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Sofia e la religione

Sofia e la religione

Ammetto che Sofia, dal punto di vista religioso, mi ha stupita molto per le architetture e per la vicinanza pacifica e sonnolenta di chiese di religioni diverse nell’arco di pochi metri.
Chiesa russa Con questo post voglio portarvi a scoprire il lato religioso di Sofia parlandovi di alcuni luoghi religiosi della città e comincio dalla piccola Chiesa russa (Tsurkva Sveta Nikolai): anche se molto piccola, attira immediatamente l’attenzione di chi passa lungo la via. Molto piccola, purtroppo non è possibile fare foto all’interno. Non potete perderla, in quanto si trova molto vicino al palazzo reale ed a molte altre attrazioni della città.
Chiesa di Santa Sofia La chiesa di Santa Sofia è la chiesa che ha dato il nome alla capitale della Bulgaria: sono così fortemente legate perché questa chiesa si trova su una collina ed era il primo edificio che pellegrini e viaggiatori vedevano arrivando in città. Dedicata alla “divina saggezza” di Dio come la moschea Hagia Sophia di Istanbul, l’interno è molto interessante con i suoi mattoni rossi e le icone religiose lungo le pareti e mi ha colpita principalmente per la sua semplicità. Ancora più interessante è la cripta di Santa Sofia:
Monumento al milite ignoto non vi si trova la tomba della santa, ma una stratificazione su 4 livelli di secoli e secoli di necropoli costruite dove adesso si trova la chiesa! Per visitarla si pagano 6 leva a testa (circa 3 euro) e per scattare fotografie vanno pagati ulteriori 15 leva (circa 7.5 euro). All’esterno della chiesa si trova il monumento al milite ignoto ed esattamente di fronte ad esso si trova la sede del Patriarca della chiesa ortodossa bulgara.
Cattedrale Alexander Nevsky: interni Poco distante si trova la cattedrale di Aleksandr Nevskij, che tutti noi viaggiatori conosciamo come IL simbolo di Sofia. Costruita in stile neo-bizantino, è una delle cattedrali più grandi della città! Non c’è un biglietto d’ingresso, ma c’è un biglietto da pagare se si vogliono fare delle fotografie: se volete farne vi suggerisco di NON provare a fare i furbi perché ci sono diversi addetti al controllo dei biglietti e può capitare che ve lo chiedano diverse volte durante la visita. L’interno non è certamente spoglio come a Santa Sofia: maestoso, imponente ed affrescato in ogni angolo delle sue pareti e cupole, è il simbolo perfetto di una città (diciamo anche di una capitale). Avevo letto diversi consigli riguardo l’andare a visitare la cripta della cattedrale, ma una volta arrivata lì ho dato uno sguardo veloce ed ho deciso di non andare: l’ambiente è totalmente ristrutturato e “moderno” rispetto a quello che ci si aspetta da una cripta, io non capisco assolutamente nulla per ciò che riguarda le icone e questa forma di arte sacra e, quindi, ho pensato che per me potesse essere più utile investire quel tempo in altro modo.
Continuiamo la scoperta del lato sacro di Sofia con una visita alla cattedrale di Sveta Nedelya, Sveta Nedelya la cattedrale ortodossa della città. Non sappiamo molto della storia riguardante i primi anni di vita dell’edificio, se non che (forse) la struttura originale fu costruita intorno al X secolo e che avesse una base in pietra e pareti in legno. L’edificio arrivò indenne fino alla metà del XIX secolo, quando venne smontato il 25 aprile del 1856 per costruire al suo posto una più imponente cattedrale. La nuova costruzione, ancora incompiuta, venne danneggiata da un terremoto nel 1858, facendo durare i lavori di costruzione più di quanto era stato previsto inizialmente. Nel 1925 la chiesa è stata gravemente danneggiata in seguito ad un attentato esplosivo avvenuto durante il funerale del generale Konstantin Georgiev, che causò anche l’uccisione di 134 persone e più di 500 feriti: sembra che l’attentato fosse dovuto alla presenza dello Zar al funerale, anche se questo non lo sfiorò nemmeno perché era in ritardo! Per fare le foto all’interno va pagato un biglietto (che ho scelto di non pagare, quindi non ho foto degli interni).
