Inizio a scrivere questo post appena rientrata da due giorni di relax alle terme di Chianciano e mentre scrivo mi immagino già due cose: alcuni dei commenti dei dubbiosi riguardo un soggiorno alle terme ed i commenti dei leoni da tastiera per i quali “mica sei vecchia e con i reumatismi” o “le terme sono solo da vecchietti con i dolori alle ossa o per chi ha chissà quale strano prolema di salute”… Ecco, secondo me no!
Non è la prima volta che passo qualche giorno a Chianciano Terme, anche e soprattutto grazie all’organizzazione di Terme di Chianciano che mi ha messo a disposizione gli ingressi per le Terme Sensoriali e le Piscine termali Theia. Visto che vi ho già raccontato qui sul blog come ho passato le giornate in questi impianti termali, quest’anno ho deciso di parlarvene in altro modo: ho pensato che potesse essere interessante parlarvi delle differenze e similitudini tra Terme Sensoriali e Theia e delle motivazioni che vi dovrebbero portare a scegliere dove andare (sempre che non vogliate andare a godervi entrambi gli impianti).
Inziamo con le cose in comune: l’attenzione verso le persone che vengono qui per stare meglio non passa solo ed esclusivamente attraverso l’acqua termale, i massaggi od i centri benessere, ma anche attraverso l’offerta di cibo a chilometri zero ed uno studio alle spalle di ciò che offrono per il pranzo dei loro ospiti. Detto questo, vediamo quali sono le differenze tra i due impianti e comincio con le Piscine termali Theia. Tra i due impianti, questo è quello con la maggior superficie dedicata alle piscine (se non erro parliamo di 400 o 500 metri quadri!), divisi tra area interna ed esterna. Per il pranzo potete scegliere tra andare al bar (ordinate, pagate, aspettate che venga chiamato il vostro numero per ritirare il cibo), oppure sedervi nella piccola zona ristorante ed ordinare piatti toscani realizzati con prodotti a chilometri zero: io ho optato per questa seconda possibilità perché mi piaceva molto l’idea di unire il cibo toscano ai prodotti a km0 e, inoltre, la differenza di prezzo non è elevata.
Sono presenti molti lettini a disposizione degli ospiti, sia nella zona coperta che nella zona esterna (fate attenzione perché nelle parti coperte fa decisamente caldo) ed è quasi impossibile non trovarne uno; la struttura avvisa che non è possibile tenerli occupati senza poi usufruirne e gli addetti sono autorizzati a liberarli, quindi ricordate di non lasciarvi cose importanti (giusto per non farvi prendere un colpo) e, eventualmente, di andare a chiedere a qualcuno dello staff dove hanno posato le vostre cose tolte dal lettino. Le vasche ed il bar/ristorante si trovano al piano superiore rispetto all’ingresso, mentre allo steeo piano da cui si entra troviamo il centro benessere e l’area giochi per i più piccoli. A mio avviso, questo impianto termale è adatto soprattutto per chi vuole una via di mezzo tra la vita di piscina e la “pura vita di una giornata alle terme”. L’ingresso è consentito anche ai bambini, sotto i 3 anni non pagano (dai 3 ai 12 hanno biglietto ridotto) e sotto una certa età possono fare il bagno solo nelle aree a loro riservate. Per dubbi e domande vi lascio ovviamente alla pagina ufficiale delle FAQ, che saprà risolvere i vostri dubbi meglio di quanto posso fare io, ed anche alla pagina relativa alle varie tipologie di ingressi disponibili.
Ora parliamo delle Terme Sensoriali, impianto che si trova all’interno del parco Acquasanta di Chianciano Terme. In questo impianto l’area piscine è più piccola rispetto a quella dell’impianto precedente, ma integrato su un piano unico con la parte dedicata al benessere (bagno turco, sauna, docce, percorso caldo/freddo, eccetera). Chi sceglie di passare una giornata qui può scegliere di seguire 4 percorsi differenti (depurativo, energizzante, riequilibrante, rilassante) semplicemente, come riporta il sito ufficiale delle terme, “decidendo uno specifico ordine da seguire per vivere la propria esperienza nelle 20 stanze ed attività che si incontrano: vasche con idromassaggi, una di acqua salina, la piramide energetica, il melmarium, l’ice crash, due saune, il bagno turco, le docce emozionali, la fonte dell’Acqua Santa, l’aromaterapia, la cromoterapia, la musicoterapia, il percorso Kneipp e la stanza del silenzio interiore, un bel giardino esterno e una sala relax”. Vi è la possibilità di parlare con un naturopata per personalizzare ancora di più l’esperienza. La zona dei fanghi si trova al piano “interrato”.
Per quanto riguarda il cibo, come vi dicevo all’inizio, anche alle terme sensoriali c’è un occhio di riguardo verso il cliente con la scelta accurata ed oculata dei prodotti offerti a chi lo vuole aggiungere alla sua giornata (si paga in più oltre all’ingresso): tutto realizzato con prodotti a chilometri 0, secondo la logica dei pasti con antipasto, primo e secondo; il percorso a buffet è stato pensato dal professor Nicola Sorrentino, il direttore scientifico delle Terme Sensoriali (per i più puntigliosi: specialista in Scienza dell’alimentazione e Dietetica, in Idrologia, Climatologia e Talassoterapia). Già lo scorso anno lo avevo provato, rimanendone piacevolmente stupita, e quest’anno ho nuovamente avuto la possibilità di provarlo: come immaginavo non ne sono rimasta per nulla delusa e se non ci fossimo alzati per tornare alle piscine, forse, avrei continuato a mangiare quelle bontà ancora per molto tempo.
Ricordatevi solo tre cose: la sala è piccola e dovete quindi “muovervi per tempo” per trovare posto, il percorso non è aperto per tutto il giorno, ma solo per un lasso di tempo ben specifico che viene comunicato al momento del pagamento, e ricordatevi inoltre che l’ingresso alle terme dura 3 ore e mezza (quindi informatevi bene su come funziona poi per andare anche a pranzo). Per dubbi e domande vi rimando alla pagina ufficiale dedicata alle FAQ ed alla pagina ufficiale relativa alle tariffe per le domande relative ai costi d’ingresso e per il percorso del gusto.
La notte passata a Chianciano abbiamo soggiornato Hotel Villa Ricci, grazie al Consorzio ChianciaSi: si tratta di un consorzio che racchiude al suo interno quasi 50 realtà imprenditoriali di qualità sul territorio toscano (le Terme di Chianciano, 26 hotel, 3 aziende agricole ed imprese che partecipano a questo progetto). La camera doppia l’ho trovata abbastanza grande ed i servizi offerti dall’albergo sono esattamente quelli di un tre stelle, con in più un piccolo centro benessere. La posizione è ottima, per me, per raggiungere il borgo storico di Chianciano nel caso in cui non foste troppo rilassati da svenire nel letto (a me le terme fanno un estremo effetto relax). Ho trovato una colazione decisamente molto abbondante, in particolare per quanto riguarda i dolci a disposizione dei clienti, e la vista di cui si gode durante la colazione l’ho trovata meravigliosa. Per quanto riguarda gli altri pasti della giornata, nel caso in cui abbiate prenotato un soggiorno in pensione completa o mezza pensione, c’è sia un menù fisso (dal quale dovrete scegliere solo il secondo) ed un menù à la carte che offre, ovviamente, diversi piatti toscani (e io per il cibo toscano farei carte false, devo ammetterlo).