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Hippy Trail, il primo dei grandi viaggi

Questo percorso è stato la prima avventura dei fondatori della Lonely Planet Tony e Maureen Wheeler. È il celebre ‘hippy trail’, il viaggio via terra dall’Europa all’Asia, dove all’inizio degli anni ’70 i viaggiatori andavano in cerca di droga, sesso, avventura e maestri spirituali.

Quarant’anni dopo, l’avventura non ha perso un briciolo di fascino, Non si tratta più interamente di un itinerario ‘overland’, ma l’emozione rimane e, con un po’ accortezza, può ancora essere vissuta fino in fondo. Inizia a sognare e raccogli i tuoi spunti per partecipare al concorso tuelonelyplanet.it con cui festeggiamo i 20 anni di Lonely Planet in italiano. E poi cerca altre idee nella pagine di Grandi viaggi. Gli itinerari più belli del mondo, il nuovo libro fotografico che abbiamo pubblicato in occasione dell’anniversario per dire che la voglia di viaggiare è sempre al primo posto del nostro immaginario.

Negli anni ’60 e ’70 gli ‘hippy’ viaggiavano, apparentemente in massa, dall’Europa all’Asia meridionale spostandosi via terra attraverso Pakistan, Afghanistan, India, Nepal, Turchia e Iran. A spingerli a compiere questo viaggio era il desiderio di abbandonare le convenzioni sociali e di divertirsi. I figli dei fiori prediligevano questo itinerario perché poteva essere intrapreso con poche risorse economiche (in prevalenza in autostop o in autobus e treno) ed era il più lontano possibile dall’Occidente capitalista.

Di solito il punto di partenza erano le capitali europee Londra e Amsterdam, da dove si abbandonava l’Europa passando per Yugoslavia, Bulgaria o Grecia. Giunti a Istanbul, in Turchia, c’erano diverse possibilità, ma di solito si continuava alla volta di Ankara, da qui si proseguiva per Teheran, in Iran e poi da Kabul, in Afghanistan, si raggiungeva Peshawar attraverso il Khyber Pass. Le tappe successive erano Lahore in Pakistan, il Kashmir, Delhi e Goa in India.

Across Asia on the Cheap, la prima guida di viaggio scritta dai fondatori della Lonely Planet Tony e Maureen Wheeler, è il resoconto della loro esperienza di viaggio lungo l’Hippy Trail. Partiti da Londra a bordo di uno sgangerato furgone pagato 65 sterline, Tony e Maureen raggiunsero Kabul, da dove, dopo aver venduto il mezzo, proseguirono alla volta dell’Australia viaggiando attraverso Balcani, Turchia, Iran, Pakistan, India, Nepal, Thailandia, Malaysia e Indonesia con tutti i mezzi immaginabili: autobus scassati, treni e camion in autostop. Arrivarono nove mesi dopo a Sydney senza più un soldo in tasca. Oggi con i voli low-cost e il turismo più accessibile a tutti c’è una riscoperta dell’Hippy Trail. Ma coloro che partono sulle orme dei figli dei fiori non sono più hippy, bensì seri professionisti.

Il viaggio di oggi
Entra in Afghanistan attraversando il confine iraniano nei pressi di Mashhad e dirigiti alla città di Herat, tappa della Via della Seta. Dopo qualche giorno prendi un aereo verso il nord-est. La realtà ha infatti il sopravvento: la precaria situazione politica in cui versa il paese e i problemi di sicurezza vi costringono a viaggiare in aereo. A Mazar-e Sharif scopri il luogo più sacro dell’Afghanistan, il Santuario di Hazrat Ali dalle cupole azzurre. Nelle vicinanze sorgono le rovine di Balkh, altrettanto suggestive, con i resti della cinta muraria e di antiche moschee. Nota un tempo come la ‘Madre delle Città’, è probabilmente il più antico insediamento del paese.
Di nuovo a bordo dell’autobus diretto a Kabul, lungo il tragitto osserva il paesaggio dove la pianura lascia gradualmente il posto ai monti dell’Hindu Kush. Lungo il Valico di Salang, la principale via di comunicazione tra l’Afghanistan del nord e quello del sud, le condizioni della strada sono migliori del solito, ma il traffico è intenso e caotico.

Godi le attrattive di Kabul, tra cui i giardini di Babur, sovrano moghul, i nove musei e la famosa Chicken Street, tappa clou dell’itinerario originale, dove ancora oggi si vendono i più disparati articoli artigianali: gioielli, tappeti, lapislazzuli e persino antichi moschetti. Abbandona Kabul a bordo di un taxi con cui raggiungerai il confine con il Pakistan, pronto ad abbandonare l’Afghanistan attraverso il Khyber Pass, porta di accesso al subcontinente indiano, e a intraprendere un nuovo avventuroso itinerario, ovvero la tua versione rivisitata e aggiornata dell’Hippy Trail. La vastità dell’India, a questo punto, non sarà più così lontana.

L’identikit del Trail
Lunghezza – approssimativamente 7500 km
Paesi di cui si parla – Inghilterra, Olanda, Grecia, Bulgaria, Turchia, Iran, Afghanistan, Nepal, India
Durata ideale del viaggio – da due a tre mesi
Miglior periodo dell’anno – quando sentite il bisogno di prendervi una pausa
Il consiglio giusto – prima di partire per l’afghanistan e il pakistan informatevi sulla sicurezza

FONTE| lonelyplanetitalia.it

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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