Finalmente riesco a riprendere la regolarità delle rubriche ed iniziamo proprio da quella sulla letteratura di viaggio. Oggi vi parlerò di due libri che parlano di Parigi e che ho letto per il viaggio nella capitale francese da cui sono tornata pochi giorni fa.
Il primo, “La mia Parigi, i miei ricordi” di Edgar Morin, è stato una lettura che mi ha portata a scoprire la Parigi degli ultimi 60 anni attraverso la storia personale dell’autore.
Edgar Morin racconta la sua vita parigina, iniziata l’8 luglio 1921 in rue Mayran, nel 9° arrondissement, ai piedi della butte Montmartre. Racconta dei suoi amori, la sua famiglia e le sue vicessitudini politiche. Trasloca diverse volte ed ogni trasloco corrisponde un periodo diverso della sua vita e della città stessa. La città si trasforma, cambia, e l’autore cambia qualcosa di se (fosse anche solo l’appartamento o dove lavora) insieme a Parigi stessa.
In alcuni momenti, devo ammetterlo, mi sono un po’ persa, non riuscivo a ricollegare alcuni personaggi all’autore, ma il libro rimane comunque abbastanza scorrevole.
Un libro che è sicuramente interessante per molti aspetti riguardanti la storia di Parigi, un racconto che mi ha permesso, con la calma che si ha quando si legge un libro, di scoprire alcuni aspetti della sua storia più recente visti da chi li ha vissuti “da dentro”.
Il secondo, scritto da Luigi la Rosa, si intitola “Solo a Parigi e non altrove. Una guida sentimentale”. Un racconto più “sentimentale” della città in grado di “tenere a se”la maggiore concentrazione di artisti, scrittori, musicisti ed intellettuali.
La lunghezza è all’incirca la stessa del libro di Morin, ma l’ho trovato molto più scorrevole e di facile lettura rispetto all’altro (probabilmente perché è un racconto storico più dal punto di vista artistico – culturale che politico). Si suddivide in piccoli “capitoli”, di 4/5 pagine al massimo, che raccontano la storia di un indirizzo ben preciso della città di Parigi: se già col libro di Morin è possibile crearsi un percorso secondo indirizzi di importanza storica, col libro di La Rosa diventa una operazione ancora più facile.
Da entrambi ho preso spunti interessanti, indirizzi di luoghi, case, caffé e brasserie che, a modo loro, per chi vi è passato o vissuto, hanno avuto una certa importanza nella storia di Parigi.
Li avete mai letti? Vi sono piaciuti? Fatemi sapere in un commento!