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Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli

Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli

La chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli è una chiesa dii Roma: si trova in via di Monserrato, nel rione Regola ed è la chiesa nazionale di Spagna a Roma. Dal 2003 la chiesa è sede del titolo cardinalizio di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli. Ho preso parte ad una visita guidata a fine febbraio 2023 per scoprire la chiesa e la sua storia, di cui non sapevo assolutamente nulla.

Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli: storia

La chiesa di Santa Maria in Monserrato è la chiesa della comunità spagnola dal XIX secolo circa, in quanto fino a quel momenti si riuniva presso la chiesa di san Giacomo a piazza Navona.
Questa nuova chiesa di riferimento viene costruita seguendo un “bisogno di competere” con la chiesa di San Giacomo, costruita ad opera di catalani aragonesi e valenciani. Della chiesa di Santa Maria, a navata unica e con 3 cappelle per lato, venne progettata da Sangallo e la costruzione fu molto travagliata per problemi finanziari. La facciata è strutturata su due livelli, non è del Sangallo e venne costruita nel ‘500, anche se il portone è del secolo successivo. La parte superiore è degli anni 1926-1929, opera del Rebecchini. Sopra la facciata è stata posizionata una roccia in travertino, con lo scopo di richiamare la montagna del Monserrat. Dalla fine del ‘300 fino al ‘500 fu un lungo periodo molto importante per la Spagna, perché il paese aveva un ruolo molto importante nello scacchiere mondiale. Papa Alessandro VI Borgia era spagnolo e la città di Roma si stava riempiendo di spagnoli. Nel ‘700 la corona spagnola cade in crisi: questo ovviamente porta a un momento di crisi anche per la chiesa.

Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli: la visita

La chiesa ha una volta a tutto sesto e presenta tre cappelle per lato. All’interno troviamo alcuni affreschi che in origine si trovavano nella cappella della chiesa di san Giacomo:
vennero spostati qui nel nel XIX secolo, quando la chiesa di san Giacomo è in disuso. La balaustra dell’altare maggiore venne rialzata nell’800, periodo del rifacimento (anche) del pavimento della chiesa. Guardandoci attentamente intorno notiamo alcuni simboli e rimandi alla corona spagnola, come d esempio uno scudo del periodo di Isabella, vediamo che mancano infatti alcuni simboli. Iniziamo a scoprire le cappelle, dalla prima sulla sinistra (dando le spalle all’altare): questa è la cappella dedicata alla Madonna del Pilar. Il dipinto venne fatto durante gli anni centrali del ‘700 e riporta la rappresentazione tipica della madonna del Pilar, sopra un pilastro retto da due angeli/cherubini. Questa, inoltre, è l’unica cappella a conservare marmi barocchi. La cappella successiva presenta affreschi e dipinti tutti su temi mariani. Infine, la terza cappella di questo lato della chiesa è stata completamente rimaneggiata.
Passiamo all’altro lato: la prima cappella, quella più vicina all’altare è stata totalmente rimaneggiata nell’800, ma per fortuna conserva la scultura sul fondo. La cappella centrale richiama la vocazione della chiesa e gli affreschi sono opere di Giovanni Battista Ricci. Questa cappella ha conservato l’arredo manieristico del 500.
L’ultima cappella è interessante perché da questa emerge la ristrutturazione ottocentesca.

Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli: le stanze “sul retro” e il cortile

Un tempo, in una nicchia sull’altare principale della chiesa si trovava la Madonna nera (Madonna che arrivava da Barcellona). Oggi è possibile vederne una copia in una delle stanze visitabili dell’edificio che fai parte della chiesa. Nel cortile troviamo sepolcri spostati nell’800 dalla chiesa di San Giacomo: le polemiche furono molte perché le opere dovevano essere staccate e poi rimontate qui (di fatti alcune subirono dei danni per via del lavoro fatto male). Infine è interessante una stanza con opere del Bernini e di altri artisti, sempre spostate qui dalla chiesa di san Giacomo.

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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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