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Fare trekking: alcuni consigli

Fare trekking: alcuni consigli

Il trekking può essere un’ottima idea per scoprire la natura, allontanarsi dal caos della città e, perché no, tenersi in allenamento (si, riuscirei ad infilare l’allenamento quasi ovunque, credo…). Oggi ho voluto mettere insieme diversi consigli “per fare trekking”: non è un tipo di escursione “immediata”, come visitare un museo o fare una passeggiata in città.

A cosa fare attenzione prima di andare a fare trekking?


Tutti possiamo fare una passeggiata o un’escursione in montagna, o una camminata, ma in montagna, anche a quote relativamente modeste, è meglio evitare l’improvvisazione! I “pericoli”, più o meno gravi, sono sempre dietro l’angolo per i più esperti: figuriamoci per chi non lo ha mai fatto ed è alle prime esperienze.

Personalmente ho fatto solo due, massimo tre, trekking in tutta la mia vita… Ed ero più presa a fare attenzione a dove mettevo i piedi che da altro (si, ogni tanto guardavo il panorama, ma raramente purtroppo). Quindi ho inziato a raccogliere consigli e suggerimenti da chi è più esperto di me (online e non) per migliorare la mia esperienza e tornare più carica che mai a provarci. Ecco, allora, alcune cose a cui fare attenzione.

1. Non strafare

Prima di avventurarsi nel nostro primo giro di trekking è fondamentale domandarsi “quanto sono allenato?” e rispondere tenendo in considerazione la realtà dei fatti!

Foto da Adobe Stock

Io, ad esempio, in situazioni normali cammino molto (tra gli 8 e i 10/12 km al giorno), ma con un dislivello relativamente minimo. E il dislivello, in certe situazioni, non è un fattore da ignorare.
Cosa significa? Che il percorso va scelto in base alla nostra esperienza e il nostro allenamento!
In fase di scelta ricordatevi che i percorsi per il trekking  si dividono in

  • turistici (segnalati con la lettera T);
  • escursionistici (E per gli escursionisti, EE per gli escursionisti esperti);
  • attrezzati (EEA);

Quindi chi è alle prime armi è meglio che scelga un percorso semplice, un  percorso turistico. Le informazioni sui sentieri potete trovarle sui siti turistici locali, le guide turistiche e le cartine.

2. prepararsi fisicamente

Se non si è abituati a camminare a lungo può essere difficile portare a termine i percorsi di trekking, che possono essere accidentati o presentare un dislivello anche notevole (ed è soprattutto il dislivello a rendere più o meno difficoltoso un percorso).
L’ideale è, quindi, di iniziare in maniera graduale: partire da percorsi  relativamente brevi e con un dislivello di massimo 400 metri, per passare a qualcosa di più complicato dopo 10/15 escursioni (almeno).

3. Informazioni sull’itinerario

Cosa bisogna guardare? Soprattutto lla segnaletica (se è presente, come è distribuita, saperla leggere e così via), il dislivello, il periodo consigliato e, infine, anche la durata del percorso.
Come trovare queste informazioni? Comprando una guida affidabile, una mappa che descrive l’escursione, oppure cercando negli innumerevoli siti internet e forum facilmente consultabili.

4. Controllare il meteo

Questa è la prima e più importante cosa da fare dopo aver deciso la data e il luogo per

Foto da Adobe Stock

l’escursione. Fare questo controllo aiuta a pianificare il percorso, decidere come vestirsi e cosa mettere nello zaino.
In caso di meteo sfavorevole la cosa più saggia da fare è rimandare l’escursione, per evitare di trovarsi in qualche situazione sgradevole o in qualche guaio.

5. Attenzione a scarpe e vestiti

A meno che non stiamo andando a fare una scampagnata con gli amici, un picnic tra i boschi, non c’è bisogno di specificare che le scarpe da ginnastica non bastano.
Bisogna usare scarpe da trekking, con le calze giuste: si, anche i calzini contano! Soprattutto se non volete “rovinarvi i piedi”.
Un’altra cosa fondamentale è vestirsi a strati, con capi tecnici: il meteo in montagna cambia spesso, quindi la possibilità di “cambiare il proprio outfit” in base a come cambia il tempo (caldo-freddo; sole-pioggia).
In ogni caso gli esperti suggeriscono di evitare il cotone e dare la preferenza a capi traspiranti, perché camminando in montagna la temperatura corporea si alza e si suda. RIcordate di portare con voi anche un capo d’abbigliamento anti pioggia.

6. Preparare lo zaino

La cosa migliore è avere uno zaino leggero (per le escursioni più difficili la questione è ovviamente diversa).
Chi è alle prime armi avrà bisogno di poche cose perché seguirà percorsi più semplici (un conto sono le scalate sull’Everrest, un altro il percorso “dietro casa” che si fa per iniziare).
Le cose che non possono mancare sono veramente poche:

    • acqua abbondante;
    • cibo
    • kit di primo soccorsoattrezzati;
    • crema solare (in base alla stagione);

7. Rimanere sul percorso

Fondamentale è rimanere lungo il percorso principale: se è stato pensato, disegnato, in un certo modo un motivo ci sarà. Seguirlo significa fare l’escursione nella massima sicurezza.

8. Mantenere un passo regolare

L’ideale, durante la camminata, è mantenere un passo costante: questo aiuta a “mantenere il fiato” ed a non stancarsi dopo i primi 5 minuti.
Mai evitare di fare soste, se si è stanchi: ancora meglio se si prova a pensarle prima di partire.

9. Le prime volte è meglio andare con un esperto

Varie volte mi sono sentita ripetere questo: “le prime volte non andare da sola!”, a cui poi si aggiugeva un “fatti accompagnare da qualcuno di esperto che possa darti le indicazioni giuste”. Qualcuno di esperto che conosca bene il sentiero, sappia scandire i tempi e suggerire quindi quando fare delle pause. A cui si aggiunge anche il saper evitare di cacciarsi in situazioni pericolose!

10. Se ci si muove da soli comunicare a qualcuno il proprio itinerario

“ma come, non bastava farsi accompagnare qualche volta e poi si poteva andare tranquilli?” si, ma anche no. Mi spiego: dopo aver fatto pratica, ovviamente, si inizia a capire ed imparare, ma è anche vero che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.
Se dovesse capitare un qualsiasi fatto imprevisto e inaspettato, avere qualcuno che sa dove raggiungerci significa avere qualcuno che può essere in grado di aiutarci.

Esistono anche app, come GeoResQ creata dal Soccorso Alpino, ma il fatto che internet non c’è ovunque rende migliore l’idea di avvisare un essere umano!

Link utili

Potete acquistare le vostre attrezzature da trekking su Amazon (NB: le scarpe è comunque saggio provarle prima di acquistarle, vi suggerisco di comprare almeno quelle “di persona”).

Si trovano anche numerose guide riguardo i percorsi di trekking

Il sito trekking.it è il più adatto per cercare tutti i consigli. Un altor sito che ho consultato diverse volte è angolosportivo.com.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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