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Informazioni utili su Praga

Informazioni utili su Praga

Finalmente inizio a raccontarvi il viaggio a Praga fatto ad inizio novembre. Voglio iniziare da alcune informazioni utili per chi sta per partire per poi parlarvi anche di alcune considerazioni personali che mi sono appuntata durante la settimana di viaggio.
Da Ponte Carlo, al tramontoIniziamo, comunque, dalle informazioni utili:
– La Repubblica Ceca fa parte dell’Unione Europea, quindi per quanto riguarda i documenti necessari per l’ingresso avete bisogno solo della carta d’identità valida per l’espatrio (e non per forza, quindi, del passaporto). Dopo gli attacchi del 13 novembre a Parigi potreste trovare controlli (che io non ho trovato), quindi tenete conto di eventuale fila soprattutto al ritorno.
– Anche se fa parte dell’UE, la moneta ufficiale è la corona (in questo periodo 1 euro equivale a circa 25 – 26 corone). Per noi risulta una città molto economica un po’ per tutto, dai pasti allo shopping passando anche per gli ingressi ai musei (anche se quest’ultimi sono “nella media” rispetto al resto d’Europa).
Se avete prenotato un appartamento anziché una camera d’hotel vi segnalo alcune catene di supermercati, per fare un minimo di spesa (avere qualcosa per la colazione immagino faccia comodo a tutti):
Tesco Express: catena di supermercati poco diffusa. L’ho conosciuta durante i miei viaggi a Londra ed anche a Praga mi è sembrata ben fornita.
Albert supermarket Questa catena si differenzia da Tesco perché i punti vendita sono molti di più, sparsi per tutta la città. Si trovano indicazioni diffuse per la città per trovare il più vicino a dove vi trovate. Io ho sempre acquistato da tesco, quindi sulla qualità dei prodotti non mi posso pronunciare, ma i punti vendita che ho visto (ed in cui ho sbirciato) mi sono sembrati tutti abbastanza forniti.
– Zabka è la terza catena, ed ultima, di supermercati che vi segnalo. L’orario di apertura è dalle 6 alle 23, ma controllate sempre perché potrebbe variare da zona a zona di Praga. I punti vendita sono piccolini, quindi un po’ meno forniti rispetto a quelli delle altre due catene.
Per gli amanti dello shopping segnalo due centri commerciali:
– Quadrio, a circa 10 minuti a piedi da piazza Venceslao (Spálená 2121/22), assomiglia molto a Coin e La Rinascente. Non grandissimo, ma interessante (soprattutto se siete freddolosi come me e volete scaldarvi un attimo prima di riprendere il vostro giro per la città)
– Palladium, a Náměstí Republiky. Questo è, tra i due, molto più grande e con più negozi (circa 200). Più “centrale”, si trova in quella che sembra essere la zona dello shopping e dello struscio dei praghesi. In questo periodo è anche già addobbato per natale (io ci sono capitata per caso l’ultima sera del viaggio, il 6 di novembre, e le luci e gli addobbi di natale “si sprecavano”).
Praga ha una buonissima rete di mezzi pubblici, tra tram, autobus e metropolitana. I biglietti si fanno, anche per tram ed autobus, nelle stazioni della metropolitana dove si trovano sia le macchinette automatiche, che accettano solo monete, sia biglietterie con personale dedicato. Ci sono varie tipologie di biglietti utili per i turisti:
30 minuti, 24 corone
90 minuti, 32 corone
24 ore, 110 corone
72 ore (3 giorni), 310 corone
Prendere i mezzi nella direzione giusta non è difficile e nemmeno scendere alla fermata gusta: anche se gli annunci sono solo in ceco, ci sono dei display che vi indicano la fermata. I tram sembrano fermarsi a tutte le fermate anche se non prenotate e gli annunci ripetono la fermata due volte: circa un minuto prima e poi pochi secondi prima di fermarsi.
La stazione centrale dei treni non è difficile da capire, ma nemmeno facilissima, quindi studiate bene le indicazioni.Il personale, comunque, parla inglese senza problemi e l’ho trovato molto disponibile nell’aiutare chi ha bisogno di indicazioni ulteriori. L’edificio è ben fornito di negozi, da questo punto di vista assomiglia alle stazioni di “Milano centrale” e “Roma termini”. Gli annunci sono tutti in cieco, tranne che quello che riguarda le indicazioni per il bus per l’aeroporto.
Per la città ci sono molti bagni pubblici. Sempre abbastanza puliti, per usarli si pagano 10 corone, circa 40 centesimi di euro (al cambio di questi giorni), e solitamente sono aperti fino alle 17.
Per le strade si trovano molti cartelli con indicazioni turistiche. Anche se solo in ceco, aiutano molto ad orientarsi se non si ha la cartina a portata di mano.
