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Percorsi per motociclisti: il Gran Paradiso

Dal Colle del Nivolet a Cogne

Itinerario in moto con un percorso di 650 km intorno al Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Itinerario

Masino
Agliè
Pont Canavese
Ronco Canavese
Valprato Soana
Campiglia Soana
Locana
Noasca
Ceresole Reale
Colle del Nivolet
Valperga
Rivara
Lanzo Torinese
Fiano
La Cassa
Givoletto
Susa
Moncenisio
Lanslevillard
Iseran
Val d’Isère
Bourg Saint Maurice
Piccolo San Bernardo
La Thuile
Courmayeur
Prè-Saint-Didier
Morgex
Introd
Rhêmes-Saint-Georges
Rhêmes-Notre-Dame
Valsavarenche
Villeneuve
Aymavilles
Cogne
Aosta
Fénis
Saint-Vincent
Verrès
Issogne
Bard
Pont-Saint-Martin
Ivrea
Parco Nazionale del Gran Paradiso

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, instaurati il 3 dicembre 1922, insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo è il Parco Nazionale più antico d’Italia. Il suo territorio è a cavallo tra le regioni della Valle d’Aosta e del Piemonte.
L’istituzione del Gran Paradiso è legata alla salvaguardia dello stambecco, che all’inizio del XIX secolo era quasi completamente estinto in tutta Europa, a meno di una colonia di circa cento esemplari ancora presenti nel massiccio del Gran Paradiso. La caccia degli stambecchi venne proibita dal re di Sardegna Carlo Felice il 21 settembre 1821 e nel 1856 il re Vittorio Emanuele II costituì la Riserva Reale di Caccia del Gran Paradiso, costruendo anche una rete di mulattiere selciate per collegare i paesi con le case di caccia; anche oggi se ne può osservare una in Valle Orco che va dal Colle del Nivolet, verso i colli della Terra e della Porta, la casa di caccia del Gran Piano per poi scendere verso il paese di Noasca.
Nel 1919 Vittorio Emanuele III cedé i territori del Gran Paradiso allo Stato per istituire il Parco Nazionale del Gran Paradiso, nato decreto legge il 3 dicembre 1922. Nel 1933 la gestione del parco passò al ministero per l’Agricoltura e Foreste, con la sorveglianza che venne affidata alla Milizia Nazionale Forestale. In questo periodo il bracconaggio riprese vigore e nel dopoguerra gli stambecchi erano ridotti a circa 400 capi. Enrico De Nicola con un decreto legislativo istituituisce l’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso il 5 agosto 1947 con un consiglio di amministrazione di 13 elementi dal quale dipendeva un corpo di guardie del parco.L’unico massiccio montuoso del Parco è il Gran Paradiso (oltre 4000m) dal quale partono le sei valli di Val di Cogne, Val di Rhêmes, Valsavarenche, Valle dell’Orco, Valle di Champorcher e Valle Soana. I laghi principali del parco si trovano nella zona del Colle del Nivolet ed il principale punto di accesso al Parco dal versante piemontese è Ceresole Reale, mentre Valsavarenche, Cogne e Rhêmes lo sono sul versante di Aosta.
Percorso

L’itinerario è adatto ad una vacanza di tre giorni. Si parte dalla zona dei Castelli del Canavese per affrontare il versante sud del Gran Paradiso, con la Val Soana e la Valle dell’Orco con il Colle del Nivolet. Il percorso verso il Colle del Nivolet è abbastanza obbligato, con l’ultimo tratto della SS 460 che vi conduce che nel periodo invernale/primaverile non viene liberata dalla neve e resta chiuso al traffico dal 15 ottobre al 15 maggio, mentre nel rimanente periodo dell’anno rimane chiuso la domenica per limitare il traffico automobilistico.
Si torna verso la pianura per passare la frontiera francese ed quindi affrontare il versante nord del Gran Paradiso. Ci si dirige verso Lanzo Torinese e Susa, da dove si passa in Francia con il Passo del Moncenisio e quindi si affronta il Passo dell’Iseran, che con i suoi 2.770 è il passo automobilistico più alto d’Europa. Si scende quindi verso Val d’Isère e Bourg Saint Maurice, per poi salire verso il Piccolo San Bernardo e quindi scendere di nuovo per Courmayeur.
L’ultima parte tocca il versante nord del Gran Paradiso, all’interno del quale si può penetrare percorrendo la Val di Rhêmes, la Valsavarenche e la Val di Cogne. SI lascia quindi il parco visitando Aosta e Saint-Vincent, per poi tornare verso la zona dei Castelli del Canavese con Ivrea.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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