Durante quest’ultimo viaggio a Londra ho deciso di andare a visitare Bletchley Park ed ho deciso di iniziare proprio da qui per raccontarvi questi 8 giorni di viaggio. Noto anche come Stazione X, è una tenuta situata a Bletchley (circa 75 km a nord-ovest di Londra) ed ebbe un ruolo importantissimo: durante la seconda guerra mondiale si trovava a Bletchley Park l’unità principale di crittoanalisi del Regno Unito. Qui sono stati decifrati Codici e messaggi cifrati dei paesi dell’Asse (Il più noto è il codice nazista ottenuto con la macchina Enigma e la cifratrice di Lorenz). Chi lavorava qui, il giorno in cui prendeva servizio doveva firmare, ovviamente, un accordo di segretezza e la sua vita si poteva svolgere solo all’interno della tenuta stessa. Di tutto ciò che accadeva qui non poteva uscire nulla all’esterno.
Fondamentalmente, per dirlo senza troppi giri di parole: avete presente il film “The imitation game” uscito nel 2014? Ecco, quella parte della storia di Alan Turing si svolse in questo luogo.
– Come arrivare: In treno da Londra Euston. I treni della linea “London midlands” arrivano direttamente a Bletchley Park in circa 50 minuti (il prezzo si aggira intorno alle 20/22 sterline, molto dipende da che tipo di biglietto acquistate). In alternativa potete prendere un treno fino alla stazione di Milton Keynes central e poi arrivare a Bletchley, ma è meno conveniente perché in questo moto superate la vostra destinazione per poi tornare indietro! Questo vuol dire che, anche se i costi sono simili, ci mettete circa 20/25 minuti di più! – Biglietto d’ingresso: costa, quello intero, 17,25 sterline. Non è economico, ma per la mia esperienza sono soldi ben spesi (e ovviamente ci sono gli sconti per gli over 60, i bambini e anche per le famiglie). – Audioguide: ci in 9 lingue, italiano compreso; Le Visite guidate, invece, sono solo in inglese. La fila alla cassa, anche se tanta, scorre abbastanza velocemente.Quando si fa il biglietto viene data anche una cartina del sito, ma secondo me ce n’è poca necessità. Perché è fatta male? Assolutamente no!
La spiegazione è molto più semplice e banale: lungo il percorso ci sono molte indicazioni (e mappe) che vi permettono di capire sempre dove vi trovate e di decidere di conseguenza come proseguire il vostro giro. La visita si articola tra gli esterni della stazione, molto curati e ben tenuti, e gli interni degli “hub” e della “mansion”, con mostre e ricostruzioni: si possono vedere la macchina costruita da Touring stesso (la “bomba”), i dizionari usati per le traduzioni dei messaggi in altre lingue, le macchine da scrivere e tanto altro, oltre ovviamente alla ricostruzione di quelle che era l’ufficio di Alan Touring. Andando con una certa calma, ma nemmeno troppa, ho girato il parco in circa due ore e l’ho apprezzato molto per tanti motivi.
L’ho trovato strutturato molto bene, ci sono mappe ed informazioni ovunque, c’è un caffè dove è possibile mangiare (potete scegliere tra cibi caldi o dei semplici tramezzini), ci sono tavoli da picnic che i visitatori possono usare (anche per il cibo che eventualmente si portano da casa) e se venite a visitarlo con i vostri bambini sappiate che c’è anche un’area giochi per i più piccoli. Oltre a tutto questo, l’ho apprezzato perché grazie alle spiegazioni curate ho potuto imparare molto su questo luogo e la sua storia. Credo che possa essere anche un buon posto dove portare i bambini per fargli conoscere un pezzo importante della storia del ‘900 dell’Europa raccontando loro, in maniera curata ma divertente, cosa accadevano mondo e cosa facevano in questo luogo.
Vi consiglio di fare una sosta lungo le sponde del laghetto: curato come tutto il resto della tenuta, è anche popolato da molti animali tra cui anche un paio di cigni che non sembrano essere impauriti o intimiditi dalle persone che gli si avvicinano incuriosite e divertite per fargli una foto.
Tutte le foto le trovate nell’album su flickr, ovviamente, e appena rientrerò da Atene inizierò anche a lavorare al video