Il centro di Roma è, come tutti sappiamo, pieno di storia. Basta anche una semplice passeggiata per immergersi nel passato della città. Oggi vi porto a fare una passeggiata attraverso la storia e i luoghi principali di via Margutta e il “tridente” (via del corso, via del babbuino e via di Ripetta).
Piazza del Popolo: l’inizio
Iniziamo da piazza del Popolo, punto di incontro delle strade che compongono il tridente.
Sulla piazza affaccia Porta del Popolo, oltre la quale anticamente saremmo stati “fuori città”! Siamo lungo la direttiva di via lata, costruita sotto Augusto, e la porta è l’inizio della connessione al nord: da lì iniziava la via Flaminia e dal nord arrivavano i pellegrini e moltissimi artisti e visitatori arrivavano con il gran tour. L’origine del nome è incerta: secondo una prima ipotesi deriverebbe dal latino populus (pioppo), in quanto secondo la tradizione nella zona si trovava un boschetto di pioppi pertinente alla tomba di Nerone. Osservando la piazza si possono osservare le stratificazioni avvenute nel tempo, fino all’Ottocento, per via dei continui avvicendamenti di pontefici che comportavano modifiche e rielaborazioni dei lavori edilizi e viari. Sul lato esterno della porta, ssh piazzale flaminio, si trovano statue e colonne che “vengono da San Pietro”: vennero realizzate per ala basilica, ma furono rifiutate (e l’artista non venne nemmeno pagato per il suo lavoro).
Le porte laterali, invece, sono state aggiunte nel corso del 1600, durante un rifacimento della porta stessa. Ma torniamo a Piazza del Popolo: una delle prime cose che si notano è sicuramente l’obelisco, al centro della piazza stessa. Venne iniziato nel 1300 a.C., sotto il faraone Seti I e completato dal figlio Ramses II nel XIII secolo a.C. e l’intento era di collocarlo all’interno del tempio del Sole o Ra di Eliopoli in Egitto. Nel 10 a.C. venne portato a Roma per volere di Ottaviano Augusto, insieme all’obelisco di Montecitorio, e collocato sulla spina del Circo Massimo.
Il tridente, ben visibile da sotto l’obelisco, venne realizzato sotto Papa Paolo III. Sulla destra troviamo via di Ripetta, verso San Pietro; sulla sinistra troviamo via del Babbuino, che porta verso piazza di Spagna e “la Roma del gran tour”; al centro, infine, troviamo via del corso (antica via Flaminia) che va verso il centro. Le due chiese gemelle, all’ingresso del tridente, sono state realizzate durante il riassetto della piazza voluto da Papa Alessandro VII Chighi, lo stesso che commissionò al Bernini il colonnato di San Pietro. La piazza non ebbe pace nemmeno durante l’occupazione napoleonica: il suo rifacimento venne affidato ad un architetto francese (infatti abbiamo piazza di ampio respiro), anche se poi il progetto venne realizzato dal Valadier.
La passeggiata: via del corso
Via del corso oggi ci appare esattamente come era all’epoca del gran tour.
La strada esisteva già in epoca romana e in origine era il tratto sub-urbano della Via Flaminia; con la costruzione delle Mura Aureliane nel III sec. d.C. assunse il nome di Via Lata, nota così anche nel medioevo nel tratto tra Piazza Venezia e Piazza Colonna. Dai piccoli balconi che vediamo su molti palazzi si affacciavano le persone per guardare le corse dei berberi del carnevale romano. Piazza del Popolo era, almeno in parte, il “parcheggio” per le carrozze di chi poi si fermava a dormire nei palazzi della strada. Qui visse per due anni Goethe, il quale scrisse anche un libro sul gran tour. La via oggi rientra in quattro dei rioni della città e vi possiamo ancora vedere numerosi palazzi gentilizi e le chiese che si affacciano lungo la strada.
La passeggiata: via margutta
Via Margutta rappresentava il retro delle case affacciate su via del Babuino, dove si trovavano le residenze
della Roma bene. Proprio da via del babbuino, quindi, si prende via Margutta: anticamente era considerata una zona poverissima, considerata disabitata e lontana da quella più centrale e a Vicolo del babbuino troviamo una targa di affitto carrozze. Ai piedi del Pincio, come anticamente ospitava botteghe e stalle nel tempo è diventata luogo di gallerie d’arte e di ristoranti alla moda. All numero 51 di via margotta troviamo anche una delle location del film vacanze romane. Qui visse anche Artemisia Gentileschi, amica di Galileo, pittrice di scuola caravawgesscca.
I nomi di personaggi famosi che hanno soggiornato qui sono davvero tanti e tra questi troviamo Pablo Picasso: l’artista visse a via margutta per alcuni mesi del 1917. Più precisamente visse al numero di 53, dove alcuni artisti fondano una accademia d’arte. Vediamo che guardando sul retro dei palazzi si vedono i finestroni degli studi affittati agli artisti.
La passeggiata: via del babbuino
La via far parte del tridente e già esisteva nel XIV secolo; all’epoca aveva due nomi: via dell’Orto di Napoli e
via del Cavalletto. Nel 1525, grazie ai lavori voluti da papa Clemente VII, laa strada assunse un nuovo aspetto e venne denominata via Clementina, in onore del suo artefice. Successivamente diventò via Paolina, perché anche papa Paolo III decise di fare dei lavori alla strada. La fontana dove troviamo la statua del Sileno (divinità classica legata alle sorgenti ed alle fontane) venne posizionata nel 1571 per volere di Pio V; però la statua diventò famosa per via della sua bruttezza e i cittadini del rione la paragonarono a una scimmia: nacque così er babbuino, che divenne col tempo il nome stesso della strada.
La passeggiata: Piazza di Spagna
Percorrendo via del Babbuino arriviamo a Piazza di Spagna.
Una piazza cosmopolita grazie a via Margutta e a tutto gli artisti che ci vivevano. Babington, la famosa sala da the, nacque proprio per l’elevata presenza di turisti inglesi a Roma. Poco distante dalla piazza, a vita dei condotti, troviamo il caffè greco: si tratta di un altro importante luogo di ritrovo di artisti e intellettuali.