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Amsterdam, l’ultimo giro dei koffieshop?

I migliori locali per vivere l’esperienza tanto cara agli abitanti della città – e non solo – prima che le nuove norme entrino in vigore.
Le autorità olandesi lo hanno annunciato e sembra proprio che prima o poi i koffieshop di Amsterdam diventeranno off limits per i viaggiatori stranieri, con tutto ciò che offrono. La nuova legge dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio del 2012, ma pare che il provvedimento sarà attuato solo da maggio. Ogni trauma, si sa, richiede del tempo per essere superato. C’è però già chi dice che le cose andranno ancora più per le lunghe, e che non si vedrà nulla di concreto prima del 2013. Insomma, se è vero che l’erba del giardino di Amsterdam è pronta per il taglio, nessuno ha fretta di farlo.

In attesa che il giardiniere si metta all’opera, val la pena di dare un’occhiata alla cultura del “fumo” e ai suoi celebri koffieshop. Un fenomeno che non riguarda solo gli olandesi, ma anche e soprattutto i viaggiatori. Non stupirti se ti capiterà di incontrare più svizzeri che Orange dediti a questo “hobby” nei locali della città.

Per apprezzare il tutto prova a fare una ricognizione o un… tiro: la prima cosa che ti colpirà, probabilmente, è l’approccio capitalista e metodico di Amsterdam alle droghe leggere. I koffieshop vendono canne già confezionate e i loro menu sono dettagliati quanto le migliori liste di vini. Per non parlare dei cosiddetti “smart shop”: offrono allucinogeni naturali e il personale dà consigli sui dosaggi e le possibili conseguenze, come se si fosse in farmacia.

In generale, il nostro consiglio è: evita i koffieshop qualsiasi con la colonna sonora di Pulp Fiction in sottofondo e punta su una delle filiali decorate con mosaici della Greenhouse. Oppure scegli locali decisamente curati come l’accogliente Abraxas o il minimalista Kadinsky, che descriviamo qui sotto.

Tieni presente che le norme di comportamento consentono di fumare solo nei koffieshop, nei bar “erba friendly” o in aree appartate dei parchi. Ancora una cosa: la marijuana è molto forte qui, quindi vacci piano. Ogni anno gli ospedali devono assistere persone che hanno assunto dosi maggiori di quelle consigliate. Infine, anche se può sembrare ovvio, non comprare droghe in strada. Le sostanze possono essere contraffatte e saresti in ogni caso un facile bersaglio per truffatori e rapinatori.

Detto questo, ecco alcuni locali in cui vivere l’esperienza… prima che il prato sia tagliato.

Greenhouse
Tolstraat 91, De Pijp
Questo posticino un po’ fuori mano, nella zona di De Pijp, il cosiddetto Quartiere Latino di Amsterdam, è molto amato dalla gente del posto. Per tenere lontano gli “sballati” esiste una specie di iscrizione, ma di solito fanno entrare anche gli stranieri (dai 25 anni in su).

Abraxas
Jonge Roelensteeg 12, Centro Città
Chi dirige il locale sa esattamente ciò che vogliono i clienti: musica soft, divani comodi e, naturalmente, densi frappè. Il personale premuroso e la clientela simpatica ne fanno un posto perfetto per i neofiti dei koffieshop.

Kadinsky
Rosmarijnsteeg 9, Centro Città
A prima vista potrebbe sembrare un comune caffè – nessuna atmosfera hippy o grunge, solo eleganti arredi minimalisti, musica elettronica in sottofondo, ottimo caffè e cioccolata calda. E invece… distribuito su tre piani, il Kadinsky offre vari angolini intimi.

La Tertulia
Prinsengracht 312, Jordaan
Locale su un canale pieno di piante… ideali per fumare marijuana in una giornata di sole. L’assortimento è limitato, quindi consideralo un caffè adatto ai fumatori dalle idee chiare che offre anche deliziosi succhi, tisane e toast.

Rokerij
Lange Leidsedwarsstraat 41, Cintura meridionale dei canali
Se vuoi evitare le atmosfere rastafariane, sappi che dietro all’ingresso del locale, simile a un buco nero, troverai arredi orientali e candele, oltre a tutto ciò che stai cercando, ovviamente.

FONTE| lonelyplanetitalia.it

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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