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Dintorni di Sofia: una visita al monastero di Rila

Dintorni di Sofia: una visita al monastero di Rila

Avete presente quei posti che vi lasciano a bocca aperta fin da quando li cominciate ad intrevedere da lontano, che riescono a stupirvi ancora più di quanto avevate immaginato prima del viaggio? Il monastero di Rila, a 120 km da Sofia ed uno dei più famosi della Bulgaria è esattamente uno di questi posti! Venne fondato dall’eremita san Giovanni di Rila nel X secolo, nel 1976 venne dichiarato monumento storico nazionale e dal 1983 è patrimonio dell’umanità UNESCO.
Monastero di Rila A parte le visite guidate organizzate da diversi tour operator, è possibile arrivare al monastero prendendo un bus che parte alle 10:20 dalla Stazione Ovest di Sofia raggiungibile con il tram numero 5 (2 traverse alle spalle del palazzo di giustizia, 1.6 leva di biglietto ed 11 fermate di distanza): il biglietto va fatto a bordo del bus, costa 11 leva a tratta a persona e non si possono prenotare i posti, quindi prima arrivate e più possibilità avrete di poter “scegliere” il vostro posto; vi consiglio di arrivare il prima possibile, soprattutto se soffrite di mal d’auto/bus. Il viaggio dura circa 2 ore, comprensive di cambio d’autista poco prima di imboccare la strada di montagna, e ricordate che l’unico bus che c’è per tornare a Sofia parte alle 15 dall’ingresso del monastero: avete circa 2 ore per visitarlo e per mangiare una cosa veloce per pranzo (vi suggerisco una cosa velocissima per non passare il tempo seduti al ristorante anziché ad ammirare lo
Monastero di Rila splendore del luogo). L’ingresso al monastero è libero, ci sono biglietti d’ingresso solo per le cucine (3 leva a testa) e per la torre difensiva (5 leva a testa); le cucine le ho trovate molto interessanti da visitare, mi hanno sempre intrigata molto questi ambienti enormi dedicati proprio alle cucine, mentre la torre difensiva mi ha lasciata decisamente perplessa: si paga il biglietto, si salgono 70 scalini piuttosto strettini e difficili da salire, e una volta arrivati in cima il panorama è veramente minimo se non inesistente! Purtroppo all’interno dell’edificio religioso non è possibile scattare fotografie:
Monastero di Rila mi è dispiaciuto non poterne fare perché mi sarebbe piaciuto riportarmi a casa un ricordo visibile e per così dire “tangibile” di tutto quell’oro, quegli affreschi dai colori così forti che sembrano fatti ieri e di quel lampadario così basso e così largo da occupare decisamente molto spazio. Per quanto riguarda la visita all’interno dell’edificio religioso bisogna avere, ovviamente, un abbigliamento consono con spalle e gambe coperte. Cosa colpisce della struttura, oltre gli affreschi che si trovano su ogni angolo del monastero?
Monastero di Rila Sicuramente, per me, la struttura nel suo complesso: da fuori più che un monastero sembra una fortezza, una struttura difensiva di questa parte di Bulgaria; una volta varcato l’ingresso sembra di ritrovarsi in un mondo parallelo, rimasto esattamente come all’epoca in cui il monastero venne costruito (se non fosse per la marea di turisti), con il piazzale interno su cui affacciano le balconate su cui si trovano le celle monastiche ed il refettorio per i monaci.
Monastero di Rila Per mangiare qualcosa vi sono dei ristoranti e baracchini dall’altro lato del monastero rispetto all’ingresso dove vi lascia il bus: io ho “pranzato” con un gelato preconfezionato e qualche biscottino, preferendo usare le 2 ore a disposizione per girare il monastero, quindi non so consigliarvi un posto dove fermarvi; però vi segnalo comunque la presenza di posti dove mangiare (ed anche per comprare ninnoli e cianfrusaglie da riportarvi a casa). Vi consiglio, per chiudere il post, di tenervi una giornata per visitare questo luogo patrimonio UNESCO perché ritengo che sia un luogo asssolutamente da visitare durante un viaggio nella capitale bulgara.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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