Oggi parliamo di Monaco di Baviera
Iniziamo il giro passando da Marienplatz, una delle piazze principali della città se non LA piazza principale.
Qui si trovano alcuni degli edifici principali della città, come il vecchio municipio (di cui vi parlerò prossimamente) ed il nuovo municipio.
Passano di qua praticamente tutte le linee della S-Bahn e U-Bhan e, quindi, è possibile arrivare in qualsiasi parte della città con i mezzi pubblici (autobus e tram non passano direttamente sulla piazza perché è zona pedonale, ma le fermate non sono lontane e ci si arriva decisamente molto facilmente); comunque anche a piedi potete arrivare senza problemi in molti dei luoghi simbolo di Monaco.
Affacciato su Marienplatz si trova il nuovo municipio di Monaco. La vista dalla torre del municipio (2 euro il biglietto) è semplicemente spettacolare e spazia su tutta la città.
Vi consiglio di non perdervi per nulla al mondo lo spettacolo dell’orologio danzante del nuovo municipio: suona tre volte al giorno (11:00, 12:00 e, da marzo a ottobre, anche alle 17). Si compone di due piani: il piano superiore “mette in scena” i festeggiamenti per il matrimonio del duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen (1568) e quello inferiore rievoca l’antica danza dei bottai che simboleggia il ritorno di Monaco alla consueta normalità e alle feste dopo la fine della peste che la coinvolse dal 1515 al 1517.
Alle spalle di Marienplatz si trova Viscardigasse, una piccola traversa di Residenzstrasse
(la “via della resistenza”). Questa piccola stradina viene chiamata anche “la via degli imboscati” ed è un soprannome che rimanda ad un fatto storico del periodo nazista. L’8 novembre del 1923 a Monaco di Baviera ci fu un tentativo di colpo di stato (il Putsch di Monaco) tra i cui organizzatori c’era anche Adolf Hitler.
In ricordo di questo colpo di stato, Hitler volle mettere sulla Feldherrnhalle una targa commemorativa in ricordo dei caduti (targa piantonata da un picchetto delle SS) e i passanti erano obbligati a fare il saluto nazista quando vi passavano davanti. Chi non voleva fare il saluto allungava il suo giro passando per questa piccola stradina dietro la Loggia, che conduceva nella stessa piazza dal lato opposto al memoriale.
Su internet, mentre cercavo ulteriori informazioni rispetto a ciò che avevo letto nel libro “111 luoghi di Monaco che devi proprio scoprire“, ho scoperto che questa stradina viene chiamata anche Drückebergergasse, il vicolo degli scansafatiche. Non ci sono targhe a segnalare l’importanza storica di questa piccolissima stradina in pieno centro di Monaco, ma solo una lunga fila di sampietrini in ottone che la percorre in (quasi tutta) la sua lunghezza: probabilmente proprio per questa mancanza di targhe e indicazioni ben visibili io e la mia amica abbiamo fatto molta fatica per trovarla durante la nostra esplorazione della città! (ci ha aiutato nel nostro intento l’aver notato i diversi gruppi guidati che si erano fermati proprio qui: solo a quel punto abbiamo notato i sampietrini e abbiamo ricollegato il vicolo alla storia). L’ultima sosta di questo giro per Monaco è Karltor. Ne avevo letto sempre nel libro sui 111 luoghi di Monaco
dove era segnalata per via delle “teste matte“, raffigurazioni di 4 strani personaggi della storia di Monaco: Georg Orangerl (1745-1820), musicista e buffone di corte; Joseph Huber (1763-1829), considerato un maestro nel recapitare le lettere d’amore (da qui il suo soprannome “Finessensepperl”); il Barone Josef Sulzbeck (1776-1845) famoso come suonatore di contrabbasso nella Hofbräuhaus, la birreria di corte); Franz Xaver Krenkl (1780-1860) 14 volte campione alle corse dei cavalli dell’Oktoberfest che un giorno tagliò la strada alla carrozza del re e urlò, senza alcun timore “chi può può” (“wer ko, der ko…” in tedesco). La porta “mette in comunicazione Karlsplatz e la zona pedonale della Neuhauser Straße.
Queste sono le 5 cose secondo me da vedere, in pieno centro città, per cominciare al meglio la scoperta della capitale della Baviera.