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L’importanza di internet nel turismo

Anche per questo post riprendo un articolo trovato sul venerdi di repubblica del 3 agosto. Si tratta di un articolo scritto da Giuliano Aluffi sul fatto che sempre più persone, su hotel e chef, si affidano ai giudizi della rete.

Sempre più italiani (il 40%) acquistano le vacanze su internet. E scelgono alberghi e ristoranti fidandosi delle opinioni degli altri utenti su siti come Tripadvisor, Expedia o Booking. Ecco come evitare i falsi. E le brutte sorprese.

Personalmente, con l’utilizzo di internet per la prenotazione di viaggi, mi sento più “libera” nella mia scelta: il pacchetto posso crearmelo da sola, per avere tutto quello di cui ho voglia e bisogno per quella vacanza senza dovermi accontentare.

Secondo un’indagine di Assotravel riferita al 2011, in due anni la percentuale di clienti italiani che usano internet per comprare viaggi è aumentata del 19%, arrivando a toccare il 53% di chi compra online.

Come sottolinea Rodolfo Baggio, docente di Turismo e sviluppo locale all’Università Bocconi di Milano, i siti come Expedia hanno dato un duro colpo alle agenzie di viaggi, soprattutto a quelle di piccole dimensioni.

Diciamo che spesso e volentieri le agenzie tendono a vendere pacchetti vacanze convenienti più per loro che per i turisti/viaggiatori/loro clienti e io stessa posso quindi capire la maggiore libertà di scelta che si sente di avere prenotando da se.

In questo modo, sottolinea l’autore dell’articolo, il rapporto che una volta si instaurava con l’agente di viaggi è “evaporato” (citando proprio le parole dell’autore), in quanto egli è stato soppiantato dalle opinioni degli altri utenti, i feedback che essi lasciano nel mare del web.
Soffermiamoci un attimo su questo: per quanto un agente di viaggi sappia fare il suo lavoro (normalmente uno che non è alle prime armi il suo lavoro lo sa fare e anche discretamente..come minimo!) non è detto che l’hotel che vi consiglia come super iper mega fantasmagorico ve lo consigli perchè lo ha provato con le sue mani. Invece, chi lascia la propria opinione su internet (a meno che non sia un fake, ma per ora sorvoliamo su questo) ha provato quell’hotel (o ristorante) con le proprie mani e sa esattamente di cosa parla. Voi non credete?

Secondo il report “Global Trust in Advertising and Brand Messages” dello scorso aprile, della società di analisi Nielsen, le recensioni dei consumatori pubblicate su internet (ad esempio su TripAdvisor) si assestano al secondo posto (64%) in quanto a credibilità delle fonti d’informazioni (seconde solo alle raccomandazioni delle persone che si conoscono.

Un grande problema che, però si presenta scegliendo su internet è che un certo hotel può essere al primo posto su TripAdvisor e 100esimo su Expedia. Perchè accade questo?
Rodolfo Baggio dice che c’è una netta polarizzazione dei giudizi: o molto positivi o molto negativi, mentre quelli “medi” sono sottorappresentati e questo accade perchè, come utenti, tendiamo a lasciare un commento solo se abbiamo avuto un’esperienza. Alle volte accade che ad avere un ruolo chiave siano le opinioni precedenti.

“la maggior parte delle recensioni è scritta per compensare la differenza tra la percezione che il consumatore ha di un prodotto e la percezione media degli altri utenti [..]” risponde Florent Garcin.

Secondo l’articolo, anche il prezzo dell’hotel incide molto anche il costo complessivo dell’hotel: più è alta la categoria dell’hotel, più saremo severi nel nostro giudizio.

Parliamo quindi della possibilità delle recensioni fake, scritte da chi ha interesse a promuovere il proprio hotel o a screditare quello dei concorrenti. Da questo punto di vista, i siti come Expedia, avendo a disposizione i dati dei clienti possono dare qualche garanzia in più rispetto ai siti di pura informazione come TripAdvisor dove si può lasciare un giudizio su un hotel od un ristorante anche senza esserci mai stati.

Le agenzie di viaggi esortano alla cautela: “le recensioni online sono spesso strettamente soggettive […]. Questo perchè il concetto di pulito, bello, saporito varia da cultura a cultura” spiega Amalio Guerra, presidente Assoviaggi Confesercenti.

Concludo dicendo che confrontare le recensioni di uno stesso hotel su diversi siti ci permette di farci un’idea abbastanza reale di come quell’hotel è.

****AGGIORNAMENTO****
aggiorno il post inserendo un commento che mi ha lasciato Roberto Magnifico su google plus:
“Molto telegraficamente, internet ha rivoluzionato e continuera’ a rivoluzionare il mondo “fisico” del commercio. Lo abbiamo visto nel caso delle agenzie di viaggio che hanno subito l’onda disruptive delle OTA, abbattendo il numero di un buon 50% se non di piu’. Lo stesso per quanto riguarda i mezzi di trasporto, in prima linea le compagnie low-cost. Lo testimoniamo con l’effetto della coda ultra lunga dei “prodotti” di nicchia (offerta) che ha creato (o risvegliato, ancora non lo sappiamo) la domanda di nicchia attraverso portali sui quali posso pubblicizzare globalmente il mio B&B o agriturismo di nicchia. Lo vediamo con i mezzi di trasporto. Lo vediamo con il sempre piu’ numeroso affidarsi ai travel blogger per informazioni complementari, supplementari e/o sostitutivi delle classiche guide.

Per citare uno degli esempi piu’ recenti e calzanti nonche’ uno dei casi piu’ emblematici lo possiamo trovare su come il settore alberghiero, B&B ed agrituristico sia stato “disrupted” ultimamente con il portale airbnb.com! Oggi, chi viaggia per lavoro e/o piacere, trova una opportunita’ senza precedenti nel cambiare modo di pernottare con questo portale, olttre a dare una opportunita’ senza precedenti a chi vuole monetizzare la sua camera da letto in piu’ o tutta casa.

In breve, e’ fuori dubbio che l’internet abbia rivoluzionato il turismo e ancora molto vi e’ e ci sara’ da fare. I servizi ed i prodotti sono in continua evoluzione sia B2B che B2C e sempre piu’ velocemente, sempre grazie ad internet.”

2 Commenti

Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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2 Comments

  1. interessante e ben scritto (il tuo post, intendo dire, l'articolo originale non l'ho letto)! Fabione

  2. Grazie! questo è un argomento che, da quando ho aperto il blog, mi è sempre stato molto a cuore. (e l'articolo mi ha dato la spinta e delle "altre idee" per scrivere il post 🙂 )

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