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Todi spiegata da una guida ufficiale

Quando Camilla mi ha chiesto di scrivere “due righe” per farvi vedere Todi come la vedo io, beh, ho colto la palla al balzo e approfittando di questa meravigliosa giornata di sole (in questo momento il termometro segna 17 gradi!) ho preso il mio portatile e sono andata a scrivere in un luogo della città che mi potesse ispirare! Più o meno mi trovo a metà di questa scalinata!

Todi è un comune non molto grande, nel senso che il centro storico è racchiuso all’interno delle mura duecentesche, ancora in gran parte conservate, ma tutto intorno ci sono la bellezza di 37 frazioni: quasi tutte sono degli antichi castelli medievali intorno ai quali poi si è sviluppato nel corso dei secoli un piccolo borgo fortificato. Quindi, se avete più di un giorno da trascorrere qui da noi, di sicuro non vi mancheranno dei luoghi caratteristici e immersi nel verde da visitare!
In tutto noi tuderti (così ci chiamiamo, e non todini o todesi !) siamo circa 17.000 e la nostra caratteristica peculiare è il lamento perenne: qualsiasi cosa non va mai bene, a meno che a proporla e a farla non sia il soggetto in questione!

Torniamo però alla nostra visita.
Solitamente io consiglio di parcheggiare a Porta Orvietana ed iniziare il giro dalla Piazza del Popolo che si trova proprio al centro della città ed è da secoli il cuore pulsante della comunità: non a caso è da molti definita una delle Piazze medievali più belle e grandi d’Italia.

Da qui, dopo una breve spiegazione dei Palazzi Comunali, ci si sposta verso il duomo di S. Maria Annunziata che spicca maestoso in cima ad una gradinata di 33 scalini (come gli anni di Cristo!). La chiesa è in stile romanico ed è fra le più antiche di Todi, risalendo all’inizio del 1200.
Basta poi fare qualche passo in direzione sud per giungere alla Basilica del nostro santo Patrono Fortunato: la foto non c’è perchè è la chiesa che sta alle mie spalle proprio ora che sto scrivendo! Quindi date un’occhiata qualche riga più in alto…
La basilica si trova quasi sul punto più alto del colle (411m s.l.m.) e l’interno è il tripudio della luce visto che si scelse uno stile gotico internazionale e un pianta “ a sala”, tipica del gotico tedesco.
Mi raccomando, non dimenticatevi di scendere in cripta per andare a trovare il nostro più illustre concittadino che riposa proprio lì: Jacopone da Todi, frate francescano e poeta medievale secondo soltanto a Dante, secondo molti critici letterari! Cosa ha scritto? Dunque, partiamo con Il Pianto della Madonna, continuiamo con le circa 82 laude e finiamo con il testo dello Stabat Mater.
Dopodichè io vi porterei in uno dei miei posti preferiti: il Nido dell’Aquila. Il nome è tutto un programma, ma vi basti per ora una foto che ho fatto ad un gruppo di turisti che non ne volevano sapere di andarsene via da lì!

Dulcis in fundo, sfruttando una giornata di inizio primavera come quella di oggi, vi accompagnerei ad ammirare “The Queen”, la regina delle chiese tuderti: S. Maria della Consolazione, fra le più importanti chiese 500esche d’Italia.Eh sì, è vero, ha proprio qualcosa di speciale: sarà forse quella certa armonia strutturale, sarà forse il chiaro colore della pietra, sarà forse la grande, ma proporzionata cupola…o forse sarà il fatto che è definita “chiesa bramantesca”? Ci doveva essere lo zampino di qualche geniaccio del Rinascimento!

Ecco, il nostro “tour classico” è finito e sicuramente vi sarà venuta fame! Non c’è problema, visto che in centro ci sono ristoranti ed enoteche in grado di soddisfare ogni vostra curiosità culinaria.
Il nostro piatto tipico per eccellenza è la Palomba alla Ghiotta”, un piccione selvatico che viene cotto prima allo spiedo e poi in salmì: è un piatto prettamente invernale e viene accompagnato con una polentina calda calda…da noi si dice “è la morte sua”! E mi raccomando fatevi portare il pane fresco cotto a legna, altrimenti la scarpetta con cosa la fate? Se invece amate il tartufo, allora si va col nero di Norcia. Lo potete gustare con gli strangozzi fatti a mano, oppure con il filetto di manzo, o ancora all’interno di una sfiziosa frittatina.Per antipasto consiglio un bel tagliere di salumi locali : salumi di maiale, di cinghiale, di cervo, di oca…a voi la scelta, ma io farei un bel mix!Il tutto accompagnato prima dal nostro bianco di punta, il Grechetto di Todi DOC, e poi da un bel Rosso dei Colli Martani.Se vi rimane uno spazietto, il dessert potrebbe essere fatto da dei croccanti tozzetti inzuppati in un bicchierino di Passito di Montefalco: ora sì che siamo a posto!

L’errore che fanno in molti è pensare che Todi sia tutta nei 4-5 monumenti che vi ho sopra elencato. Niente di più sbagliato! Pensate che una delle cose che preferisco fare di più a Todi è accompagnare i visitatori nei percorsi di Trekking urbano: sono 3 in tutto e lì davvero si va alla scoperta dei tesori nascosti della città e ci si può meravigliare nel trovare piazzette e vicoletti che sembrano essere rimasti tali e quali a 800 anni fa!

P.S.: Se capitate a carnevale non stupitevi di trovare arcieri e cavalieri medievali in giro per il centro…siete nel bel mezzo del Carnevale Medievale. Se invece volete venire a maggio “rischierete” di trovare Todi col suo vestito più bello, quello fatto con decine di decorazioni floreali durante Todi Fiorita. Se poi sarete qui a fine estate, allora troverete il Todi Arte Festival e potrete scegliere fra concerti di musica classica e leggera, spettacoli teatrali e intrattenimento cabarét.

Insomma, di cose da fare ce ne sono tante e non vi potete perdere Todi! Assolutamente no!

 Le foto sono prese da due siti: todiguide.com (di Elisa Picchiotti, la ragazza che gentilmente ha scritto questo post) e da sitodi.net

2 Commenti

Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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2 Comments

  1. Bellissima descrizione della mia città.
    P.s ( I link alla fonte fanno sempre piacere e aiutano :-))
    simone di http://www.sitodi.net

  2. ehm…guarda che le fonti ci sono… controlla bene alla fine del post…. 😉

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