Il Museo nazionale degli strumenti musicali è un museo di Roma, in piazza Santa Croce in Gerusalemme (l’accesso è a fianco della Chiesa di Santa Croce di Gerusalemme). Inaugurato nel 1924, il museo è vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano e non lontano dalla Stazione Termini; situato in una posizione particolare, l’edificio ècircondato da un’area verde su cui si ergono i resti archeologici del Palazzo Imperiale (Sessorio), dell’Anfiteatro Castrense e del Circo di Eliogabalo.
Museo nazionale degli strumenti musicali: la storia in breve
Evan Gorga, tenore dalla carriera lampo (solo 4 anni di attività), una volta ritiratosi si dedicò al collezionismo di oggetti antichi: in pochi decenni radunò più di 150.000 pezzi che includevano armi antiche, terrecotte, bilance e soprattutto strumenti musicali.
Ad un certo punto della sua vita diede via parte della collezione; nel 1929 la collezione di strumenti musicali fini sotto sequestro amministrativo da parte dello Stato, per volere dello stesso artista, affinché non venisse smembrata. La collezione, poi conservata in diversi depositi museali, nel 1949 la comprò lo Stato Italiano: l’accordo col proprietario prevedeva la riparazione dei debiti di Gorga e un vitalizio per lui. Gli strumenti vennero spostati nell’edificio “Samoggia”, ex caserma “Principe di Piemonte” e attuale sede del museo, solo nel 1964.
Nel 1971 iniziarono i lavori di ristrutturazione della sede museale che aprì nel 1974 con l’inaugurazione del Museo degli Strumenti Musicali. Alla collezione si aggiunsero poi ulteriori pezzi, strumenti molto rari e preziosi come l’Arpa Barberini, il pianoforte costruito da Cristofori nel 1723 e il gruppo di cornamuti cinquecenteschi di Joerg Weier.
Museo nazionale degli strumenti musicali: l’esposizione
Il Museo è, nel suo genere, unico al mondo: al suo interno sono conservati moltissimi strumenti musicali che coprono un periodo storico molto vasto, dal periodo archeologico a quello futurista. Conserva circa tremila
pezzi e ottocento sono quelli esposti. Alla prima collezione, la collezione privata di Evan Gorga, vennero in seguito aggiunti ulteriori strumenti rari e preziosi. Nel museo troviamo anche sezioni di strumenti popolari di tutto il mondo e di strumenti-giocattolo.
All’interno del Museo è inoltre allestito il salotto-studio del musicista e compositore Giovanni Sgambati (1841-1914), che in origine era in Piazza di Spagna. Il salotto, per decenni, venne frequentato da famosi musicisti, artisti e personaggi del calibro di Gabriele D’Annunzio, Richard Wagner e Franz Liszt;
proprio qui si formò la Scuola Romana di Pianoforte che ebbe come mentore e maestro il celebre musicista e compositore ungherese Listz. Tra gli strumenti esposti al museo troviamo: il primo pianoforte della storia costruito da Bartolomeo Cristofori tra il 1722 e il 1723, la celebre Arpa Barberini, un modellino di clavicembalo in legno laccato e dorato con Tritoni e Nereidi del XVII sec., alcuni strumenti appartenuti a Benedetto Marcello, una tromba del 1461, il cembalo tedesco più antico del mondo risalente al 1537 di Hans Muller, una serie di organi positivi, due rarissimi pianoforti rettangolari del XVIII secolo.
Informazioni utili
Sito web: https://museostrumentimusicali.beniculturali.it;
Biglietti: Intero 5 euro. Sono presenti diverse agevolazioni (riduzioni e gratuità).
In diverse occasioni è previsto l’ingresso gratuito: la prima domenica del mese, 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre.
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