Ultimo giovedì del mese, appuntamento con il post di letteratura di viaggio. Oggi vi parlo del libro “Atene. Ritratto di una città” di John Gill. Ho deciso di leggerlo in previsione del viaggio ad Atene
Fa parte di una collana di cui ho letto anche altri libri (Londra, Lisbona e Praga. Stoccolma sarà il prossimo) ed anche stavolta non mi ha delusa, anche se in questo caso ho trovato una parte un po’ noiosa (ma andiamo con ordine, che è meglio). Lungo 254 pagine, racconta la città attraverso la sua storia, le arti (cinema, musica, arte…) ed i suoi luoghi più importanti. La lettura è, di base, abbastanza scorrevole.
L’autore comincia a raccontare la storia di Atene dal suo “passato più antico”, senza tralasciare praticamente nulla. Parliamo di una città di cui i primi resti sono di oltre 5000 anni fa e che venne occupata e controllata da tante popolazioni e culture diverse: dai persiani, macedoni e romani, fino ai veneziani ed i turchi, per arrivare anche al nazismo.
Nonostante sia nata in un passato davvero remoto, Atene divenne la capitale della Grecia soltanto nel 1834. Gill racconta come i vari popoli che la dominarono cambiarono nel tempo la struttura e destinazione dell’Acropoli, come da li vennero portati via pezzi della struttura per riusarne il materiale e racconta, in tempi più recenti, la storia del cinema, della musica e dell’arte in genere.
Anche in questo caso ho preso diversi appunti (anche se, avendo pochi giorni a disposizione, stavolta mi sono limitata perché sapevo che comunque molte cose sarebbero poi rimaste escluse) che ho inserito nella guida che ho portato con me e se ne avessi aggiunti ancora, in particolare per i luoghi più famosi, sarebbe stato meglio perché la guida non mi ha soddisfatta più di tanto.
Vi dicevo che ho trovato anche una parte che mi ha un po’ annoiata e mi riferivo al capitolo su cinema, musica ed arti in genere: sicuramente mi ha permesso di farmi una cultura, da questo punto di vista, su Atene (non sapevo quasi nulla, lo ammetto), ma ho avuto la sensazione che pur di essere veramente completo al riguardo (cosa che sicuramente non è per nulla negativa, chiariamo) si sia dilungato anche troppo.
Se ve lo consiglio come libro da leggere prima di partire? Direi di si, senza dubbio!