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New York: una passeggiata a Central Park

New York: una passeggiata a Central Park

Quando viaggio mi piace molto anche scoprire i parchi cittadini, scoprire come li vive la gente del luogo. Durante il mio viaggio a New York, quindi, non poteva mancare una passeggiata per i viali del parco principale della città, ovvero Central Park! L’idea era quella di seguire un percorso consigliato da una guida che ci eravamo spulciate prima di partire, ma alla fine abbiamo deciso di rifarlo a modo nostro restando però quanto più vicine al “percorso base” (parliamo pur sempre di un parco enorme ed avere un percorso “consigliato” da cui prendere spunto ci è stato sicuramente d’aiuto per ottimizzare i tempi). I colori erano, purtroppo, ancora quelli autunnali, anche se questo parco, set di molti film (arriverà anche il post al riguardo) non perde mai la sua bellezza.
Jaqueline Kennedy Onassis ReservoirEntriamo vicino al Guggenheim Museum (sapete che i musei principali si trovano lungo il museum mile, che costeggia il parco?) ed incrociamo subito il Jaqueline Kennedy Onassis Reservoir.
Una volta, questa, era la riserva d’acqua della città (!!) ed oggi è un “semplice” laghetto di questo gigantesco parco cittadino. In quei giorni era un’immensa distesa d’acqua ghiacciata, circondata (anche se in lontananza) dai palazzoni che si trovano ai limiti di Central Park. Mi aspettavo gli alberi ancora spogli, senza foglie (anche se speravo comunque nel contrario), ma non questo spettacolo ed è stata proprio una gran bella sorpresa. Continuiamo la nostra passeggiata verso sud e vicino al MET (Metropolitan Museum of Art) troviamo un Obelisco: lo chiamano “Ago di Cleopatra”. Alto quattro piani,  venne commissionato dal faraone Tuthmosis III, intorno al 1450 avanti Cristo, per il tempio del Sole a Heliopolis [fonte di queste informazioni dettagliate: wikipedia. Io non me le sarei mai e poi mai ricordate a memoria, soprattutto visto che ho scoperto dell’obelisco solo grazie alle cartine che si trovano sparse per Central Park: sulle guide non vi era alcun cenno al riguardo e non ero preparata con informazioni al riguardo, devo ammetterlo].
Central Park: Belvedere CastleCostringo mamma ad andare avanti velocemente perché io, in realtà, volevo arrivare a Belvedere Castle. Un piccolo (ma non troppo) edificio in stile gotico, che ricorda molto un piccolo castello. Si tratta, a quanto pare, del punto più alto di tutto il parco: l’ingresso è gratuito ed il panorama ha il suo perché. Già che siete qui fateci un salto per capire meglio ciò che vi circonda, anche se in alcuni momenti bisogna fare un po’ a botte con gli altri turisti per affacciarsi. Il segreto, anche se non sempre riesco a rispettarlo, è quello di avere pazienza perché prima o poi un buco si libera e tutti riescono a guardare il panorama da lassù.
Central Park: Bethesta fountainProseguiamo con la nostra passeggiata pensando di andare verso gli Strawberry Fields, ma alla fine proseguiamo oltre ed arriviamo fino alla Bethesda Fountain.  Troviamo la fontana ancora vuota, per la stagione non ancora bellissima, ma nonostante questo l’atmosfera era particolare: tanta gente che girovagava qui intorno, turisti che si facevano le foto e cani e padrono che facevano una passeggiata. Inizialmente, lo ammetto, ci eravamo fermate ad un’altra fontana lungo il percorso, ma ci sembrava strano potesse essere quella, nonostante la quantità di turisti ferma lì a farsi foto e selfie (noi non ci siamo proprio fermate perché “qualcosa non ci tornava): era piccola, “semplice” e non ci sembrava potesse avere le caratteristiche di una fontana da segnalare come di interesse turistico! Per fortuna che abbiamo deciso di andare avanti (nella direzione giusta!) senza troppi indugi per proseguire la nostra passeggiata. Se anche a voi dovesse capitare, andate avanti tranquillamente!
Di fronte la fontana si trova la Bethesda Terrace di cui, oltre alla lodevole bellezza architettonica, si nota l’acustica notevole. Proprio per  suo pregio, qui, potreste incontrare dei gruppi, o cantanti solisti, intenti a mettere in mostra le loro capacità musicali. Appena avrò risistemato per bene i video che ho girato durante questo viaggio caricherò, se sono venuti decentemente, le brevi clip girate quando ci siamo passate noi: abbiamo avuto la fortuna di trovare un gruppo che, vista la quantità di pubblico, ha riscosso decisamente un bel po’ di successo (e credo abbiano venduto anche qualche cd!!).  Un  piccolo avvertimento utile se girate per il parco in questo periodo: visto il freddo che ancora imperversa, neve e ghiaccio non sono ancora sciolti ovunque, quindi state molto attenti a non farvi male! (no tranquilli, non voglio allarmarvi come se fosse in arrivo la fine del mondo).
Central Park: Alice nel paese delle meraviglieProseguendo la nostra passeggiata, ci rimane poco altro da vedere prima di tornare nel caos della città. Passiamo la Statua di Hans Christian Andersen, che nessuna di noi due si ricordava, per arrivare alla Statua di Alice: questa è una sorta di must per le famiglie con bambini: è divertente vedere i bambini più grandi arrampicarsi per sedersi sul fungo insieme ad Alice e quelli più piccoli che, invece, si guardano intorno con faccia dubbiosa.
Un veloce suggerimento per gli acquisti prima di continuare: se vi piace andare in bicicletta e volete fare un tour di Central Park, su Civitatis potete acquistare i biglietti per un tour in bicicletta. Se, invece, da appassionati di cinema volete scoprire Central Park come set cinematografico, sempre su Civitatis potete acquistare i biglietti per un tour cinematografico del parco.
Ovviamente anche stavolta, come vent’anni fa, mi sono fatta una foto vicino la statua! Noi, visto che era ormai ora di pranzo, mangiamo al self service vicino al “model boat sailing”, dove, quando c’è l’acqua, navigano delle barche (modellini e non).  Se volete mangiare qua, sappiate che potreste trovare fila, ma per fortuna scorre abbastanza velocemente! L’unico “problema” potrebbe essere trovare un tavolo, visto l’affollamento! Una volta che avete ordinato dovete aspettare che venga chiamato il vostro numero d’ordine per ritirare il pranzo, ma non vi scoraggiate perché funziona tutto (abbastanza) velocemente.
Ritornando indietro arriviamo di nuovo alla Bethesda Terrace e ci incamminiamo lungo il mall. Ci divertiamo a fare qualche foto su un gigantesco cumulo di neve, passeggiamo tra i newyorkesi che passeggiano qui, e ci fermiamo anche a fare qualche foto al Carosello, anche questo set di film.
Prima di darvi appuntamento al prossimo post vi lascio un altro piccolo avvertimento: occhio agli autisti di risciò! Non sono pericolosi, se non per le vostre tasche: le corse costano ben 3 dollari al minuto! (non li troverete solo a Central Park e, alle volte, sanno essere abbastanza estenuanti nel chiedervi se volete fare un giro!).

Central Park: laghetto

 

Central Park: scoiattoli

 

Central Park: piccolo uccellino

 

Central Park: uno dei ponti e dei laghetti

 

Central Park ancora con la neve

 

2 Commenti

Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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2 Comments

  1. Central park è un vero e proprio spettacolo! Bellissimo articolo!

    1. Tra i parchi che ho visitato è uno di quelli che preferisco!

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