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Blogtour #AITBmanfredonia: cosa fare e vedere a Mandredonia

Blogtour #AITBmanfredonia: cosa fare e vedere a Mandredonia

Dal 13 al 16 ottobre sono stata impegnata per l’Associazione Italiana Travel Blogger (“AITB”) in un blogtour nella zona di Manfredonia (e dintorni).
Della Puglia, lo ammetto, conosco davvero poco (soprattutto da Bari in giù) e questi 3 giorni sono stati l’occasione perfetta per rimediare almeno in piccola parte. Voglio iniziare a raccontarvi il tour e la zona parlando di Manfredonia, fulcro centrale del giro. Ammetto che non avevo un’idea ben definita di questa cittadina, avevo sentito spesso opinioni contrastanti e, alla fine, mi sono dovuta ricredere: certo, come in tutte le città ci sono anche qui cose che possono migliorare, ma i luoghi che ho scoperto sono davvero molto carini, particolari e degni di nota.
passeggiata serale al porto turisticoIniziamo dal porto turistico che abbiamo visto la prima sera io Alessandro e Fabio insieme ai ragazzi del Gal, mentre aspettavamo che arrivassero anche Gian Luca e Giulia. Non molto “vecchio”, costruito con (anche) un contributo di fondi pubblici del 15% del costo totale, è di una dimensione che definirei “giusta”: non è dispersivo, ci si fanno comunque belle passeggiate e si vede che inizia ad animarsi di locali e negozi. Lodevole il grande parcheggio dedicato. Noi ci siamo fermati al bar “godo”, dove abbiamo mangiato qualche stuzzichino (oltre che cozze e bruschette)e ci siamo bevuti qualcosa. Peccato che, però, finita la stagione estiva chiuda quasi tutto! Eppure, in questo periodo, le temperature sono ancora decenti per una bella passeggiata serale e sono sicura che un posto così, anche ad ottobre/novembre farebbe furore. Laboratorio di cartapestaIl 15 mattina saremmo dovuti andare alle saline di Margherita di Savoia (ve ne parlerò nel prossimo post sul tour)con delle 500 “d’epoca”, ma a causa del maltempo non siamo potuti andare. Quindi è stato organizzato un “Piano b” che ci ha portato in giro per il centro storico di Manfredonia. Iniziamo, quindi, la mattinata con una visita al Laboratorio di personaggi di cartapesta: un laboratorio piccolino, nascosto nei vicoli del centro, gestito con passione da Matteo Trotta che, oltre alle “semplici figure singole” realizza anche i carri del carnevale allegorico di Manfredonia (uno dei più antichi del sud Italia) con l’aiuto di una squadra di (almeno) 7 persone. Sono rimasta stupita dalla solidità di queste figure, pur sapendo che la cartapesta è più solida di quanto ci si possa immaginare, e dalla passione che il proprietario del laboratorio mette nel suo lavoro.
Laboratorio di ceramichePoco distante si trova un Laboratorio di ceramiche, nascosto in uno splendido cortile interno del centro cittadino. Da una parte negozio, in un angolo laboratorio, Antonio crea e vende qui le sue creazioni che mi lasciano ancora più stupita vista la semplicità con cui lui riesce a realizzarle: pochi secondi, pochi semplici (per lui) gesti e già tutto prende forma. Ho sempre ammirato chi fa questi lavori manuali,per la pazienza e la bravura nel loro lavoro e qui a Manfredonia ho avuto modo di apprezzare una sorta di “timidezza” nel raccontarci il loro lavoro. Panorama dal Faro di ManfredoniaPrima di concludere la mattinata con un pranzo (ed un riposino) ci portano fino al Faro e facendoci salire fino in cima, da dove abbiamo potuto guardarci intorno ed ammirare il panorama. Era da un bel po’ di tempo che volevo entrare in un faro, guardare il panorama da “lassù”, magari dormirci anche, quindi questa visita mi ha resa decisamente molto felice. Il faro è possibile visitarlo gratuitamente, bisogna solo inviare una richiesta alla capitaneria di porto di Taranto.
Dopo il “riposino pomeridiano” ricominciamo il nostro giro verso le cinque del pomeriggio, quando stava già cominciando a farsi sera e l’atmosfera del centro di Manfredonia stava diventando ancora più bella e particolare. Chiesa di Santa ChiaraLa nostra prima tappa del pomeriggio è stata la Chiesa di Santa Chiara. Piccola, incastonata tra i palazzi di un piccolo vicolo, purtroppo non è aperta spesso al pubblico (tanto che, come ci hanno raccontato, anche molti manfredoniani non la conoscono). Abbiamo ascoltato con molto interesse i racconti del custode, ammirando questo piccolo gioiellino che ha tanto da raccontare anche soltanto guardandolo in silenzio. La piazza del comuneFacciamo un salto alla piazza del comune dove si trova il Museo dell’antico abside della chiesa di San Domenico (ex cappella della Maddalena), dove purtroppo ho fatto una sola foto prima che ci sgridassero perché stavamo facendo fotografie quando è vietato farle 🙁 Breve la sosta a Piazzale Ferri, di fronte al castello (anzi, “tra il castello ed il faro”), dove troviamo la Statua di Re Manfredi, inaugurata a maggio del 2015, che sembra indicare proprio il suo castello. [Piccola nota storica: il castello e la cappella di Santa Chiara sono le uniche due cose che non sono andate distrutte a causa dell’invasione turca che ha devastato la città] Castello orsino - aragoneseIl Castello lo vediamo solo da fuori, girandoci intorno, perché è chiuso per lavori (dovrebbe riaprire entro dicembre). Peccato non averlo potuto visitare, credo che mi sarebbe piaciuto moltissimo l’interno (esattamente come mi ha affascinata già dall’estero, anche se questa impressione me la fanno un po’ tutti i castelli. Visto che mi piacerebbe molto tornare a Manfredonia per conoscerla ancora meglio, il castello lo segno già in cima alla “lista dei desideri” come prima cosa da vedere quando riuscirò a tornare qui per una visita ancora più approfondita (e sempre comprensiva dei dintorni). Il duomo di ManfredoniaConcludo questo giro di Manfredonia, e quindi il primo post sul blogtour “#AITBmanfredonia” con una sosta per ammirare la Piazza del Duomo ed il Duomo: la piazza l’ho trovata molto grande, più grande di quanto io me l’aspettassi, e per il duomo non ho parole per descriverlo (credo sia la prima volta che mi capita da quando ho aperto il blog).

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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