Avete mai pensato di fare un archeo urban trekking? Avete mai avuto l’idea di una lunga camminata, un trekking appunto, alla scoperta di Roma?
Io ho sempre amato camminare, macinare chilometri alla scoperta delle città. Quando mi hanno parlato di Isabella e del suo progetto “Archeorunnning” avevo letteralmente gli occhi a cuore. Il weekend del 25 aprile ho avuto modo di partecipare gratuitamente ad uno degli “eventi anteprima” che ha fatto per presentare il suo progetto, ed oggi ve ne voglio parlare.

ArcheoRunning: il progetto

Riprendendo le parole di Isabella stessa, ArcheoRunning è “un progetto creato per invogliare più persone a praticare sport e al contempo conoscere luoghi insoliti di Roma, o luoghi che si vivono distrattamente ogni giorno”. La proposta è composta da 4 diverse esperienze che è possibile fare:

• Running Tours;
• Fitwalking Tours;
• Walking Tours;
• ArcheoTrekking Tour;

L’obiettivo? Avvicinare le persone all’attività sportiva, aggiungendo la bellezza di scoprire la città… E Roma, piena di storia, è una città perfetta per sviluppare un connubio di questo tipo. Il progetto è pensato e gestito da Isabella. Chi è Isabella?

• storica dell’arte;
• tecnico FIDAL;
• preparatore fisico Coni;
• guida turistica abilitata;

Insomma, una sola persona che però sa il fatto suo sia in termini di attività sportiva sia in termini di visite guidate! Ha saputo unire le sue conoscenze e competenze ad un modo diverso (e interessante) di scoprire una città fantastica come Roma. Infine, da ricordare che il progetto è realizzato col contributo della Regione Lazio.

ArcheoRunning: la passeggiata in anteprima

Siamo partiti dal Circo Massimo – dove nell’antica Roma si facevano le gare con le bighe – con destinazione parco degli acquedotti, dove ancora è possibile ammirare la grandiosità delle costruzioni romane (degli acquedotti, nello specifico).
Abbiamo percorso circa 12 chilometri, passando per via Appia Antica, il parco della Caffarella, il parco di Tor fiscale. Durante il percorso Isabella ci ha ovviamente raccontato la storia dei luoghi che incrociavamo. Qualche esempio? Il circo massimo, che ospitava fino a 150.000 persone, era uno dei luoghi di Roma dedicati ai giochi insieme al Colosseo ed allo Stadio di Domiziano.
Sapevate che le terme di Caracalla erano delle terme dedicate al popolo…? Lo hanno capito dal fatto che vi erano mosaici n bianco e nero: erano più economici rispetto ai mosaici colorati.
Passiamo anche per l’Arco di Druso, fornice dell’acquedotto antoniniano situato proprio all’inizio dell’Appia antica, di fronte alla porta di San Sebastiano, la più grande e tra le meglio conservate delle porte nella cinta difensiva delle Mura Aureliane.
Entrati nel parco della Caffarella, passiamo il sepolcro di Annia Regilla (moglie di Erode Attico morta prematuramente) e al Ninfeo di Egeria.  A quest’ultimo si lega la leggenda di come è nata la fonte dell’acqua Egeria: la moglie di Numa Pompilio, Egeria, “si sciolse in lacrime” alla morte del marito.

Superato il parco della Caffarella passiamo per Tor Fiscale e arriviamo al parco degli Acquedotti, che durante le belle giornate è perfetto per passare qualche ora all’aria aperta. Durante questo tratto di passeggiata costeggiamo l’Acquedotto Felice, fatto in tufo, mattoncini e travertino. La struttura è molto resistente ed elastica, motivo per cui quanto costruito dai romani ha superato numerosi terremoti arrivando fino ai giorni nostri.

Ultime informazioni utili

I tour sono organizzati su richiesta, non sono quindi “a raccolta”: questo significa che, una volta scelta l’attività che volete fare, vi organizzate direttamente con Isabella per quanto riguarda il giorno del tour.
Non ci sono date. prestabilite e numero minimo  da rispettare, ma vi accordate direttamente voi con Isabella riguardo alla data del tour ed al numero di partecipanti.La passeggiata del 23 aprile è servita anche come banco di prova, per testare il percorso ed eventualmente pensare a come gestire al meglio percorso e soste.
Posso dirvi che le tappe definitive del tour saranno il Parco degli Acquedotti, il parco della Caffarella e l’Appia Antica, per evitare alcuni dei passaggi più “scomodi e difficoltosi” fatti al di fuori delle aree verdi che si toccano durante la camminata.

ArcheoRunning: le mie impressioni

La mia paura iniziale era che, avendo dei problemi ai tendini di una caviglia, io potessi risentirne durante la passeggiata e che non riuscissi poi a finirla (dovendola quindi interrompere. in anticipo). Ma così non è stato.
Non si corre, essendo una passeggiata, e Isabella è una guida esperta: sa organizzare il tutto senza portarvi allo sfinimento, permettendo ai partecipanti di arrivare alla fine del tour. La passeggiata ci ha permesso di camminare riscoprendo la città e la sua storia, grazie all’andamento “giusto” ed alle spiegazioni di Isabella, e questo l’ho apprezzato molto. Credo sia un ottimo modo di scoprire una città, mettendosi nelle mani di una persona esperta; inoltre è anche un modo perfetto per fare un po’ di moto, perché anche le passeggiate possono diventare attività fisica.