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Castello di Nymphenburg – Monaco di Baviera

Castello di Nymphenburg – Monaco di Baviera

Uno dei luoghi che più mi hanno colpita durante il mio viaggio a Monaco di Baviera è stato sicuramente il Castello di Nymphenburg, il castello delle ninfe.
Castello Nymphenburg: esterniIn stile barocco, il palazzo si trova al centro di un enorme parco alla francese ed era la residenza estiva dei re di Baviera.
Biglietto d’ingresso
1 Aprile – 15 ottobre: 11.50€ (9€ ridotto)
16 Ottobre – 31 Marzo: 8.50€ (6.50€ ridotto).
Orari d’apertura:
Castello (tutti i giorni)
Da Aprile al 15 Ottobre: 9 am-6 pm
Dal 16 Ottobre fino a March: 10 am-4 pm
Amalienburg, Badenburg, Pagodenburg e Magdalenenklause
Da Aprile al 15 October: 9 – 18 (tutti i giorni); Dal 16 Ottobre a Marzo: chiusi. Per ulteriori informazioni (o variazioni) vi rimando, ovviamente, al sito ufficiale.
Come arrivare: dalla stazione Hauptbanhof abbiamo preso il tram 17, che arriva al castello in circa 13 minuti. Dopo aver acquistato un paio di libricini-guide sul castello ed aver lasciato gli zaini al guardaroba, iniziamo la visita dal palazzo: affreschi, dipinti e storie da scoprire sono talmente tanti che visitarlo con calma e (tanta) pazienza è praticamente d’obbligo.  Punto di snodo per la visita, la sala da cui si parte una volta fatti i biglietti è la Sala di Pietra: antico salone per le feste, oggi è la sala che unisce le ali del palazzo ed i suoi appartamenti. All’estremità settentrionale si trova la cappella della reggia.
Castello Nymphenburg: Interni della reggiaGli affreschi sono, ovviamente qualcosa di spettacolare e, personalmente, uno di quelli che più mi hanno colpita è quello che rappresenta la Dea Cerere, nel salottino settentrionale.
All’interno di quelle che erano le scuderie di corte si trova il museo delle carrozze
Castello Nymphenburg: museo di Marstall(Marstallmuseum). C’è bisogno che vi dica “a parole” quanto sono belle le carrozze esposte o basta la foto a spiegarvelo? L’ingresso è ovviamente compreso nel biglietto del castello e l’ingresso del museo non è molto lontano dalla porta del castello che da sul giardino. Vi consiglio di visitarlo appena finite il giro del castello, prima di andare alla scoperta dei giardini e di tutti gli edifici che vi si trovano. I giardini sono giganteschi (e freschissimi anche d’estate) e la prima metà di luglio era periodo di cucciolate: lungo i canali che passano attraverso il parco ci sono tantissime famigliole di anatre (e fate attenzione perché gli adulti sono molto protettivi, anche verso i cuccioli che non sono i loro).
Prima sosta del giardino è l’edificio dell’Amalienburg: padiglione di caccia in stile rococò, venne fatto costruire dall’imperatore Carlo VII come dono alla moglie Maria Amalia che era, a quanto pare, una grande appassionata di caccia (si narra che amasse stare più con i suoi cani che non con le sue damigelle).
Castello Nymphenburg: Amalienburg Quella che viene chiamato il salone degli specchi è, ovviamente, una stanza che lascia senza fiato, ma la stanza più curiosa è certamente la camera da riposo: sui colori del giallo, questa camera “nasconde” un piccolo letto lungo una delle pareti.
Castello Nymphenburg: interni del Badenburg Ci fermiamo al Badenburg, il “castello dei bagni”. Ispirato al lusso dei bagni turchi, il Salone delle feste è una stanza che definire sontuosa è dire poco. Una delle sale è la sala dei bagni, con le pareti rivestite di piastrelle olandesi dipinte e, nella parte inferiore, la vasca abbastanza grande da poterci nuotare. Al piano della vasca non è possibile arrivare, la si può guardare solo dal piano di sopra, ma vi consiglio di affacciarvi comunque a guardarla.
Proseguendo la passeggiata per il parco ci godiamo il fresco e gli angoli da foto che questo offre a chi percorre i suoi vialetti. Affacciato sul lago più grande di tutto l’enorme parco, il lago di Badenburg, troviamo il Tempietto Monoptero