Moschea di Sofia Poco distante dalla Cattedrale si trova la piccola Moschea di Sofia. Per entrare vanno ovviamente tolte le scarpe e le donne devono coprirsi la testa (e le spalle sia donne che uomini, ovviamente) e all’interno è possibile scattare fotografie senza dover pagare un biglietto. L’interno mi ha colpita per la sua semplicità e la bellezza delle pitture del soffitto e delle poche sulle pareti. Ad agosto 2017 stavano facendo dei lavori, tra cui la copertura del tetto, quindi vi suggerisco di controllare e prendere informazioni per organizzare al meglio la vostra visita senza saltare la moschea cittadina. Una cosa che mi ha colpita molto della capitale bulgara è la pacifica convivenza di diverse religioni in uno spazio di pochi chilometri:
Sinagoga di Sofia non lontana dalla cattedrale ortodossa e dalla moschea, alle spalle del mercato centrale di Sofia, troviamo la Sinagoga. L’ingresso è lungo Exarch Joseph Street, sulla destra rispetto al mercato, controllano in maniera molto accurata tutte le borse ed alcune le fanno lasciare in un deposito/guardaroba. Costruita tra il 1905 e il 1909, in stile neomoresco, è una delle più grandi sinagoghe
Sinagoga di Sofia monumentali d’Europa. Durante la seconda guerra mondiale la sinagoga non subì atti di vandalismo o profanazione, ma fu seriamente danneggiata nei bombardamenti del 1944 che causarono il crollo di alcune parti e la perdita quasi totale della collezione di libri e manoscritti della biblioteca. Anche se nel dopoguerra molti degli ebrei di Sofia emigrarono in Israele, la sinagoga non ha mai cessato di funzionare al servizio delle necessità della comunità cittadina. Non c’è biglietto d’ingresso e non si paga per scattare fotografie. Vi consiglio assolutamente di visitarla.
Chiesa di San Giorgio Nel cortile interno del palazzo presidenziale si trova la particolare e bellissima Rotonda di San Giorgio, chiesa a pianta circolare di epoca paleocristiana costruita in laterizio rosso e considerata il più antico edificio della capitale bulgara. Molto particolare, circondata da pochi resti della città di Serdica (l’antica di Sofia), è probabilmente l’edificio religioso che più mi ha colpita: la location, circondata dagli edifici moderni, la sua forma diversa non tanto dalle altre chiese cittadine quanto da tantissime altre che mi è capitato di vedere in giro per il modo e per i suoi interni dove “si respira” la religione.
Sveti Sedmochislenitsi Non molto lontana a piedi dal palazzo di giustizia di Sofia, si trova Sveti Sedmochislenitsi o chiesa dei sette santi in italiano: dalla struttura decisamente imponente, la chiesa è dedicata ai Santi Cirillo e Metodio, “inventori” dell’alfabeto cirillico, ed ai loro 5 discepoli. L’interno è straripante di oro e di affreschi dai colori intensi, entrambi aspetti che colpiscono i visitatori al punto, secondo me, quasi da togliere il fiato.
Chiesa di Bojana La conclusione perfetta per questo giro è sicuramente la piccola Chiesa di Bojana, patrimonio UNESCO situata in un parco alla periferia di Sofia.
Potete arrivarvi sia col taxi, in circa mezz’ora e per un prezzo di 25/30 leva, sia col bus (63, 64 o 107) con tempi di percorrenza leggermente più lunghi. Il biglietto d’ingresso costa 10 leva (circa 5 euro), si paga poco dopo l’ingresso al parco e la chiesa si trova alla fine di un viale immerso nel verde. Ci sono alcune regole relativamente rigide per la visita:
Chiesa di Bojana niente fotografie all’interno, borse e zaini grandi vanno lasciati all’ingresso e possono entrare solo piccoli gruppi di 8-10 persone che potranno trattenersi all’interno per massimo 10 minuti (e no, non pensate nemmeno di poter fare i furbi perché il custode vi seguirà passo passo). Gli orari di apertura variano in base alla stagione, ovviamente: dalle 9:00 alle 17:00 in autunno ed inverno (1 novembre – 31 marzo) e dalle 9:30 alle 17:30 dal 1° aprile al 31 ottobre. Altre informazioni potete reperirle sul sito ufficiale. Vi lascio anche il link all’articolo di Alessandro, che ho studiato per bene prima di partire.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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