaginassi (soprattutto per alcuni aspetti a cui di sicuro non avevo mai pensato). Ovviamente non è un libro da leggere per scovare luoghi da visitare durante il vostro prossimo viaggio, al contrario di altri che vi ho consigliato, ma lo vedo come un libro per capire l’altra faccia della medaglia rispetto a quello che vediamo in libreria prima di partire.
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