Castello Nymphenburg: i giardini Visibile da ogni punto della riva, in origine il tempio di Apollo era costruito in legno e venne trasformato da Ludovico I tra il 1862 ed il 1865; sul tetto a cupola si trova una rappresentazione di Apollo ed è sorretto da 10 colonne. All’interno si trova una stele con una dedica di Ludovico I. Ovviamente è possibile avvicinarsi e salire i gradoni del tempio per godere di una vista migliore sul lago e la parte del parco che vi si affaccia. Passiamo per la grande cascata, che però tanto grande non è, e arriviamo al Pagodenburg.
Castello Nymphenburg: pagodenburg Si trova a nord del canale principale e venne eretto ai tempi di Max Emanuel, tra il 1716 e il 1718, per essere poi ristrutturato in stile Rococò circa 50 anni dopo. Molto interessanti sono gli ambienti al primo piano dell’edificio: sono stanze molto piccole, caratterizzate da dipinti che danno alle stanze un aspetto “asiatico”.
Durante il nostro giro ci fermiamo a mangiare al ristorante all’interno del parco e dove è possibile scegliere tra il ristorante con servizio e il self service e noi abbiamo optato per la prima opzione: i prezzi dei piatti non sono altissimi rispetto a quanto ci saremmo aspettate, tranne che per l’acqua (poco meno di 7 euro per una bottiglia da 75cl). L’ultima tappa della nostra visita è l’Eremo della Maddalena, che mi ha stupita come mi aspettavo.
Castello Nymphenburg: Eremo della Maddalena Il nome completo è Eremo di Santa Maddalena ed è nascosto in un’area boschiva dietro al Grande Parterre. Si tratta di un edificio costruito senza alcun tipo di abbellimento e con mattoni grossolani. Sembra essere in uno stato di abbandono: questo suo aspetto era voluto, perché doveva assomigliare all’alloggio di un eremita e simboleggiare la transitorietà della vita umana. La sua costruzione venne commessa da Max Emanuel e venne iniziata nel 1725. La cappella venne ideata come una grotta e alle sue spalle si trova l’appartamento del principe elettore. L’interno non ha alcun tipo di abbellimento, a parte i due candelabri ai lati del crocefisso.
Castello Nymphenburg: i giardini Il parco è enorme e le cose che non abbiamo visto sono comunque diverse, ma comunque per fare tutto questo giro ci abbiamo messo circa 4 ore compresa la sosta per il pranzo: vi consiglio di non andare di corsa e di fare comunque una selezione di cosa vedere per evitare di vedere qualcosa che in realtà non vi interessava a scapito, invece, di qualcosa che vi interessava di più (ad esempio a me interessava tantissimo vedere l’Eremo e molto poco vedere le cose che abbiamo saltato, che erano comunque attrazioni “secondarie”).
Per chiudere il post ci sono due cose che volevo specificare:
– L’ingresso al parco è, ovviamente, gratuito poiché è comunque un parco pubblico (o così sembra vista la gente che entra solo per una passeggiata); non dovete, quindi,  pagare il biglietto se non volete visitare il castello;
– Il biglietto d’ingresso permette di visitare tutti i palazzi di cui vi ho parlato nel post;

1 Commento

Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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1 Comment

  1. Bell’articolo esaustivo di Camilla, complimenti! Indubbiamente parliamo di un bellissimo castello con un giardino incantevole. Per gli appassionati c’è anche la visita al museo delle carrozze (notevole) e quello delle porcellane che possono piacere. Prima di arrivare alla residenza, oppure dopo averlo visitato, consiglio di percorrere a piedi la stradina che costeggia il lungo canale su cui si affacciano casette basse e villini molto belli, curati e abbelliti con vasi di fiori e piante rigogliose nella buona stagione. Un saluto all’autrice e a tutti i viaggiatori in ascolto!

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