A Havelska, a due minuti a piedi dalla piazza della città vecchia, ci sono delle bancarelle che vendono oggettistica, cibo e ninnoli vari. Anche a Náměstí Republiky ci sono delle bancarelle, queste incentrate maggiormente su cibo ed artigianato.
Ci sono ovunque colonnine con le bustine per raccogliere i bisogni dei cani. Sono rimasta piacevolmente colpita dal vederle sempre fornite.
C’è una conoscenza dell’inglese abbastanza diffusa tra i cittadini, soprattutto tra chi lavora a contatto col pubblico e, quindi, i turisti. Non è detto che i tassisti lo conoscano bene, ma comunque qualche parola la sanno e non dovreste avere difficoltà a farvi capire da loro (per qualsiasi evenienza, comunque, portatevi un bigliettino con scritto l’indirizzo dell’hotel o appartamento in cui alloggiate: potrete farglielo leggere se non riuscite a comunicare).
Concludo la “sezione di informazioni utili” segnalandovi che ci sono diversi negozi di Paul. Vi segnalo un solo ristorante, Mlsnej Kokur a Náměstí Míru (zona “Praha 2”): affollato da praghesi, ha l’atmosfera di un pub con cibi buoni di un ristorante ed i prezzi sono più che buoni (abbiamo mangiato due secondi di carne con contorno e da bere abbiamo preso un litro di birra ed una coca cola spendendo circa 23 euro in due).
Passiamo a qualche “considerazione personale”, alcune idee che mi sono fatta riguardo la città e le persone.
Devo ammettere di aver notato una guida molto sportiva. Sarà forse per i grandi viali, ma in macchina (od anche su furgoni e camion) i cechi hanno una certa tendenza a correre. Però rispettano molto le corsie e le regole (velocità a parte, ovviamente).
La moldava al tramontoLa città l’ho trovata semplicemente stupenda, con tante cose che lasciano incantati i turisti (e mi è dispiaciuto non vederne alcune che mi hanno detto essere stupende). Non c’è mai un sole altissimo e la luce, quindi, è sempre molto bella. Tenete sempre la macchina fotografia a portata di mano, soprattutto se come me siete appassionati di fotografia, perché proprio l’accoppiata “Praga – luce bellissima” vi farà venire voglia di fare tantissime foto! L’unica cosa che ho “odiato” da questo punto di vista è che c’era sempre un po’ di foschia).
Ho trovato persone molto disponibili ad aiutare le persone in difficoltà, anche i turisti che cercano di orientarsi e di capire dove devono andare. Questo atteggiamento, questa apertura e voglia di aiutare gli altri mi piace sempre molto trovarla in un paese che visito (soprattutto se lo sto visitando per la prima volta).
Ora una cosa che un po’ di paura me l’ha messa. Una sera c’era una partita di Europa League, c’erano tantissimi tifosi tedeschi ed anche tanti agenti in tenuta antisommossa. La tenuta antisommossa dei poliziotti cechi prevede che i poliziotti portino il passamontagna! Perché non vengano riconosciuti dovessero “perdere la testa”? Non lo so, non voglio giungere a conclusioni affrettate e non giuste, però quando li vedete schierati vi assicuro che mettono ansia!
Dopo averlo visto venduto ovunque e mangiato da tante persone, ho deciso di assaggiare il dolce tipico della cucina ceca: il TRDLO (o trdelník. in italiano, “manicotto di Boemia”). Si tratta di una sorta di pane dolce che prima della cottura viene modellato come un lungo filoncino. Viene cosparso di zucchero e cannella e cotto in uno speciale forno a legna arrotolato attorno ad un bastone metallico (e un meccanismo fa ruotare il bastone in modo tale che la cottura sia uniforme). C’è bisogno che io vi dica quanto può essere buono???
Una cosa che mi ha fatto sorridere è stato sentire i praghesi usare ciao” per salutarsi: da quello che mi hanno spiegato, lo usano perché “ha un suono amichevole”.
Voglio chiudere questo post con una considerazione sul mercato nero: avevo letto consigli sul prestare attenzione perché avrei potuto incrociare per strada persone che, a mezza bocca, mi proponevano di cambiare i soldi da loro. Inizialmente pensavo che questa fosse rimasta solo una storiella del passato, ma invece ho constatato che il mercato nero della valuta esiste ancora. L’ultima sera, mentre passeggiavamo in centro, ci si è avvicinato un uomo che, a bassa voce, ci ha chiesto (in italiano) se volevamo cambiare soldi. Ovviamente è sempre e comunque sconsigliato, a prescindere da quello che vi dicono queste persone, cambiare da loro qualsiasi valuta: il cambio può essere vantaggiosissimo, ma non si può essere sicuri che non ci tirino una fregatura tremenda (ad esempio, delle corone false)

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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