Come d’abitudine ormai, anche per il mese appena finito pubblico l’#instapost, il post con le foto che preferisco tra quelle che ho condiviso su Instagram. Non ho viaggiato molto, quindi sono andata a ripescare alcune foto scattate durante gli scorsi mesi ed aggiungendo alcune foto scattate quando sono andata a vedere la mostra sull’Istituto LUCE al Complesso del Vittoriano:non ho resistito alla tentazione di scoprire di più riguardo a quella che è ” la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo del mondo” (definizione di Wikipedia, io mi sarei dilungata troppo).
Ma “iniziamo dal principio”. Sicuramente sono rimasta incantata dai colori (portati all’esasperazione su instagram) del laghetto dell’EUR al tramonto.
Ho condiviso anche altre foto scattate ad Amsterdam, come questa scattata all’aeroporto di Schiphol
ok, è vero: sono uscita da Roma e sono andata a Venezia, ma per motivi (non felici) di famiglia (la famiglia di mio padre vive a Venezia). Da qualche anno vado e torno da Venezia in treno e mi prendo sempre il posto singolo e passo le ore guardando il paesaggio scorrere e i binari che si affollano e sfollano alla velocità della luce appena arriva il treno. Stavolta, però, alla stazione di Bologna, la gente era poca e
Sono riuscita ad andare un paio di giorni al mare, godendomi un’atmosfera rilassata ed una spiaggia quasi vuota (se riesco preferisco andare durante la settimana, per evitare il caos del sabato e della domenica).
Roma, anche se è una città decisamente caotica, sa regalare dei colori e dei tramonti veramente molto belli. COme questo, che ha avvolto la macchina su cui percorrevo la via collatina. (Il vetro della macchina è l’unico “filtro”)
Come vi dicevo all’inizio, in questo periodo a Roma c’è la mostra sull’Istituto LUCE e volevo assolutamente andarla a vedere e sono contenta di averlo fatto: merita sicuramente una visita (il biglietto intero costa 6 euro, quello ridotto 4. Io ho usufruito del biglietto ridotto perché ho la tessera cartafreccia di trenitalia. Peccato che ci fossero pochissime sedie e, quindi, fosse scomodo doversi guardare tutti i video in piedi). Ho visto “dal vivo” tante cose che, fino ad allora, avevo solo potuto immaginare, come questo arnese (di cui non so, lo ammetto, il nome esatto) che serviva per montare i film (la pellicola veniva letteralmente tagliata per staccare le scene sbagliate ed il resto della pellicola veniva poi ricucito insieme… Altro che Final Cut, Premoiere, Avido, o Imovie!!!).
Per non parlare, poi, di questa macchina fotografica… Queste cose io le adoro!!
Lo so che ve lo dico molto spesso… Però ditemi se Roma, anche se riflessa solo in piccolissima parte in una pozzanghera, non è stupenda!!!
[Quando leggerete questo post, io sarò in Portogallo. Se volete seguirmi durante il viaggio, vi ricordo i link alla Pagina Fan, a Twitter, ad Instagram e, già che ci siamo, anche il link al canale Youtube!]
