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A Chiusi col treno natura

A Chiusi col treno natura

Sapete cos’è il treno natura? Io l’ho scoperto pochi giorni fa e sono rimasta affascinata dai percorsi (la Toscana è magica) e ancor di più dai terni utilizzati: littorine (degli anni ’30 e ’50) e treni a vapore!
La littorinaPiccola nota prima di iniziare il racconto: Io sono stata ospite dell’organizzazione, ma questo ovviamente non inciderà su ciò che vado a raccontarvi in questo post (la sincerità prima di tutto! L’ho sempre dato per scontato,  ma da oggi inizierò ad indicarvi in maniera migliore questi post)

Panorama dalla Littorina L’appuntamento è alle 8:30 del mattino di domenica 4 settembre, alla stazione di Siena: qui ci aspetta la nostra littorina del 1959, che ha sostituito la littorina 772 degli anni ’30 che era in manutenzione (anche ai migliori capita di dover essere sistemati!!). Salire su quel treno da due vagoni è stato come fare un salto nel tempo: ambienti piccoli, con sedili “unici e decisamene poco imbottiti” (rispetto a quelli a cui siamo abituati oggi) e, ovviamente, niente aria condizionata. Non ci ho messo molto per immedesimarmi ed iniziare ad immaginare quel piccolo treno come doveva essere un tempo, pieno di gente “dell’epoca”: vi assicuro che basta davvero poco, un minimo di fantasia e saranno subito anni ’50 (facciamo anche ’60)!
Percorriamo la stessa linea ferroviaria dei treni passeggeri e, quindi, lungo il tragitto che da Siena ci porta a Chiusi, diverse volte ci siamo fermati per dare la precedenza a questi treni “di linea”: 
Panorami dalla littorina non preoccupatevi perché di solito sono fermate abbastanza brevi (solo una volta ci siamo fermati per circa mezz’ora, ad Asciano, ma giusto perché i treni che avevano la precedenza sul nostro erano due (e non è detto che ricapiti anche a voi). Sfrecciamo attraverso le crete senesi, area di circa 40 km quadrati: quest’area splendida della Toscana è attraversata anche dalla via Lauretana, “catalogata” come una delle strade più belle della zona e non faccio fatica a crederlo vista la bellezza dei panorami che ci sfrecciano accanto e che riusciamo a vedere dai finestrini! Si intravedono anche i calanchi delle crete senesi e la nostra guida ci spiega che, per colpa del salmastro, questi si consumano di circa 2 centimetri l’anno e, per questo, finiranno per sparire (molto più velocemente delle altre tipologie di calanchi, come quelli che si possono vedere nella zona di Atri in Abruzzo).
Chiusi sotterranea: Labirinto di Porsenna Una volta arrivati alla stazione di Chiusi, il transfer ci porta in centro ed iniziamo la scoperta di questo borgo che ha molte cose da offrire! Dalla Cattedrale passiamo per il museo civico, l’ingresso è proprio li accanto, ed iniziamo la visita alla Chiusi sotterranea ed il Labirinto di Porsenna, che rappresenta solo una piccola parte della parte sotterranea della città: anticamente era un percorso di cunicoli che avevano uno scopo idraulico e venne inaugurato per le visite aperte al pubblico nel 1995; negli anni ’70, durante gli scavi, vennero trovati dai volontari molti oggetti “di casa” che gli abitanti della città buttarono nei vari pozzi probabilmente per i più disparati motivi (anche semplicemente perché rotti o danneggiati). I cunicoli sono in arenaria e decisamente freschi, grazie alla temperatura di 13 gradi (quindi se siete freddolosi portatevi qualcosa per coprirvi) e il nostro giro si conclude alla cisterna: questa poteva contenere 150’000 litri d’acqua!
Chiusi: La cattedraleVenne costruita in “coccio pesto”, ovvero con arenaria “mista cocci”, per impedire che l’acqua filtrasse attraverso i muri. Finiamo la visita uscendo dalla torre campanaria che è staccata dalla cattedrale perché era nata come torre difensiva e non come campanile. Quindi le guide ci lasciano girare per centro dandoci appuntamento alle 15 per la parte finale di questa giornata. Personalmente ho scelto du girellare per il centro per cercare di assaporarlo al meglio e cercare angoli particolari e nascosti. Ho sfruttato parte dell’ultima ora per andare a visitare il Museo nazionale etrusco di Chiusi
Museo etrusco di Chiusi(sul frontone viene identificato semplicemente come “museo etrusco”): è piccolino e devo ammettere di averlo trovato decisamente ben tenuto! Si trova in via Porsenna 93 e raccoglie i reperti trovati durante gli scavi della zona, in particolare antichissimi canopi e i tipici sarcofagi (ci sono, nella zona, 2 necropoli cristiane ed anche etrusche). Gli spazi sono ampi, l’illuminazione è buona anche se con qualche riflesso e le spiegazioni sono fatte abbastanza bene. Il biglietto d’ingresso costa 6€ e ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito. Fa orario continuato, tutti i giorni, dalle 09.00 alle 20.00.
"Ruzzi della conca": la sfilata a Chiusi scaloAlle 15 torniamo al piazzale antistante la stazione di Chiusi per assistere alla sfilata delle contrade ed alla sfilata-rievocazione storica per la manifestazione “Ruzzi della Conca“. Di cosa si tratta? Cito (rielaborando in parte) dal sito ufficiale: è una manifestazione nata nel 1981 ed il cui nome nasce da due espressioni linguistico-dialettali tipiche della città, ovvero il “Ruzzo”, gioco nato per divertirsi e divertire, e la Conca, valle dove si trova il paese di Chiusi Scalo. Dopo il passaggio delle contrade c’è una
"Ruzzi della conca": la sfilata a Chiusi scalo sfilata in abiti storici: per quanto riguarda quest’ultima mi hanno spiegato che ogni hanno cambia l’anno in cui viene ambientata (quest’anno era in stile anni ’30). L’evento continuava con la “disfida finale”, durante la quale le cinque contrade si sfidano nel gioco della palla al bracciale per conquistare la “conca”. Noi, purtroppo, non siamo rimasti ad assistere perché ci aspettava il viaggio di ritorno e, quindi, siamo andati in stazione a riprendere la littorina e rientrare a Siena. La giornata è stata lunga, ma sicuramente molto interessante: ammetto che mai avrei pensato che Chiusi avesse cosi tante cose da scoprire e raccontare… Immaginavo si un centro storico carino, ma è stato ancora meglio delle aspettative.
panorami in viaggio Se cercate informazioni sul Treno natura avete l’imbarazzo della scelta riguardo i siti da consultare:
– la descrizione del Treno natura sul sito ufficiale di Terre di Siena (l’ente per la promozione turistica del territorio di Siena);
– Il calendario dettagliato, sempre sul sito ufficiale di Terre di Siena
– Potete contattare l’agenzia Visione del Mondo per tutte le informazioni (e la prenotazione del vostro posto sul treno);
– Anche sul sito delle Ferrovie Turistiche Italiane viene riportato il calendario dettagliato

La camera d'hotel (a Siena) A Siena ho dormito presso l’hotel degli ulivi, tramite l’agenzia visione del mondo. Ho trovato un hotel che, anche se lontano dal centro (circa 40/45 minuti a piedi), è comunque ben collegato col centro e la stazione grazie a diverse linee di autobus (i biglietto li ho comprati dal tabaccaio ad 1,20 euro l’uno; ho letto un avviso ad una fermata dell’autobus che parlava della possibilità di comprarli anche a bordo ad un prezzo maggiorato). La camera, doppia uso singola, era ampia  e decisamente silenziosa.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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