Cosa fare ad Anzio e Lavinio?
Fino ad agosto scorso vi avrei risposto “andare al mare” oppure “mare, spiaggia, cimiteri di guerra”, ma proprio ad agosto ho passato una settimana a Lavinio e mi sono ricreduta: oggi, quindi, eccovi giusto 4 posti che vi consiglio di non perdervi se passate per questa zona (e volete fare altro oltre ad andare al mare e prendere la vita con più calma).
Inizio da Anzio ed il suo Museo dello sbarco: si trova in via di Villa Adele 2, una stradina a senso unico dove potrebbe essere difficile trovare parcheggio. L’ingresso è gratuito e c’è il divieto di fare foto e video all’interno del museo (peccato, di certe cose mi sarebbe piaciuto avere un ricordo fotografico). Il museo è molto piccolo, anche troppo piccolo vista la quantità di cose che vi sono esposte: qualche metro quadro in più avrebbe giovato all’esposizione, che sarebbe risultata forse un po’ meno angusta. Ammetto che mai mi sarei aspettata di trovarlo così affollato: io vi sono andata a fine agosto e vi ho trovato numerosi turisti, italiani e stranieri e ammetto di essere rimasta stupita che in tanti lo conoscessero (infatti mi è stato suggerito che, molto probabilmente erano tutti appassionati di “roba militare”). Per altre informazioni e curiosità, potete ovviamente consultare il sito ufficiale del museo.
Nello stesso edificio si trova anche il Museo archeologico di Anzio, sempre ad ingresso gratuito.
Questo è sicuramente più grande del museo precedente, al punto che risulta essere quasi troppo grande per la quantità di reperti esposti. Non ci sono molte indicazioni ed informazioni riguardo i reperti in mostra, a dirla tutta sono quasi assenti, e così risulta difficile capire la storia che questi resti raccontano e qual’è il filo logico che li lega al territorio dove sono stati ritrovati ed anche quello che, immagino, li lega tra loro. Sicuramente, comunque, fa capire quanta storià c’è in questo territorio.
L’ultimo luogo che vi consiglio per quanto riguarda Anzio è il Cimitero monumentale inglese: si trova in via del Cimitero 10, accanto al cimitero comunale di Anzio ed alla Basilica di Santa Teresa (ci sono alcuni cartelli, nei pressi del cimitero stesso, quindi con un po’ di attenzione non potete perderlo). La zona, teatro dello sbarco di Anzio e quindi di azioni di guerra durante la seconda guerra mondiale, presenta diversi cimiteri di guerra e questo è, probabilmente, uno dei miei preferiti: il suo silenzio è assordante come la storia che racconta e se si aggiunge la vista spettacolare sulla baia non si può camminare per i suoi spazi e pensare. Ed a Lavinio? Ebbene si, c’è qualcosa da vedere anche a Lavinio!
Parlo della Riserva naturale di Tor Caldara, area naturale protetta istituita nel 1988 ed estesa per circa 44 ettari nel comune di Anzio. Passeggiando per l’area verde si raggiunge la torre che venne costruita nel ‘500 per l’avvistamento dei pirati saraceni, quella torre che si vede dalle spiagge di Lavinio e che sembra essere, anche da vicino, decisamente chiusa e diroccata. Lungo il cammino abbiamo incrociato varie spiegazioni riguardo specie animali (e anche della flora locale, se non erro) e diverse aree che dovrebbero essere destinate a varie specie animali: vi consiglio di informarvi riguardo le visite guidate per riuscire a scoprire di più della storia della riserva, flora e fauna comprese.
Ha un orario di apertura particolare: giovedì, sabato e domenica dalle ore 9:00 e alle 19:00 circa e l’orario di chiusura varia tra inverno ed estate. Nel periodo estivo si può usufruire di visite guidate (disponibili anche per le scuole) e bisogna fare richiesta al personale di sorveglianza. L’indirizzo preciso è via Ardeatina 247, ma vi assicuro che non potrete mancare il cancello d’ingresso lungo la strada!
Se siete appassionati di fotografia vi consiglio di fare una passeggiata per il lungomare di Anzio al tramonto: ne rimarrete a dir poco estasiati!