Il fine settimana dell’immacolata è stato possibile visitare la Nuvola di Fuksas, nuovo centro congressi di Roma. I biglietti non erano pochissimi, suddivisi in 4 giorni (dal giovedì alla domenica), ma sono comunque andati via in poche ore (circa due, credo) e stando alla quantità di gente che ho visto il giorno in cui sono andata io sembrava non aver rinunciato praticamente nessuno.
I biglietti disponibili per ogni gruppo erano (massimo) 150 e poi si veniva divisi in gruppi più piccoli per la visita guidata (per fortuna) e ammetto di essere rimasta colpita in maniera positiva dall’inizio più che puntuale della visita, nonostante l’alta affluenza di visitatori curiosi. Ogni piccolo gruppo aveva, ovviamente, la sua guida. Entriamo nel foyer e la nostra guida ci da subito qualche informazione iniziale: il centro ha parcheggio sotterraneo da 600 posti auto e ci sono ben 4 ascensori panoramici (due portano fino all’auditorium e gli altri due, invece, coprono l’intera struttura). Dal foyer si accede in una “sala modulare“: sala di 7300 metri quadri che può essere “modificata” in base all’esigenza del cliente attraverso dei pannelli che è possibile spostare.
La sala ha pannelli neri su soffitto e pareti. Guardaroba e sale regia si trovano nel corridoio che si trova proprio accanto alla sala (e dallo stesso corridoio si accede ad altre sale di 100 metri quadri ciascuna).
Dal foyer prendiamo le scale mobili che ci portano al “primo piano”, situato all’interno della nuvola vera e propria, e da dove si prende la scala mobile a blocco unico più grande d’Europa (o così dicono) che porta all’ingresso dell’auditorium: la sala, ricoperta da pannelli di ciliegio americano, ha 1800 posti a sedere (1200 in platea e 600 in galleria). Le sedute sono di Frau e le lampade di Guzzi e sia le poltrone che le luci sono state disegnate dallo stesso Fuksas.
La sala è stata pensata in modo tale che non ci sia bisogno di impianti audio troppo sofisticati, in modo tale che sia possibile sentire gli speaker da tutti i punti della sala senza troppa difficoltà!
Dal punto di vista sismico la struttura è stata pensata come i grattacieli di Tokyo: in caso di un sisma è previsto che la struttura oscilli “seguendo il terremoto” (scusatemi, non conosco i termini tecnici) e non crolli. Questa cosa mi ha colpita subito, appena la giuda ce l’ha detto.
Concludo con l’albergo, che si trova accanto alla struttura che racchiude la nuvola stessa: per ora è stato realizzato solo lo scheletro perché il resto verrà fatto dalla catena che vincerà la gara d’appalto per la gestione dell’albergo stesso (quindi dovrà anche completarlo ed arredarlo).
– Biglietti: gratuiti
– Durata della visita: circa 45 minuti
– Prossime visite: probabilmente ci saranno altre aperture per visite guidate a gennaio e febbraio. Tenete d’occhio il sito del comune di Roma ed il sito nellanuvola.it perché se decideranno di farne altre troverete l’avviso su questi due siti.
– Orari: Stavolta ce n’erano diversi tra cui scegliere, nell’arco della giornata. Prima arrivate sul sito e più possibilità di scelta avrete (e dovrete anche essere veloci a prenotare, quindi vi consiglio di fare poco gli schizzinosi e di adattarvi più che potete)
– Ulteriori informazioni utili: bisogna arrivare all’ingresso (viale asia) 15 minuti prima rispetto all’orario di inizio previsto. Bisogna avere la mail di conferma stampata o sul cellulare ed un documento di riconoscimento che andranno mostrati allo staff addetto al controllo. Personalmente ho trovato la visita interessante e la struttura affascinante, cosa che mai avrei pensato: vi consiglio di controllare sui siti ufficiali per sapere se verranno riaperte le visite e di prenotare un biglietto (e ricordate che dovete farlo subito per non perdere la possibilità)