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6 luoghi di Praga

6 luoghi di Praga

Finalmente inizio il racconto vero e proprio del mio viaggio nella capitale ceca e lo faccio parlandovi di 6 luoghi di Praga secondo me da visitare (od almeno da vedere di passaggio, mentre si va verso qualche altra meta della città). Ve li racconterò attraverso un “percorso sensato”, senza sballottarvi da un lato all’altro della città, sperando che anche questo modo di raccontarveli vi possa essere utile se voleste vederli anche voi.
Schermata 2015-11-25 alle 17.28.38Inizio dalla Chiesa di San Nicola nella zona di Mala Strana. Si trova vicino al Ponte Carlo, lungo la strada che va verso il castello e, per i più sfaticati, vicino passano i tram numero 12 ed il numero 22.  Mi ha colpita molto perché, pur essendo “grandissima” si incastra perfettamente nelle stradine della zona, tra i palazzi che costeggiano le stradine che portano verso il castello. Ora mi sposto più verso l’interno, sempre “lato castello”, per parlarvi di un altro luogo che mi ha colpita positivamente per alcuni aspetti e negativamente per altri. Mi sposto per portarvi a visitare il Monastero Di Strahov.
Monastero di Strahov: interniCi potete arrivare grazie al tram 22 e percorrendo poi un tratto di strada a piedi. Fondato nel XII secolo da Vladislao II, all’interno del complesso sono visibili vari edifici: il monastero, dove all’interno si trovano varie sale e una delle più importanti collezioni centroeuropee di pitture gotiche, e la Biblioteca di Strahov, dove si trovano molti manoscritti medievali, mappe e mappamondi. Si paga un biglietto per ogni edificio che volete visitare e ad ogni biglietto dovete aggiungere quello per fare foto e video perché se no non potete fare nessuna delle due cose. Le sale della biblioteca sono bellissime, peccato che sia possibile entrarci solo con visite guidate 🙁 Monastero di Strahov: interniCome vi dicevo questo complesso mi ha colpita per vari motivi: positivamente perché è un posto molto bello, dove regna la tranquillità, e le sale interne sono “uno spettacolo” che raramente si vede in giro; mi ha colpita negativamente, invece, per vari motivi: 1) per il fatto che si paga il biglietto per ogni singolo edificio; 2) per il fatto di dover pagare un biglietto a parte per fare le foto (e i video) e senza non puoi farne nemmeno una; 3) sembra che la gestione di questo luogo dalla forte attrazione turistica sia votata principalmente al voler “spellare i turisti” il più possibile (ci sono una marea di ristoranti/bar/posti dove i visitatori possono fermarsi a comprare e personalmente non amo l’esagerazione). Ora attraversiamo la Moldava
The Dancing Houseperché voglio portarvi a vedere la Dancing House. Si tratta di un edificio dalla forma particolare, al cui interno si trovano degli uffici (quindi non visitabile) ed all’ultimo piano un ristorante francese. la forma particolare a cui mi riferisco, è quella che ricorda (o almeno dovrebbe) una coppia di ballerini, motivo da cui deriva il nome e per cui, originariamente, era chiamato “Fred and Ginger” (da Fred Astaire e Ginger Rogers). L’edificio è costruito in uno stile che riprende il Neobarocco, il Neogotico e l’Art Nouveau, tutti stili per cui la città di Praga è famosa  (così ho imparato mentre cercavo news ed informazioni sulla città prima di partire, chi si intende di stili architettonici ed arte ne saprà sicuramente più di me e di quanto, quindi, io possa raccontarvi qui). Mi piaceva vista in foto, mi intrigava vederla dal vero per apprezzarne meglio la forma, e devo ammettere candidamente che sono rimasta stupita, per una volta, perché le mie aspettative non sono state deluse: l’edificio, dal vivo, mi ha colpita esattamente come mi aveva colpita quando l’ho visto in foto. Fatte le foto all’edificio ci spostiamo ancora, allontanandoci dal corso del fiume per addentrarci per le strade della zona di Vinhorady, chiamata così perché, in passato, era zona di vigneti (mi piace sempre scoprire queste cose, le storie di una città, per scoprirla e capirla ancora meglio quando, poi, arriverò a visitarla). Vi porto, quindi, fino a Riegrovy Sady, o giardini di Rieger (di cui troviamo una statua all’interno del parco)il giardino pubblico più grande della zona. Sapete che a me i parchi pubblici piacciono sempre molto, mi piace visitarli per scoprire qualcosa in più della città stessa. Parco Riegrovy Sady
Qui è stata la stessa cosa, mi ha permesso di “buttare un occhio” sulla vita della zona e del parco, sulla vita di chi, qui, ci vive tutto l’anno. Si tratta di un parco che ha più di cento anni e che ha tante cose nascoste che, in realtà, andrebbero scoperte (c’è anche un grande ristorante dove rilassarsi e scaldarsi un po’ durante l’inverno). La nostra è stata una passeggiata molto veloce mentre andavamo verso la nostra meta successiva, ma il parco è davvero molto suggestivo: l’ho trovato molto tranquillo, popolato da praghesi e da qualche turista, reso molto particolare dai colori autunnali del foliage. Consiglio anche voi una breve passeggiata per questo parco perché ne rimarrete stupiti.
Monumento NazionaleSiamo passati da questo parco, studiando il percorso per bene prima di partire, per andare verso il Monumento Nazionale che si trova in cima alla collina di Vítkov e fu costruito tra il 1928 ed il 1938 in onore dei legionari cecoslovacchi. Ne fa parte anche la Tomba del Milite Ignoto, la monumentale statua equestre di Jan Žižka (veramente monumentale, non scherza in quanto a grandezza) e c’è anche una caffetteria con veduta panoramica di Praga. Noi abbiamo beccato una giornata in cui si teneva qui una commemorazione militare, quindi non siamo riusciti a vederne il museo all’interno, ma anche solo la vista esterna ed il panorama valgono una visita e la fatica di fare la strada in salita (fatica ricompensata anche dal passaggio nel verde del parco che circonda il memoriale). Un piccolo avvertimento: come avrete capito guardando la foto, comunque, non dovete aspettarvi qualcosa di simile al Vittoriano (che, lasciatemelo dire, trovo comunque molto più bello per quanto riguarda il lato architettonico).
Museo della città di PragaL’ultimo luogo di cui vorrei parlarvi oggi, concludendo questo percorso attraverso la capitale ceca, è il Museo della città di Praga. Il museo è stato allestito in un edificio neorinascimentale che, in origine, era stato edificato per quello che, un tempo, era il Museo della Città Reale di Praga. L’esposizione racconta la storia di Praga e del suo territorio dalla preistoria fino al 1784. La cosa più interessante di tutto il museo è il modellino (che tanto “uno” non è) della città di Praga realizzato da Langweil tra il 1826 ed il 1834: si tratta di un documento unico sull’aspetto della Città Vecchia, della Città Piccola e del Castello di Praga a cavallo tra il XIX e XX secolo che, a mio avviso, affascina i visitatori del museo per quanto è stato fatto in maniera accurata e precisa. Museo della città di PragaL’unica cosa che sconsiglio di questo piccolo museo è il “film – video” in 3D che porta gli spettatori “a fare un giro” per Praga attraverso il modellino di cui vi ho appena parlato: sembra fatto con una qualità video abbastanza bassa, sembra fatto con attrezzature a basso costo, non rende giustizia al modello di Langweil e fa anche venire mal di testa!
A parte questa unica (e solitaria) nota negativa, spero di aver fatto venire voglia anche a voi di visitare questi luoghi di Praga. Fatemi sapere se li visiterete e, se invece li avete già visti, fatemi sapere la vostra opinione al riguardo. Vi lascio con qualche altra foto del museo di Praga

Museo della città di PragaMuseo della città di Praga

Museo della città di PragaMuseo della città di Praga

Museo della città di Praga

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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